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giovedì 24 marzo 2016

Recensione "CANGRANDE, PALADINO DEI GHIBELLINI" di Giovanna Barbieri.

Ciao Rumors! Oggi vi parlo di un bellissimo romanzo storico intitolato CANGRANDE, PALADINO DEI GHIBELLINI di Giovanna Barbieri.
Titolo: CANGRANDE, PALADINO DEI GHIBELLINI.
Autrice: Giovanna Barbieri
Genere: Storico suspance

Tra il 1312 e il 1314 la guerra contro la guelfa Padova diventa più cruenta. In città entra il poeta Dante Alighieri a cui il signore di Verona concede riparo. Il rimatore decide di terminare “il Paradiso” nella Biblioteca Capitolare e di cercare i figli Pietro e Iacopo. Le vicende di Dante e di Cangrande s' intrecciano con il casato Aligari di Fumane, dove sono reclutati i cavalieri, senza terra e ricchezza, Paolo e Julien de Grenier, d'origine franca. Il cavalier Julien conduce una faida contro una famiglia di orfani d'origine ebraica. Paolo e Caterina, la maggiore dei ragazzi perseguitati, s'incontrano per caso nel bosco Belo e s'innamorano a prima vista. La loro relazione, però, è osteggiata dal padre di lui.

Dopo molti romance e alcuni fantasy, ieri sera mi sono buttata su uno storico che avevo in lista da diversi mesi.
Ambientato nel XIV secolo a Verona e Vicenza, troviamo le vicende di Cangrande della Scala, il signore di Verona e la sua corte. Si intrecciano la storia di Dante Alighieri, sbarcato a Verona in cerca di rifugio e protettori.
Un tiepido raggio di sole colpì il viso di messer Dante il cui corpo giaceva rannicchiato accanto al fuoco da campo nel mezzo della foresta. Aprì gli occhi ancora confuso dal sonno; sbadigliò e infine si alzò. Montò in sella dopo aver mangiucchiato qualcosa e si diresse a Verona.
Un'amore tormentato e diviso, dalle loro famiglie, del baldo cavaliere Paolo de Grenier con la giovane coraggiosa Caterina.  Si narra un periodo di grandi turbolenze politiche, di scontri e di battaglie.
Uno storico che colpisce per l'eleganza, per il fascino, per il modo in cui l'autrice intrecci la fantasia e la realtà.
La vicenda dell'amore tra i due giovani, tormentati da faide che durano da secoli, è stata la ciliegina sulla torta di un romanzo, che nonostante i temi trattati, ti immerge nella lettura catapultandoti tra il 1312 e il 1314.
Quella giovane è molto graziosa, pensò Paolo cavalcando verso il castello. Se mio padre sapesse del bacio s’infurierebbe e la farebbe uccidere o cacciare da Fumane, si accigliò poi.

Un romanzo con una grande ricostruzione storica tra battaglie, pestilenze, poesia, storia e amore. Uno storico che non può mancare nelle librerie di chi è appassionato del genere. Affascinante e coinvolgente.
All’improvviso il ragazzo scostò i cespugli spinosi dietro i quali era accucciata e si buttò su di lei gettandola a terra. Caterina sapeva difendersi bene, tuttavia il giovane pesava diverse libbre in più e non faticò a tenerla bloccata. «Lasciatemi, mi fate male!» urlò lei. 
 Il giovane uomo la liberò subito. «Una ragazza» affermò allibito.
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