Titolo: In
fuorigioco per te
Autore: Eleonora
Mandese
Editore:
Butterfly Edizioni
Genere:
Contemporary Romance
Prezzo: Kindle
€ 0,99
Laura Sciorti è una neolaureata in Lettere che aspira a
scrivere per la rivista dei suoi sogni, la GDMagazine. Determinata a ottenere
un posto fisso, è disposta a tutto. Per avere un contratto a tempo
indeterminato deve intervistare Claudio Marchi, famoso centrocampista della
serie A e addentrarsi in un mondo di cui non sa nulla. Tutto questo affiancata
a una rivale che, invece, si sente perfettamente a suo agio nelle serate
mondane che le aspettano. In un susseguirsi di figuracce imbarazzanti,
sotterfugi e sottili vendette, Claudio Marchi mostrerà a Laura il prezzo della
fama, un conto che lo porta a non fidarsi di nessuno, neppure dei suoi
sentimenti. Laura ha più di un motivo per odiarlo, ma quell'uomo dagli occhi di
ghiaccio, all'apparenza così arrogante e che per lei è solo un lavoro, ben
presto si trasforma in una dolce tortura infuocata...
Lo ammetto. Ho un debole per gli atleti, che siano
calciatori o nuotatori la differenza non è molta. L’importante è che si abbia a
che fare con i muscoli. Si può dire che il mio cervello sia stato lesionato
dopo aver letto la saga al testosterone di Susan Elizabeth Phillips con i suoi
giocatori di football, per cui nel caso dovessi divagare e soffermarmi troppo
sul ruolo di calciatore di Claudio, sapete con chi andarvela a prendere.
Laura è l’amica che vorresti: un pelo sopra le nuvole, con
un cuore grande e la sorprendente abilità di trasformare una pessima figuraccia
in un’occasione come poche. Nella vita ha scelto d’intraprendere la strada
tortuosa del giornalismo (un mondo con il quale ho a che fare ogni giorno e di
per certo so
che tortuoso è un aggettivo che non rende minimamente l’idea) e destino vuole che dinanzi la fame economica dello studente post-laurea, in una città come Milano che pullula di lauree appese al muro e portafogli in lacrime, Laura riceve un colloquio di lavoro. Obiettivo del colloquio è approcciare un pezzo grosso della serie A, nonché Claudio super-muscoli-e-tanta-tenebrosità Marchi, una stella del calcio italiano che da anni ha tagliato i ponti con le interviste per via di un incidente. Laura è costretta a fronteggiarsi con la sua nemesi bionda, alta e snella (una scorrettezza in carne ed ossa praticamente) per accaparrarsi l’intervista in esclusiva e dunque il lavoro come giornalista presso la sua rivista dei sogni, ma a lungo andare imparerà quale sia il prezzo di avere una morale in un mondo in cui talvolta è proprio la sua assenza a permettere di fare soldi.
che tortuoso è un aggettivo che non rende minimamente l’idea) e destino vuole che dinanzi la fame economica dello studente post-laurea, in una città come Milano che pullula di lauree appese al muro e portafogli in lacrime, Laura riceve un colloquio di lavoro. Obiettivo del colloquio è approcciare un pezzo grosso della serie A, nonché Claudio super-muscoli-e-tanta-tenebrosità Marchi, una stella del calcio italiano che da anni ha tagliato i ponti con le interviste per via di un incidente. Laura è costretta a fronteggiarsi con la sua nemesi bionda, alta e snella (una scorrettezza in carne ed ossa praticamente) per accaparrarsi l’intervista in esclusiva e dunque il lavoro come giornalista presso la sua rivista dei sogni, ma a lungo andare imparerà quale sia il prezzo di avere una morale in un mondo in cui talvolta è proprio la sua assenza a permettere di fare soldi.
“Mi avvicino verso
l’area proibita. Chiunque penserebbe che l’area proibita sia il termine usato
per indicare la stanza dove si nascondono gli oggetti sadomaso o qualsiasi
altra cosa che abbia a che fare con qualcosa di illecito o scomodo. Invece,
l’area proibita per una neolaureata fuorisede è una sola: la scatola dove
decide di riporre i suoi risparmi.”
“In fuorigioco per te” è il romanzo della scrittrice
Eleonora Mandese, una commedia romantica, leggera e scorrevole che si divora in
poche ore. Nasce con il titolo di “Tutta colpa del pallone” e arriva come
finalista al concorso letterario ilmioesordio2015, dopodiché viene acquisito
dalla Butterfly Edizioni, diventa “In fuorigioco per te” e ritorna sugli store
dal 24 Agosto.
La protagonista è una ragazza semplice come tante che cerca
di sopravvivere in un mondo in cui la laurea è soltanto un foglio tra i tanti.
A un grande colpo di fortuna si controbilancia una figuraccia dai caratteri
cosmici, pane quotidiano per i comuni mortali, un po’ meno quando però la
suddetta figuraccia viene paparazzata e distribuita in tutte le edicole del paese.
Laura è tenace seppur spesso titubante, tanto da aver bisogno del costante
supporto della sua coinquilina Stefania, una ragazza spumeggiante dalla battuta
sempre pronta e dall’affetto sconfinato. Stefania è l’amica per eccellenza, la
coinquilina di cui tutti avremmo bisogno perché ha sempre la parola giusta al
momento giusto. I personaggi sono ben costruiti e per quanto la narrazione
possa sembrare breve, in realtà non avrei aggiunto una riga in più perché in
cento pagine la trama si è delineata, approfondita e giustamente conclusa.
Certo, se ci fosse un sequel non mi dispiacerebbe, ma la trovo perfettamente
chiusa così.
Claudio. Oh
Claudio. Arriviamo ai tasti dolenti. Claudio Marchi è un giocatore della serie
A: biondo, tenebroso, muscoloso, burbero a tratti arrogante. Si circonda di
un’area negativa che funge da scudo nei confronti del mondo intero e le persone
che riescono a sopravvivergli accanto non credo che se la passino poi tanto
bene. Laura riesce a entrare in questa cerchia in punta di piedi (o meglio,
grazie a una bella innaffiata di champagne), ma ci rimane con il tacco 12 ben
piantato sulla sua testa e, tra incomprensioni e tensione sessuale da tagliare
col rasoio, costruiscono la loro intesa. Claudio non è asociale, io lo
definirei intelligente: perché circondarsi di tante persone, il più delle quali
opportuniste, quando si può vivere tranquillamente soltanto con poche ma
fidate?
La loro
storia d’amore nasce nel classico stile odio-amore (che io personalmente adoro)
e fino alla fine ti lascia con il fiato sospeso. Nonostante sia ambientato in
inverno, ho trovato questa lettura una piacevole scoperta dell’estate: una
storia senza pretese che occupa un paio d’ore lasciando un dolce sapore sulle
labbra. E dovreste saperlo, non sono tipo da elargire così tanti complimenti
ultimamente, mi risulta sempre più difficile trovare qualcosa che valga la pena
del mio tempo. Questo, ne è valso.
Cristina Migliaccio
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