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domenica 30 agosto 2015

Recensione "Spectrum" di Giordana Ungaro

Titolo:Spectrum
Autore: Giordana Ungaro
Editore: Ophiere
Anno di pubblicazione: maggio 2015
Formato: ebook e cartaceo
Pagine: 181
Genere: Thriller esoterico
edizione cartacea € 9,80  
edizione digitale € 4,99
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Trama:
Occhiali spessi, trasandato, Michele Benni  tratta il manoscritto Voynich come un normale 
affare finanziario. Scrittura indecifrabile e immagini inquietanti non bastano a fargli 
sospettare il segreto di un male antico. 
L’incubo è acquattato nell’abisso, scarnificato e spettrale come nella cella d’onore 
dell’alchimista Francesco Borri a Castel Sant’Angelo cinque secoli prima. Pronto a 
rilasciare la mandibola in un sorriso di morte. 
RECENSIONE A CURA DI MARIA DONATA TRANQUILLI
Sei persone apparentemente non collegate tra loro si ritroveranno un po’ per caso, un po’per volere di un entità maligna coinvolti in un rituale sciamano che li lascerà profondamente turbati.
Vittime dei loro incubi, i sei dovranno capire cosa è realmente accaduto la notte di Halloween e come poter fermare tutto ciò prima che la morte bussi alle loro porte. 

Dopo aver letto un prologo che sono riuscita a capire a pieno solo dopo aver letto l’intero  romanzo, sono passata all’introduzione che seppure molto lunga viene saggiamente usata dall’autrice per proporci i vari personaggi. Alcuni si conoscono da anni, altri si incontreranno per caso. Tutti per un determinato motivo, poiché ogn’uno nasconde un segreto, uno scheletro nell’armadio ed è proprio ciò a renderli predestinati; ma per cosa? 
È qui che Ungaro commette a mio avviso un errore imperdonabile, si intuisce con troppa facilità chi sta tramando alle spalle dei sei personaggi e perché lo sta facendo. L’autrice dall’altro canto non sembrava interessataa nascondere il colpevole, per tanto alla fine non c’è nessun colpo di scena.
Non mi pronuncio sulle parti tecniche che riguardano il rituale, le erbe usate ne sulle varie spiegazioni che vengono date sull’alchimia. Non mi interesso di questa “scienza”e non saprei se quanto riportato dall’autrice sia documentabile o frutto della sua fantasia. 
Aggiungo che anche alcune frasi scritte dall’autrici mi sono sembrata un po’ assurde, leggere spiegazione che insinuano che uno fratello non lo è realmente se non lo è stato anche in una vita precedente mi ha lasciano un po’ interdetta. 

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