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martedì 16 febbraio 2016

Recensioni Noemi Gastaldi

Sera Rumors. Ecco due recensioni della nostra collaboratrice Noemi Gastaldi. Incominciando con Agnes di Antonella Sacco per poi finire con Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore di Sara Zelda Mazzini

Agnes di Antonella Sacco

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Agnes ha settant'anni e non si è mai mossa dalla città in cui vive e quasi mai dal quartiere in cui abita e in cui ha insegnato per tanti anni. Un giorno, dopo aver letto la biografia di un pittore a lei sconosciuto sente che è stato il destino a mettere questo libro nelle sue mani e che deve sapere di più sull'artista e vedere i suoi quadri; non trovando alcuna notizia su di lui né in biblioteca né su Internet si reca nel paese in cui sembra che il pittore abbia vissuto ma trovare le sue tracce è quasi impossibile. Agnes comunque non si arrende e, inseguendo il pittore, intreccia nuovi rapporti e si trova, suo malgrado, a tirare un bilancio della propria vita, a scoprire il perché delle scelte fatte e capisce che un futuro è ancora possibile.


Il viaggio di una donna anziana che lascia la sua routine per una curiosità pressante, un desiderio che ella stessa non sa comprendere: vedere le opere di un autore di cui ha letto la biografia.
Agnes non può rinunciare, così prende il treno accompagnata dalle sue ansie e da brutti ricordi sempre più presenti.
Protagonista assoluta di questo romanzo breve è la necessità. Una necessità quasi generica, che prende forma nel momento in cui la protagonista inizia questa ricerca che sembra fin da subito non portare a nulla.
Il libro procede veloce, sembra quasi prendere le tinte del giallo e del mistery, ma è alla fine una vera e propria storia della ricerca di sé stessi, ricerca che, sembra suggerire l’autrice, non è mai troppo tardi per intraprendere.

Romanzo profondo ma scorrevole, consigliato.


Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore di Sara Zelda Mazzini

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Che cosa significa oggi essere una donna e al tempo stesso inseguire il sogno di un mestiere che, più di tanti altri, rischia di venire ucciso dagli impegni quotidiani? Quanto è difficile riuscire a emergere all’interno di una realtà editoriale in continuo mutamento o, più spesso, in rovina? E quali sono le differenze fondamentali tra il mercato estero e quello nostrano? Attraverso le interviste a dodici autrici indipendenti e due blogger, Sara Zelda Mazzini cerca di tirare le somme della letteratura al femminile, a quasi un secolo dalla pubblicazione delle storiche conferenze di Virginia Woolf. Con i contributi di: Vera Q., Mari Thorn, Anne Went, Linnea Nilsson, Angela C. Ryan, Patrisha Mar, Mala Spina, Evelyn Levine, Bianca Marconero, Noemi Gastaldi, Amabile Giusti, Chiara Pagliochini, Virginia Leoni, Lile laSvamps. E con la partecipazione straordinaria di Jennifer Messina.


Prima di tutto una confessione: mi sono interessata a un ebook che tratta un simile argomento solo perché faccio parte delle autrici intervistate.
Sì, lo so. Non è bello.
Ma se mi avessero detto che ancora oggi, qui, esser donne sembra essere una complicazione per la vita di chi scrive libri non ci avrei creduto. E questo titolo, questa copertina, mi avrebbero probabilmente suggerito “ecco, due casalinghe disperate che pur di darsi delle autrici si sono scritte un saggio”.
Invece è valsa la pena, così, eccomi qui a consigliare e recensire questo scritto.
Passo alla citazione che mi ha immediatamente fatto ricredere sulla serietà e sensatezza di questo lavoro:

“Per cominciare ho selezionato un campione di autrici nell’ambito della mia cerchia di interazioni quotidiane. La scelta iniziale si limitava a una decina, ma nell’incedere delle interviste alcune di loro mi hanno suggerito nuovi nomi. Sono felice che lo abbiano fatto, perché in questo modo sono venuta in contatto con realtà davvero molto interessanti che altrimenti mi sarebbero rimaste forse sconosciute, e perché il quadro complessivo che ne è uscito mi sembra tanto variegato da avere quasi la pretesa di essere esaustivo.”

Sì, insomma, ora capite che vale la pena di darci uno sguardo se appartenete anche a una sola delle due categorie, che siate nate femmine o che scriviate libri.
Altra cosa che mi ha fatto apprezzare questo scritto è stata la qualità delle interviste: non esiste una autrice che abbia poco da dire, ora ne sono certa. Ho letto storie assolutamente degne di essere scritte, ogni testimonianza meriterebbe un libro a parte.
E l’autrice, oltre ad aver messo grande impegno nella raccolta delle interviste, ha saputo recepire e raccontare le storie e le persone che ha trovato in questo suo viaggio.

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