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giovedì 4 settembre 2014

Recensione "Anime nere" di Andrea Biondi

Anime nere 
Andrea Biondi (Autore)
Prezzo Kindle: EUR 0,99
Sinossi
Metà anni '50, entroterra riminese. La seconda guerra mondiale è ancora una ferita aperta. Per la storia ufficiale, quella studiata sui banchi di scuola, l'Italia si è appena rimessa in piedi. Ma c'è chi la storia la immagina diversa e la riscrive. Metà anni '50, entroterra riminese. Il Terzo Reich ha conquistato tutta l'Europa grazie a terribili armi segrete come i Golem e le Valchirie, ma ha anche disseminato il vecchio continente di zombie a causa dell'errato utilizzo di un potente composto chimico. Gruppi paramilitari si aggirano in una Italia devastata cercando di sopravvivere come possono. Anche il gruppo di Romano, ex ufficiale fascista, cerca di cavarsela alla meglio: Jean, pilota francese, i fratelli Moragna , alpino uno, partigiano l'altro, il Pelloni che non perde la gigioneria nemmeno in tempi così tragici, un prete inselvatichito, Elena e Sara, che son più toste degli uomini. Cercano di vendere cara la pelletra
pericolosi manipoli di tedeschi e ancor più pericolosi e folli personaggi, come l'ammaestratore di zombie o lo scienziato delirante che avrebbe i mezzi per salvare l'umanità.
Riusciranno a sopravvivere?
Sono loro i predestinati che potrebbero risollevare le sorti del mondo ed evitare l'Armageddon?
RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL RUMORE DEI LIBRI
Da bambino leggevo poco e controvoglia. Leggere, per obbligo, a scuola sortiva in me l’effetto contrario nell’avvicinarmi al mondo della letteratura. I fumetti erano il massimo che mi concedevo prima il “Corriere dei Piccoli”, poi “Topolino” e infine “Dylan Dog”.

Conoscevo ovviamente i Manga e il mondo Marvel, ma da indolente e diversamente ignorante, mi limitavo a vedere solo la trasposizione in Tv. Il mondo Marvel mi ha sempre affascinato, i suoi eroi e le loro straordinarie ed epiche avventure mi hanno sempre esaltato. Sicuramente il personaggio più prestigioso e famoso è Capitano America alias Steve Rogers, gracile soldato americano della 2 guerra mondiale reso invicibile dopo essere stato sottoposto a una serie d’esperimenti di laboratorio.

Leggendo “Anime nere” di Andrea Biondi la mia mente non ha potuto non pensare a questo eroe della Marvel
“Anime nere” è infatti un libro ibrido, dove confluiscono e si fondono più generi:fantasy storico, avventura e misticismo.

Immaginate che la seconda guerra mondiale non sia finita nel 1945 e che i nazisti siano arrivati a mettere le mani su delle armi non convenzionali più forti e terribili della stessa atomica.
Immaginate che nel cuore della Terra ci sia un potere misterioso e straordinario che tra le sue innumerevoli qualità possa anche vincere la morte.

Bene, ora immaginate che questa forza chiamata Agharta, causa un misteriosa esplosione si sia diffusa nel mondo e che tramuti gli uomini in zombi famelici.

Infine immaginate di trovarvi in Italia, il fascismo è crollato, il Paese è devastato, ma oltre che da la ferocia dei tedeschi, l’uomo debba difendersi anche dagli zombi.

Così un variopinto gruppo di fascisti e non comandati da Romano Croce passi le sue giornate a uccidere gli zombi in Romagna e una volta uccisi li derubi di ogni prezioso

Un gruppo formato da uomini e donne coraggiosi e valorosi che sulla loro pelle hanno vissuto l’orrore della guerra e hanno visto alcuni loro cari tramutarsi in zombi.

Conosciamo cosi i fratelli Moragna, il francese Jean, le valenti donne guerrire Elena e Sara, un misterioso prete e lo strafottente Gloriano Pelloni.

Questa compagnia, suo malgrado, sarà chiamata a salvare il mondo dagli zombi e dai mostri costruiti dai nazisti. Così a costo della loro stessa vita, tra dolorose e drammatiche battaglie, scorteranno Verrater, il folle scienziato tedesco che ha dato origine al progetto Ira e all’incubo degli zombi, nell’unico posto dove è possibile far finire la guerra e l’orrore.

Biondi dimostra sicuramente una buona dose di talento e creatività nel mescolare e usare generi diversi senza mai cadere nel ridicolo o grottesco.

Il libro, però, è discontinuo nel ritmo. Parte lento, diventa avvincente nella parte centrale per poi essere abbastanza prevedibile nel finale. La discontinuità non permette al lettore di godersi fino in fondo il pathos narrativo della storia.

E’ sicuramente originale l’ambientazione storica e lo stile dell’autore è godibile e fluido.

I vari personaggi potevano essere maggiormente descritti e analizzati, a volte sono appena accennati o stereotipati
Meritevole di menzione sono sicuramente i”mostri” dei nazisti, su tutti”La Valchiria”, affascinante nella sua fredda cattiveria.
“Anime Nere” anche se con alcune criticità nella struttura narrativa e limiti nel ritmo, è nel complesso una lettura interessante che permette al lettore di leggere non il solito romanzo fantasy e d’ampliare anche le proprie conoscenze storiche
 e MEZZO

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