Alice (Wonderland)
Lewis Carroll (Autore), Roberto Incagnoli (Autore)
Prezzo Kindle: EUR 2,49
Alice è un racconto illustrato ispirato alla più famosa opera di Lewis Carroll “Alice nelle paese delle meraviglie”. Ispirazione e rivisitazione in chiave gotica e cruda. In quest'opera Alice non si trova per caso nel paese delle meraviglie ma il viaggio rappresenta il suo percorso di vita, un percorso di distruzione, di desolazione e abusi. Alice viene risucchiata dalla società moderna, dall'avidità e dal suo ego commettendo atti di perdizione e disperazione. In tutto il racconto Alice inseguirà il tempo che inesorabilmente scorre via, cercando di avere una nuova possibilità di vivere una vita moderata e ordinata. Quello che ne viene fuori è un viatico di disperazione e di scelte sbagliate che porteranno Alice a rivivere la sua vita fino all'ultima possibilità di rinascita.RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL BLOG IL RUMORE DEI LIBRI
La letteratura è cambiata molto negli ultimi anni. Le forme di scrittura sono aumentate e soprattutto si sono diversificate. Il romanzo classico non è più l’obiettivo e il sogno di ogni aspirante scrittore. Grande interesse e attenzione sta avendo ultimamente tra gli editori e soprattutto tra i lettori il genere graphic novel in cui l’arte della scrittura e del disegno si uniscono formando un ibrido particolare e accattivante.
Da alcuni racconti di graphic novel negli ultimi anni hanno preso spunto alcuni registi per realizzare film divenuti memorabili come ad esempio Valzer con Bashir e Sin City che da spettatore ho apprezzato molto.
Confesso invece la mia “verginità” come lettore. Prima di “Alice” non avevo mai sfogliato un racconto del genere e onestamente trovo qualche difficoltà a recensirlo perché probabilmente non ho gli idonei strumenti e soprattutto competenze per apprezzarlo fino in fondo.
“Alice”è un racconto scritto da Roberto Incagnoli e Mary Fazi ispirato alla famosa Alice nel mondo delle meraviglie,ma cari lettori fermatevi all’ispirazione.
Perché l’Alice di Incagnoli Fazi non è una ragazza, ma forse una donna sui trent’anni che si ritrova inseguire se stessa e il tempo che fugge frenetico alla ricerca di risposte e sicurezze.
Immaginate una donna al centro di un palcoscenico totalmente buio ad eccezione di un riflettore che le illumina il volto che vi racconti la propria vita.
Alice è sperduta nel suo viaggio come lo era Dante quando scese nei gironi nell’inferno, ma la nostra protagonista non affianco un Virgilio a sostenerla e spronarla. Alice è sola con i suoi demoni, con i suoi limiti. Una vita segnata dalla solitudine, dall’abbandono e affetto della famiglia, dall’anoressia figlia di una fragilità emotiva. Un precario equilibrio mentale che fa scivolare Alice in un vortice di desolazione e auto distruzione.
Alice parla, si interroga e ci chiede aiuto e l’ipotetico pubblico seduto in platea scosso dalle sue parole non sa come muoversi e comportarsi.
La sceneggiatura è ben scritta, densa di emozioni anche se non sempre appare fluida e di facile comprensione. Bisogna rileggere più volte un capitolo per coglierne le sfumature del testo. Lo stile degli autori invita a leggere anche se forse un po’ sovraccaricato. La rilettura del racconto di Lewis Carroll è sicuramente originale, ma il lettore ha la sensazione di girare un po’ a vuoto e con fatica trova il filo rosso della storia.
Le illustrazioni di Fabio Lavezzi sono delicati, ben fatti e incuriosiscono e spingono il lettore ad immaginare lo strano mondo descritto da Alice.
Il finale sebbene sia cupo e amaro lascia comunque nel lettore la speranza che,per quanto siano forti e dolorosi i conflitti dell’ anima, ci possa trovare la serenità perduta come succede ad Alice alla fine del suo complesso viaggio.
Ciao Vittorio, il mio nome è Fabrizio Lavezzi, non Fabio! Ahahah! Comunque ti ringrazio per aver letto il nostro lavoro e per averlo apprezzato!
RispondiEliminaUn saluto,
Fabrizio