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lunedì 22 agosto 2016

Recensione "Il ragazzo del libro accanto" di Olivia Dade

Ciao Rumors, oggi Cristina ci parlerà di un nuovo romanzo dalle sfumature rosa " Il ragazzo del libro accanto " di Olivia Dade
Titolo: Il ragazzo del libro accanto
Autore: Olivia Dade
Serie: Amori in biblioteca
Editore: Newton Compton Editore
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: Kindle 4,99 € – Cop. Rigida 6,72 €

Le storie d’amore sono come i libri: si spera sempre che abbiano un lieto fine

Angela Burrowes lavora nella deliziosa biblioteca della contea di Nice. Sebbene sia brillante e amata dai lettori, una bella mattina di sole viene informata dalla sua superiore, Tina, che è sul punto di perdere il lavoro. Il motivo? Nonostante i continui richiami, la sezione erotica continua a essere un problema con le copertine troppo esplicite così in bella vista. Per non parlare delle libertà che Angie si è presa nell’organizzare la festa di Capodanno per single, o il concorso di scrittura di San Valentino, dove gli aspiranti scrittori si misurano con un racconto hot! E così, con l’umore sotto i piedi e una valanga di pensieri in testa, Angie si avvia verso casa. Ma il fato, si sa, può essere davvero dispettoso e l’incontro fortuito e travolgente con uno sconosciuto alto e sexy certo non l’aiuta a schiarirsi le idee. Lui è Grant Peterson, e l’attrazione tra i due è qualcosa di molto, molto simile a un colpo di fulmine. La mattina seguente, però, arriva una sorpresa come una doccia fredda: Grant è il nuovo direttore della biblioteca, intenzionato a riportare ordine e rigore nel regno di Angie! Come andrà a finire?

Quando inizio una nuova lettura, davanti ai miei occhi ci sono due strade: la prima è quella più sperata, la dolce aspettativa d’imbattersi in una storia piacevole e ben scritta, che non risulti troppo scontata nonostante non disdegni i cliché ma che sappia coinvolgerti al punto da non mollare la presa; e poi c’è la seconda, più temibile e infida, perché è quella dell’illusione, la strada che ti conduce in un tunnel di dubbi e te ne fa riemergere con un pugno di rammarico e delusione. “Il ragazzo del libro accanto”, purtroppo, ha scelto la seconda strada. La partenza è stata positiva. I personaggi protagonisti non sono del tutto stereotipati, possono far funzionare la storia:
Angie è una ragazza senza peli sulla lingua. Sa quello che vuole e non gliene frega niente di regole e protocolli, non quando si tratta del suo lavoro. Angie nella vita è una bibliotecaria eclettica, è un’appassionata di romanzi erotici e il suo linguaggio colorito non lascia spazio ai dubbi circa la sua personalità peperina. Per controbilanciare questo sprazzo di fuochi d’artificio c’è Grant, un uomo tutto logica che dei numeri ha fatto il suo pane. Grant calibra le parole, è timido e ligio al dovere. Ed è una piacevole scoperta, la loro, perché sono due persone diverse che imparano a conoscersi e ad apprezzarsi, ma il tutto avviene troppo in fretta. L’illusione sfocia in un’amara constatazione e la storia prende la solita piega banale, ma di quel banale poco gradito, ecco. Sono del parere che una trama possa ramificarsi su concetti futili, soprattutto quando parliamo di romanzi rosa, ma è necessario saper destreggiare anche il banale. Ho trovato Angie a tratti un tantino volgare, Grant invece una continua altalena tra la timidezza e la lingua senza freni; proprio l’uomo che non riusciva neanche a dire preservativo, si è tramutato in uno scaricatore di porto tra imprecazioni e parolacce.

L’idea di ambientare il racconto in una biblioteca è stata una delle prime cose che ho apprezzato della trama. Rendere il libro una parte rilevante del romanzo, seppur in modo sottinteso, aveva posto le basi per una buona lettura. Non ho ben capito quando sia arrivata la delusione, perché ad essere onesta ho divorato le prime cinquanta pagine. Poi è arrivato il blocco e ho iniziato a leggere a singhiozzi, finché avvicinandomi al finale ho iniziato a sentirmi impaziente di concludere. Sono ben certa che non dovrebbe essere questa la sensazione che si prova quando si è immersi in una lettura che piace. La coppia angelo-diavolo, ripeto, è un cliché che spesso e volentieri viene accettato (anche dalla sottoscritta) ma dovrebbe saper essere trattato e in questo libro credo che l’autrice l’abbia gestito in modo sbagliato, perché il peso della bilancia deve essere sempre equilibrato, in tutte le cose ma ancor di più in una coppia.
«Mi sto innamorando di te, Angie. Ti voglio nella mia vita. Come mica e come amante, in qualsiasi modo possa averti, in ogni modo».
È pur vero che ultimamente, di letture simpatiche e leggere che lasciano il segno, ne ho trovate veramente poche. È pur vero che sono diventata un tantino acida perché non sopporto il caldo e forse me la sono voluta prendere con questi due poverini che in fin dei conti non hanno fatto niente di male, ma purtroppo il pensiero che ci saranno altri libri della Dade sempre legati a questa serie non mi fa impazzire di gioia. Confido soltanto nel cambio dei protagonisti. 

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