Ciao Rumors. Oggi
Lidia e Bianca, vi parleranno del fantasy
L'Incantesimo della spada di
Amy Harmon
Titolo: L'Incantesimo della spada
Autore: Amy Harmon
Genere: Fantasy
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: eur 4,99 e cartaceo 12,00
«Deglutisci, figlia. Ingoia le parole, bloccale nel profondo della tua anima. Nascondile, chiudi la bocca sul tuo potere. Non maledire, non curare. Non parlerai, ma imparerai. Silenzio, figlia. Rimani viva».
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell’ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell’avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l’unica magia rimasta potrebbe essere l’amore. Ma chi potrebbe mai amare… Un uccellino?
Opinione Lidia
Ciao, Rumors!
Oggi in via eccezionale, io (Lidia) e Bianca, parleremo di L'Incantesimo della spada di Amy Harmon.
Sia io che Bianca abbiamo una passione comune verso questo genere e ci siamo fidate, senza pensarci molto, di questo libro.
Lei non aveva mai letto nulla della Harmon, si è buttata a capofitto della lettura a occhi chiusi, anche spinta dalle belle parole sull'autrice, e forse spinta anche dalla mia voglia di capire com'era questo fantasy e di avere una sua opinione.
Abbiamo avuto modo, nelle ultime settimane, di argomentare su questo fantasy che purtroppo non è entrato nelle nostre grazie.
Io ammetto che l'autrice non è una delle mie preferite, ma ho letto dei suoi libri e sono rimasta soddisfatta. Lo storico è stato uno dei miei preferiti, ma, purtroppo, perdonatemi, credo che il fantasy non sia esattamente nelle sue corde, almeno, non questo genere di fantasy.
Sfatiamo il mito che se un'autrice sa scrivere può scrivere di tutto. Perdonatemi, ma non è così. L'eleganza della Harmon, il suo stile unico e inconfondibile, non è sufficiente per diventare scrittori di fantasy. Non sto criticando l'autrice, non lo farei mai perchè ripeto, ho letto altri suoi libri e ne sono rimasta affascinata. Il fantasy è un genere che non tutti possono scrivere. Il fantasy è adrenalina, fantasia, battaglia, sangue, amore, sconfitte e vittorie. L'Incantesimo della spada è stato interessante fino circa la metà della lettura, da metà in poi, è un susseguirsi di cose senza senso, di attimi di noia, di segreti che, chi legge da sempre il fantasy, capisce senza girare la pagina.
La tensione era praticamente nulla, non so se sia colpa della traduzione, ma ci sono passaggi assurdi con elementi che non possono esserci dentro la storia. Bianca qui sotto vi farà alcuni esempi (vino ecc) che un amante del genere, coglie e non gradisce.
La lettura di questo libro è stata faticosa perchè tutte le scene sembravano ferme, buttate lì, come se arrivassero fino a un punto e poi si fermassero. Mi sta bene la storia d'amore e il sentimento, ma il fantasy va oltre questo. Se ci si concentra solo su questo, non è più un fantasy ma diventa qualcos'altro. Un vero amante del genere può capire quando è un fantasy bello e avvincente e quando non è per nulla così. Se un appassionato non riesce ad immedesimarsi nella storia, qualcosa c'è che non va bene.
Vi faccio un esempio di uno del fantasy che ho letto in questi mesi Il sognatore di Laini Taylor. Un fantasy adrenalinico e frenetico, capace di portarti al limite della fantasia in un viaggio fantastico pieno di emozioni che ti strappano l'anima.
Questo è un fantasy... questo dev'essere un vero fantasy.
Opinione di Bianca.
Eccomi qui a dire la mia sull'ultima fatica edita in Italia
dalla Harmon. Avevo sentito parlare di questa autrice, circondata da grande
considerazione e stima, ero stata tentata dall'opera precedente, e sono infine
capitolata davanti al suo fantasy. Sono stata contenta della mia scelta?
No, non metto in dubbio che la produzione della Harmon
contenga vere e proprie perle. Il limite maggiore, per me, è stata la
superficialità con cui ha trattato il genere.
Il world building mi è parso così
canonico da essere elementare, la trama è un susseguirsi di attese, sospiri,
qualche battaglia condotta secondo uno schema ripetitivo, mentre i personaggi
sono un atto di assoluta rinuncia. Scritti in automatico. Come se una volta assegnati i ruoli la storia
fosse già stata scritta.
Lark rientra nella schiera di protagoniste incomprese, in
attesa di essere viste per quello che sono da un personaggio (di solito
l'interesse sentimentale) dotato di lungimiranza. Lark si vede brutta, benché
ovviamente sia bella. Apparentemente
senza peso, nei giochi di potere, nasconde, come da copione, un potere segreto:
le sue parole cambiano la realtà e soggiogano le cose. Dirò una banalità ma
un'idea del genere poteva venire solo a uno scrittore. Comunque, questa potente
maga (che reprime le proprie facoltà in un modo dove il magico è considerato
diverso e il diverso viene perseguitato)
per gran parte del libro vaga nei boschi, dorme, si fa vestire dalle
ancelle, palpita per il suo lui e cerca di imparare a leggere per poter meglio
usare il potere delle parole.