Titolo: Ti amo ma niente di serio
Autore: Anna Chiatto
Editore: Piemme
Genere: Romance
Data uscita: 12 Aprile 2016
Emma
non crede nell'amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di
una volta e l'ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare
carriera, l'unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua
visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto,
in una professione: la wedding planner. Certo l'apprendistato non è stato
facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con
l'intento di "formarla" le ha fatto pagare bollette, ritirare i
vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare
ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chihuahua. Ma ora che Emma si è
messa in proprio, il sogno sembra quasi divenuto realtà. Lavora senza sosta,
esaudendo i desideri delle spose con le richieste più svariate: dal matrimonio
medievale a quello vegano, dall'armatura alle slitte trainate da cavalli sulla
sabbia, il tutto condito da un'unica, immancabile e falsissima frase:
"Vorrei che fosse una cosa semplice". Emma, però, non ha calcolato
che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi
possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il
suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire
qualche sì.
“Una
donna vuole sentirsi dire tre parole: «Sì, lo voglio».
Una
wedding planner due: «Budget illimitato».”
I matrimoni, si sa, sono un vero e
proprio cataclisma. E spesso capita che i futuri sposi, per mantenere integra
la loro sanità mentale, decidano di commissionare il proprio giorno speciale
nelle mani di qualcun altro, nello specifico un esperto in materia. Dio
benedica l’inventore dei wedding planner, poveri esseri umani che perdono
neuroni a cascate dinanzi ogni cambiamento che gli sposi considerano
microscopico, ma che in realtà, per chi dei matrimoni ne fa un mestiere, sono
una vera e propria catastrofe. Questo, Emma lo sa. Lo sa non soltanto perché è
la protagonista di “Ti amo ma niente di serio”, ma perché nella vita fa la (coraggiosa)
wedding planner. Un mestiere che non annoia di certo, soprattutto perché (e se
non sei un wedding planner, puoi interpretarla come una cosa positiva) non
siamo tutti uguali su questa terra e le richieste più assurde devono essere
anche interpretate nel loro contesto d’appartenenza. Emma in fin dei conti è
una romantica che si protegge
dalle frecce di Cupido (a suon di Nutella e
doppio cucchiaio) organizzando il giorno d’amore per eccellenza di tutte le
coppie che bussano alla sua porta. Eppure, Cupido sembra prenderla alla
sprovvista, perché una delle tante frecce scoccate nella sua direzione riesce a
colpirla proprio lì, al centro del petto, dove siamo tutti più vulnerabili. Il
suo nome è Paco e riporta nella vita di Emma quel sapore agrodolce, talvolta
devastante, dell’amore.
“Se
crede che basti questo a impressionarmi si sbaglia di grosso: ora solo perché è
terribilmente interessante, con un sorriso da urlo, ha un profumo buonissimo e
coniuga il condizionale e il congiuntivo perfettamente, io dovrei essere
attratta da lui?”
“Ti amo ma niente di serio” è il
romanzo d’esordio della scrittrice Anna Chiatto, una giovane napoletana
adottata dalla capitale che ha saputo realizzare un romanzo scoppiettante,
dalla risata sempre presente e un meraviglioso retrogusto di fiori d’arancio
assimilato pagina dopo pagina. Se conoscete qualcuno che presto convolerà a
nozze, vi prego d’invitarmi. Ho bisogno di partecipare a un matrimonio dopo
aver fatto un’overdose di lettura in merito!
Emma è un personaggio vivace, dalla
battuta sempre pronta e vive ogni emozione con la giusta intensità. Ho
incontrato la scrittrice tempo fa per una sua presentazione a Napoli e a quanto
pare in Emma c’è molto di Anna, o forse in Anna c’è molto di Emma. In ogni caso,
sono entrambe una forza della natura!
Lo stile della scrittrice è un dolce
ricordo della Sophie Kinsella nei primi “I love shopping” (e detto da
un’ammiratrice della Kinsella, lo intendo come un grandissimo complimento) ed è
un ottimo esordio nell’editoria del nostro paese, per una persona che non vuole
definirsi «una scrittrice, quanto più una narratrice di storie».
Ciò che ho apprezzato di più è la
veridicità della storia: la Chiatto racconta di come Emma abbia dovuto
sgomitare per realizzarsi, di come sia difficile vivere in una città costosa e
impossibile come Roma, scendendo a qualsiasi compromesso lavorativo pur di
mantenersi, ma ancor di più ho adorato la descrizione delle proprie origini,
della sua famiglia affettuosa e sempre presente (ma soprattutto, quanto è vero
il Natale napoletano! Ogni riga che leggevo, essendo della provincia io stessa,
dicevo: “Verissimo! Oddio, siamo noi!”).
Spero di poter leggere altri romance
della scrittrice in futuro, soprattutto per quella vena comica che è riuscita a
strapparmi molto più di una semplice risata. “Ti amo ma niente di serio” mi ha
ricordato che spesso i sogni più grandi sembrano soltanto quello: dei sogni;
ma, se ci impegniamo davvero e magari accendiamo qualche centinaia di lumini
confidando in un santo protettore (come San Gennaro per Emma), forse non tutto
è perduto!
Quelle
come me.
Che
hanno un sogno nel cassetto. E un’altra decine nella scarpiera.
Che
hanno il coraggio di dire, e mai quello di stare zitte.
Che
non vogliono la commedia romantica ma la favola quotidiana.
Che
non devi dire “bella”, ma “brava”.
E io te lo dico, Anna: brava!
Cristina
Migliaccio
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