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domenica 27 novembre 2016

Recensione: " Niente è impossibile" di M. Leighton

Ciao Rumors!  Dopo Averti è impossibile, Tutto è possibile tra noi e Impossibile essere perfetti, oggi la nostra Giusy ci parlerà di un nuovo romanzo di  M. Leighton targato Newton Compton.
 " Niente è impossibile" quarto volume della serie The Wild


Titolo: Niente è impossibile
Autore: 
M. Leighton
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Prezzo:  € 4,99 eBook € 4,99 Cop. rigida € 9,90
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Violet Wilson è quasi invisibile. Timida, seriosa e sempre in procinto di fare gaffe, si trova spesso nel posto sbagliato al momento sbagliato. E la notte in cui incontra Jet Blevins è di sicuro nella top ten dei momenti più sfigati della sua vita. Violet sa di non doversi creare nessuna aspettativa e che tipi così è meglio perderli che trovarli, ma Jet tocca le corde nascoste della sua anima e le fa provare sensazioni che neppure sapeva esistessero. Nonostante questo lato così emozionante, Jet è però la tipica rockstar che vive senza regole. È difficile intuire che, in verità, sta combattendo con i demoni del passato, e la musica è la sua unica terapia. Fino a quella magica sera. La sera in cui vede per la prima volta Violet, in piedi in fondo alla sala. Jet si sente avvampare da una passione bruciante. L’immagine di lei ormai è scolpita nella mente del ragazzo, che la desidera come non ha mai desiderato null’altro nella vita... 

M. LEIGHTON  cos'hai combinato? Perché?
Di solito, inizio salutando ma questa volta passo, Rumorine.
Questa storia mi ha delusa. Jet e Violet sono tutto tranne che “normali”.
La storia inizia con un incontro insolito fra i due, in un centro per i sesso dipendenti. (forse l’unica cosa originale di questo libro).
Violet, una ragazza meglio definita senza carattere, con il “difetto” della vena della crocerossina,  va in questo incontro per aiutare la sua migliore amica (fidanzata) che ha una dipendenza dal sesso con gli sconosciuti. State pensando anche voi, quello che penso io? Ecco. Aspettate, non ho ancora finito….

Scherzo del  destino o dell’amica, se volete, Violet si crede costretta a mentire e a dire a tutti che ha una grande dipendenza dal sesso, solo perché la sua amica le ha dato buca e non si è presentata all'incontro che aveva prestabilito per lei.  Pensate che era proprio necessario? No!  Io, questo non me lo spiego, poteva benissimo dire che era lì per sostenere l’amica che non si è presentata. Infondo, stiamo parlando di un luogo in cui le persone vanno per guarire o risolvere dei disagi, è logico che siano un po’ inaffidabili. Tutto sommato, ho voluto giustificare questo passaggio, pensando che fosse una “strategia” e che l’autrice l’avrebbe “giustificato” in seguito. Ma non è stato così.
Jet, lo conosciamo dentro questo cerchio dei dipendenti dal sesso. Come mestiere canta in una band, che per chissà quale causa, l’autrice rappresenta in maniera squallida. Anche questo non mi è piaciuto, oltre ad non averlo capito. 


Tuttavia, la storia prende subito piega e una volta attaccato bottone tra i due, il libro prosegue repentinamente tra un segreto e un colpo di scena fulmineo, per la maggior parte delle volte senza senso. Il mio primo pensiero è stato che l’autrice ha buttato giù i capitoli in anni diversi, con punti di vista confusi. Non so come spiegarlo, ogni capitolo sembra messo lì tanto per creare numero. Tanto per fare un altro libro. Non ho sentito emozioni. Il colpo di scena finale è talmente scontato che mi ha stupito, non credevo che qualcuno l’usasse più.
I precedenti due libri mi son piaciuti. Questo, sembra che non l’abbia scritto nemmeno lei. I personaggi son tutti problematici, ognuno ha una dipendenza, ognuno è per fatti suoi. Anche Violet stessa, che dovrebbe esser quella “normale”, l’autrice le ha cucito una dipendenza inconsapevole: è succube di tutti e tutto. È quella ragazza senza né testa né coda, che non prende posizione e non dice mai no, nemmeno per scherzo.  
È un peccato, l’ambientazione originale che l’autrice ha scelto mi è piaciuta molto. Questa è l’unica cosa che ho apprezzato.  È originale e avrebbe avuto molto materiale su cui lavorare. Sarebbe stato qualcosa di nuovo.  Avrebbe potuto essere un gran bel romanzo.
Rumorine, non ho consigli, solo MAH…

Giusy.

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