La tredicesima dimensione
di Mag (Autore)
Cartaceo: EUR 12,00
"Ero completamente vestita sulla branda senza lenzuola, avvolta in un sacco a pelo, vuota di tutta la mia conoscenza e la mia tenacia. Gonfia come un rospo di ricordi dolorosi e rimorsi sanguinanti. Una tristezza assoluta. Doveva cambiare qualcosa. Era l'ultimo amore della mia vita che ancora mi era accanto e non era stata travolta e distrutta dalla mia follia. Dovevo difenderla. Ma come non lo sapevo ancora."RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL BLOG IL RUMORE DEI LIBRI
Da bambini siamo soliti rifugiarci in un nostro mondo immaginario quando la realtà non ci piace, spaventa e soprattutto ci rende tristi.
Chi di voi non ha mai avuto un amico immaginario con cui giocare?
Il bambino cresce , matura, diventa uomo, ma spesso rimane bambino dentro.
Così capita se ti ritrovi magari per motivi di lavoro in una nuova città dove non conosci nessuno e sei costretto a convivere in un appartamento con degli estranei può diventare nello stesso tempo un ‘esperienza esaltante e unica, ma anche una realtà che ti spinge all’isolamento e a non condividere le tue emozioni con nessuno facendo prevalere la diffidenza.
Questo è la storia di Io che ci porta per mano nella sua vita decidendo di raccontarci la sua esperienza di vita in un appartamento nella città di Mora dove coabita con strani e diversi personaggi.
Il suo non è un racconto tradizionale con inizio e una fine, ma una sorta di zibaldone dei pensieri non tanto di leopardiana memoria bensì di lynchiana ispirazione.
David Lynch è forse il regista più visionario e particolare degli ultimi vent’anni. I suoi lavori (Twin Peaks, Mulholland Drive, Strade perdute ecc) sono onirici, surreali, densi di significati nascosti e oggetto di continui dibattiti tra il pubblico.
L’autrice in questo testo cerca di raccontare la realtà e società d’oggi imitando lo stile del regista americano attraverso una serie di immagini e metafore che spingono il lettore nella tredicesima dimensione.
Cosa è la 13 dimensione? Difficile definirla con precisione. E’ un non luogo dove la protagonista Io cerca di lasciarsi alle spalle le sue problematiche di vita e amorose. Io cerca nella 13 dimensione, lo spazio che nella realtà vera non trova. Io è una ragazza fragile, sognatrice, ma nello stesso tempo cinica e determinata a realizzare i suoi sogni.
Il testo è complesso. Si alternano prosa e poesia che se sebbene siano particolari e ben scritti non sempre risultano di facile comprensione. La lettura non è fluida, scorrevole anche se si coglie l’aspetto autobiografico dell’autrice che non lascia emotivamente indifferente il lettore.
L’autrice possiede immaginazione e creatività di per sé lodevoli, ma sarebbe stato forse più opportuno ancorare maggiormente il testo alla fredda dimensione umana per gustarsi con più efficacia e incisività le altre sfumature della storia.
Tutti sentiamo il bisogno almeno una volta di scappare da una realtà opprimente e deludente. Se volete avere uno spunto per crearvi la vostra dimensione alternativa, questo libro fa al vostro caso.
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