Titolo: Kohl
Autore: Vivienne Smith
Genere: Romanzo Storico
Editore: Self Publishing
Prezzo: Ebook 0,99€
Nell'Algeria della seconda metà dell'Ottocento, Xavier, un ragazzino francese lotta per entrare a far parte di una comunità di tuareg alla quale si è aggregato dopo essere fuggito da una infanzia difficile. Negli stessi anni nella Londra Vittoriana, un uomo in punto di morte affida l'unica figlia, Viola, al fratello Henry e alla moglie Estelle, donna avida e invidiosa che vede nella nipote l'unico ostacolo per arrivare al patrimonio di famiglia. Il piano di Estelle per allontanare la nipote da Londra porterà Viola a vivere una vita nuova nel Marocco di fine Ottocento, ormai bersaglio delle potenze europee ma fiero della propria a identità. I destini di Viola e Xavier si incontreranno per poi allontanarsi ed intrecciarsi nuovamente in un racconto ricco di personaggi, intrighi e colpi di scena.
Quando un racconto, un romanzo riesce a far
immaginare i personaggi e i luoghi descritti sulle pagine significa che lo
scrittore è riuscito quanto meno in un obiettivo: trasportare il lettore dentro
la storia e rendendolo in qualche modo coprotagonista dell’avventura.
Se poi il lettore in questione, è il sottoscritto,
teledipendente e diversamente ignorante allora la vittoria è doppia.
Non conoscevo fino ad oggi Vivienne Smith come
autrice e confesso di essere rimasto colpito dalla sua bravura e capacità di
coinvolgere il lettore e di appassionarlo ad una storia, che sebbene non sia
originale, cattura la curiosità fino all'ultimo pagina.
Mentre leggevo “Kohl”, romanzo breve, dentro la mia
mente si affacciavano i ricordi di alcuni passi di Emilio Salgari sulla celebre
saga “Sandokan e i pirati della Malesia” e in altri una versione moderna e
tragica della favola di Cenerentola
Ambientato alla fine dell’Ottocento in Inghilterra
il lettore conosce Viola, dapprima bambina già orfana di madre perde a causa di
una malattia anche il padre, il quale in punto di morte chiede al caro fratello
di occuparsi della figlia. Un giuramento che il fratello che vorrebbe mantenere
se non fosse Estelle, sua spregevole e avida moglie, decida di sbarazzarsi
della nipote per impadronirsi dell’eredità e dividerla con la capricciosa
figlia Emily. La donna infatti organizza un subdolo piano per vendere Viola a
dei mercanti di schiavi durante un viaggio in Egitto sperando di non vederla
più.
Il destino di Viola sembra segnato se non fosse che
al momento della sua vendita intervengono il saggio e prode sultano Ahmed
Al-Qitt e il suo fido collaboratore Seddik salvandola da un infame destino.
Al- Qitt è un sovrano illuminato e generoso e
ascoltata la storia di Viola l’accoglie nella sua corte promettendole che un
giorno l’avrebbe aiutata a tornare a Londra e compiere giustizia nei confronti
di Estelle.
Viola rimane affascinata dalla vita di corte e dalla
cultura orientale al punto di dimenticare le sue origini e ben felice di vivere
lì.
Khol è anche una storia d’amore quando Viola conosce
il fascinoso e irruento Xavier, capo dei Cani, che si oppongono al Re Al- Qitt.
Sebbene diversi per cultura, storia e carattere i due giovani si scoprono
attratti l’uno dall’altro dando vita a una storia appassionata e intensa.
Quando il passato di Viola si materializza sotto le
forme del suo ex tutore e amico Connor, chiedendole di tornare a Londra per
reclamare la sua eredità per evitare che finisca nelle mani di Estelle, la
giovane donna è aiutata nella difficile scelta sia da Al-Qitt che da Xavier, che,
a sorpresa. scopriranno di essere uniti da un legame profondo e
indissolubile. Dando così inizio a una
resa di conti legale e poi umana scandita da innumerevoli colpi di scena
Vivienne dimostra di avere uno stile elegante, colto
e nello stesso tempo semplice e diretto e di possedere un talento e creatività
nel costruire un intreccio narrativo agile, godibile, avendo un discreto ritmo
e pathos narrativo.
“Khol” è una lettura piacevole, interessante e avvincente
che condurrà il lettore nel fascinoso e magico Oriente e nello stesso tempo vi
condurrà nell'elegante e classica Londra di fine secolo.
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