New York Times Bestselling Author, Penelope Ward, comes a new standalone novel.
Condividere una casa estiva con un coinquilino
eccitante da morire dovrebbe essere un sogno che si avvera, giusto? Ma non
quando è Justin…l’unica persona che abbia mai amato.. e che adesso mi odia. Quando
mia nonna morì e mi lasciò metà della casa nell’isola di Aquidneck, c’era un
tranello: l’altra metà sarebbe andata al ragazzo che aveva aiutato a crescere.
Lo stesso ragazzo che si era trasformato nell’adolescente a cui avevo spezzato
il cuore anni fa. Quello stesso adolescente che adesso è un uomo con fisico
mozzafiato ed una personalità inflessibile. Non lo avevo visto per anni, e
adesso siamo costretti a vivere insieme perché nessuno di noi vuole rinunciare
alla casa. La parte peggiore? Non è venuto da solo. Avrei presto realizzato che
esiste una linea sottile tra odio e amore. Lo potevo vedere attraverso quel
sorrisetto compiaciuto. Aldilà di tutto….quel ragazzo è ancora li. E cosi anche
il nostro legame. Il problema è che…adesso che non posso avere Justin, non l’ho
mai desiderato così tanto.
From New York Times Bestselling Author, Penelope Ward, comes a new standalone novel.
Sinossi Originale
Sharing a summer house with a hot-as-hell roommate should be a dream come true, right?
Not when it’s Justin…the only person I’d ever loved…who now hates me.
When my grandmother died and left me half of the house on Aquidneck Island, there was a catch: the other half would go to the boy she helped raise.
The same boy who turned into the teenager whose heart I broke years ago.
The same teenager who’s now a man with a hard body and a hardass personality to match.
I hadn’t seen him in years, and now we’re living together because neither one of us is willing to give up the house.
The worst part? He didn’t come alone.
I’d soon realize there’s a thin line between love and hate. I could see through that smug smile. Beneath it all…the boy is still there. So is our connection.
The problem is…now that I can’t have Justin, I’ve never wanted him more.
Author's note – RoomHate is a full-length standalone novel. Due to strong language and sexual content, this book is not intended for readers under the age of 18.
Lasciatemi solo dire…
Suonare la chitarra non era il solo
talento che aveva sviluppato pienamente nel corso del tempo...
Estratto
Sembrava
come se il mio cuore stesse per schizzarmi fuori dal petto. Guardare svolgersi
l’intera cosa mi aveva fatto perdere completamente il senso della realtà. Mi
sentivo come se avessi vissuto ogni momento, ogni sensazione proprio insieme a
lui, eccetto che non mi era stato permesso di venire. Era come se avessi
seriamente perso la mia mente mentre avveniva. Questa era la sola cosa che
poteva in qualche modo spiegare perché il mio corpo avesse deciso di tradirmi,
tirando fuori un involontario sospiro…gemito?
Non ero sicura e non avrei potuto neanche dire cosa fosse eccetto che qualunque
suono avessi fatto aveva fatto sobbalzare Justin. La sua testa si era voltata
verso di me, e i suoi occhi scioccati avevano incontrato i miei per un breve
secondo prima che corressi via giù per le scale.
Umiliata.
Mortificata.
Avevo il cuore in
gola. Fuggendo fuori dalla porta principale e giù fino all’acqua, continuai a
correre senza meta sulla sabbia. Ad un certo punto, circa un miglio lungo la
spiaggia, mi dovetti fermare per prendere il respiro, sebbene volessi
continuare a correre. Ero stata cosi avvolta da Justin che mi ero scordata di
quanto fossi stata male questo pomeriggio. Era come se mi colpisse tutto ancora
una volta nel momento in cui mi gettai sulla riva e vomitai nell’oceano.
Collassai sulla
sabbia e dovetti restare li per più di un’ora. Il sole stava iniziando a calare
e la marea a salire. Era come se tutto si stesse chiudendo intorno di me.
Sapevo che non avrei potuto evitare di tornare a casa per sempre.
Che cosa sarebbe
accaduto se avesse detto a Jade quello che avevo fatto?
Che lo stavo
guardando?
Oh Dio
Mi avrebbe crocifisso
per questo.
Quale scusa avrei
potuto dargli per spiegargli perché mi stavo nascondendo dietro la sua porta, guardandolo
mentre eiaculava come se fosse lo spettacolo dei fuochi di artificio del
Quattro Luglio?
Decisi che dovevo
tornare a casa prima che lo facesse Jade. Forse avrei potuto convincerlo a non
dire niente. Scuotendo la sabbia via dalle gambe, mi diressi indietro verso la
casa.
Il
mio cuore quasi si fermò nel trovare Justin in piedi nella cucina, mentre
beveva mezzo gallone di succo di arancia. Rimasi in piedi in silenzio dietro di
lui e lo guardai mentre rimetteva il contenitore a posto. Justin si voltò e
finalmente si accorse che stavo lì in piedi. I suoi capelli erano bagnati, e
sembrava fossero marroni anziché biondi. Doveva essersi fatto una doccia per
lavare via l’imbarazzo del nostro incontro. Dolorosamente bello in una
maglietta marrone stropicciata che aderiva al suo torace come un guanto, mi
fissò.
Ci siamo.
Mi
preparai alle sue parole umilianti. Il mio cuore stava battendo fuori dal mio
petto mentre lui continuava a guardarmi con aria assente senza dire nulla.
Camminò lentamente verso di me, e tutti i muscoli del mio corpo si
irrigidirono. Stava per sbattermelo in faccia.
Merda.
“La tentazione è naturale. Questo non significa che bisogna cedere”.
Sembrava stesse ponderando le sue parole nel tentativo di convincere se stesso di questo
Estratto Originale
My heart felt like it was pounding out of my chest. Watching this whole thing unfold had made me totally lose sense of reality. I felt like I’d been experiencing every movement, every feeling right along with him, except I wasn’t allowed to come. It was as if I’d seriously lost my mind in the process. That was the only thing that could possibly explain why my body decided to betray me, letting out an involuntary sigh….moan? I wasn’t sure and couldn’t even tell you what it was except to say whatever sound I made caused Justin to jump back. His head whipped toward me, and his shocked eyes met mine for a brief second before I ran back down the stairs.
Humiliated.
Mortified.
My heart felt like it was in my mouth. Escaping out the front door and down to the water, I continued to run aimlessly on the sand. At one point, about a mile down the beach, it became necessary to stop and catch my breath, even though I wanted to keep running. I’d gotten so wrapped up in Justin that I’d forgotten how sick I was this afternoon. It was all hitting me again as I stumbled over to the shoreline and vomited into the ocean.
I collapsed into the sand and must have sat there for over an hour. The sun was starting to go down, and the tide was coming in. It felt like everything was closing in on me. I knew I couldn’t avoid going home forever.
What if he told Jade what I’d done?
That I was watching him.
Oh God.
He was going to crucify me for this.
What excuse could I possibly give him that would explain why I was hiding behind his door, watching him ejaculate like it was a Fourth of July fireworks performance?
I decided that I needed to get home before Jade did. Maybe I could convince him not to say anything. Brushing the sand off my thighs, I made my way back over to the house.
My heart nearly stopped upon finding Justin standing in the kitchen, drinking out of a half-gallon of orange juice. I stood silently behind him and watched as he put the container back.
Justin turned around and finally noticed me standing there. His hair was wet, making it appear brown instead of blonde. He must have taken a shower to wash away the awkwardness of our encounter. Looking painfully handsome in a brown distressed t-shirt that fit his chest like a glove, he just stared me down.
Here it comes.
I braced myself for his humiliating words. My heart was beating out of my chest as he just continued to look at me blankly without saying anything. He slowly walked toward me, and all of the muscles in my body tightened. He was going to get in my face and do it.
Shit.
RoomHate releases on February 15th!
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About the Author:
Penelope Ward
Penelope Ward è autrice di Bestseller del New York Times,
USA Today e Wall Street Journal. E’ cresciuta a Boston con cinque fratelli
maggiori ed ha trascorso la maggior parte dei suoi vent’anni come presentatrice
di notizie televisive, prima di dedicarsi ad una carriera molto familiare. E’
la madre orgogliosa di una bellissima bambina di undici anni affetta da
autismo, e di un bambino di nove anni. Penelope e la sua famiglia vivono a
Rhode Island.
Penelope Ward is a New York Times, USA Today and Wall Street Journal Bestselling author. She grew up in Boston with five older brothers and spent most of her twenties as a television news anchor, before switching to a more family-friendly career. She is the proud mother of a beautiful 11-year-old girl with autism and a 9-year-old boy. Penelope and her family reside in Rhode Island.
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Facciamo una petizione per avere in Italia tutti i romanzi della Ward!!sono uno più bello dell'altro!
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