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lunedì 17 novembre 2014

Recensione "Rave Z. 149" di Massimiliano Zona Braccini

 
Rave Z. 149
Massimiliano Zona Braccini   
Pagine: 288
Prezzo: € 15,00
ISBN: 978-88-96895-91-7

Un’atmosfera surreale. Una Metropoli.Una Zona, la 149.

La morte per overdose di un ragazzo e l’impegno dei suoi amici per organizzare un party.
Il suo party. Droga, sesso e vita da strada di un gruppo di ragazzi nella periferia più estrema.
Ciao a tutti vi presento un nuovo libro . Una sorta di viaggio senza fine nella realtà della droga, sesso e party Rave Z. 149


RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL RUMORE DEI LIBRI

L’Italia è un paese per vecchi?Probabilmente si, siamo sicuramente un popolo contraddittorio e complesso oscillando costantemente tra conservatorismo e trasgressione. Siamo la capitale del cattolicesimo eppure siamo latitanti la domenica in chiesa e dilaga l’ateismo e la ricerca di fedi alternative e soddisfacenti per la nostra anima

Il Parlamento ha approvato qualche anno fa la legge Giovanardi stabilendo un giro di vite sull’uso delle droghe inasprendo le pene per l’uso e spaccio e nello stesso tempo il consumo nelle nostre città è aumentato a dismisura.

Sono un giovane anziano e pure bigotto, confesso di non aver mai fumato uno spinello essendo già eccitato e nevrotico di natura e non ho mai avuto bisogno di aiuti esterni per esserlo maggiormente.

Eppure la droga attira, piace e vene consumata in tutti gli strati sociali da sempre.

Cocaina, eroina, LSD, cannabis sono diventate nelle feste, raduni e incontri gli indispensabili strumenti per rompere il muro di incomunicabilità che esiste tra le persone e così da poter avere una qualche cosa da condividere.

Perché si sente il bisogno di drogarsi? Quale è il mondo in cui vivono i tossicodipendenti? Come passano le loro giornate?

Massimiliano Zona Braccini con il suo “Rave Z 149” accompagna il lettore in un mondo sconosciuto a molti, dove la legalità è un optional e in cui i protagonisti di questa storia vivono alla giornata pensando solo a drogarsi alla ricerca di emozioni senza avere alcun pensiero o desiderio di costruirsi un futuro stabile.

Mentre mi addentravo nella lettura di “Rave Z 149” la mia mente da teledipendente e cinefilo evocava alternativamente immagini de“I ragazzi del muretto”(telefilm italiano degli anni 90) e il film cult“Trainspotting”di Danny Boyle. Due prodotti molto differenti tra loro, ma che per diversi motivi hanno avuto un grande successo di pubblico.

“Rave Z 149” inizia in maniera cupa con la tragica morte in macchina per overdose di un ragazzo che scopriremo poi chiamarsi Brian e poi prosegue nella zona 149 di un non specificata metropoli dove vivono un gruppo di giovani amici che passano le loro giornate al bar di Jimmy a bere e drogarsi.

Il lettore in rapida sequenza conosce:Psycho detto”il nonno”, Demo, Leila, Consuelo, Andrè, Ernest e Johnny, ragazzi senza una famiglia alle spalle, già adulti senza aver assaporato l’ingenua e leggera adolescenza.

Il bar è il loro” muretto” dove possono confrontarsi e aiutarsi a vicenda, ma anche dove possono progettare nuovi piani per ottenere illeciti guadagni attraverso la vendita delle droghe(Brown e stringhe) di cui sono anche i primi beneficiari.

Demo per onorare la memoria dell’amico Brian decide di organizzare con gli altri ragazzi una grande Rave nella 149 con il solo obiettivo di far “sballare” i partecipanti il più a lungo possibile.

Braccini utilizza uno stile semplice e diretto sforzandosi di usare un linguaggio giovanile e nello stesso tempo “tecnico”per descrivere l’ambiente in cui si muovono i protagonisti, ma il risultato non convince completamente. Pur essendo ben scritto, il testo ha un ritmo abbastanza monocorde, senza avere particolari guizzi creativi, determinando così un pathos narrativo nel complesso scontato e prevedibile.

Se l’idea di raccontare il quotidiano di un mondo fatto di illegalità ed eccessi è di per sé forte ed interessante spingendo il lettore ad evocare la trasgressione di Trainspotting, nello sviluppo della trama le aspettative si spengono lentamente non riuscendo il romanzo ad a far scattare il quid emotivo tra i protagonisti e il lettore.

La descrizione dell’ambiente e soprattutto dell’atmosfera sono appena accennati come magari meritavano un maggiore approfondimento i caratteri e le personalità dei protagonisti che sulla carta presentando delle buone potenzialità.

“Rave Z 149”ha buone potenzialità anche se solo in parte sfruttate e con il finale aperto se da una parte ci prepara a nuove avventure per nostri protagonisti dall’altra invita a sperare che anche per chi ha scelto di vivere una vita estrema e senza regole esiste la possibilità di credere in un futuro diverso e di far parte di una famiglia anche se non proprio tradizionale.

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