Titolo: Il buio ha il suo odore
Autrice: Cinzia La Commare
Genere: Contemporary Romance
Editore: Self Publishing
Prezzo: 0,99€ ebook- Cop. Flessibile € 8,40€
Editore: Self Publishing
Prezzo: 0,99€ ebook- Cop. Flessibile € 8,40€
Alisa è una ragazza disillusa dalla vita, impaurita dalle ombre del passato e poco disposta a fidarsi del prossimo. Approdata tra le montagne della Valle d’Aosta, ha deciso di dedicarsi unicamente al suo lavoro dietro al bancone di un bar, evitando categoricamente qualsiasi individuo di sesso maschile. Fatta eccezione per Daniele, l’unica persona capace di distrarla dall'angoscia che da anni l’attanaglia.
Le sue resistenze però sono destinate a subire un duro colpo, quando Andrea Corti, e i suoi indisponenti occhi blu, si materializzano dal nulla dall'altra parte del bancone. Un uomo assolutamente deciso a non voler demordere, e per nulla spaventato dall'apparente corazza impenetrabile che Alisa ha costruito a fatica nel tempo. Andrea farà di tutto per dimostrare ad Alisa che quella freddezza è solo apparenza, che il desiderio che lui sente per lei non è affatto a senso unico, e per farlo, si avvarrà delle più astute strategie di seduzione.
Alisa cederà al fascino indiscusso di Andrea, o il passato che nasconde finirà per mettersi di mezzo ancora una volta?
Una storia di intrecci, inganni e segreti. Un passato burrascoso da celare e quella bruciante passione difficile da tenere a freno.
NB: Il romanzo contiene scene di sesso.
Paradossalmente, l'oscurità che aveva dipinto l'esistenza di Alisa di tinte fosche ed uggiose, era candida come il flash che aveva sporcato l'immagine della sua anima pura.
La fiducia è come una gomma da cancellare, diventa sempre più piccola dopo ogni errore. E quella di Alisa, protagonista del romanzo, è quasi microscopica ormai.
Abbandonata la Bucarest della disperazione, quella da brividi della fame e del freddo, quella degli straccioni e dei tozzi di pane secco, quella lontana anni luce dal turismo di massa, Alisa, con il suo bagaglio leggero di sogni e speranza, approda nella città eterna laddove l'azzurro limpido del cielo di Roma e il giallo ocra dei suoi monumenti sembrano ridare colore al grigiore della sua esistenza.
Purtroppo i riflettori puntati sulla sua nuova vita si spengono prima ancora di accendersi, e il buio cala accecante come un raggio di sole spacca le nuvole. Il buio assume le sembianze di un mostro epico, con mille braccia che comandano, altrettanti profumi che olezzano nauseabondi, ed il sapore disgustoso del sale delle lacrime mescolato all'amaro chimico del rimmel.Paradossalmente, l'oscurità che aveva dipinto l'esistenza di Alisa di tinte fosche ed uggiose, era candida come il flash che aveva sporcato l'immagine della sua anima pura.
Alisa, viene così spogliata di ogni volontà, e la dignità e i desideri da bambina restano un lontano ed adombrato ricordo, addolcito soltanto dai biscotti secchi di sua madre che le tengono compagnia in quelle ore più tristi della sua giornata, quando il buio riapre il sipario all'osceno. Alisa non è che una marionetta animata da fantasiosi e talvolta squallidi burattinai, una bambola fragile di rosea porcellana, imbrattata di make up e di bassi ed infimi umori. Alisa è bella, senz'anima, si piega ma non si spezza del tutto. E sogna la fuga. Una fuga che le viene apparentemente regalata da non si sa chi, e che le permette di rifugiarsi tra i monti della Valle D'Aosta. Ed è li che si ricostruisce una terza e nuova vita, promettendo a se stessa di riprendersi dignità, volontà e rispetto. Non permetterà più a nessuno di farla sentire sporca e vuota, non lascerà che nessuno la guardi più con quegli occhi carichi di desiderio; farà in modo di avere un viso fresco e pulito e di spegnere quelle voci concitate che le disturbano il sonno. Ma tra il dire e il fare c'è in mezzo un mare di paura ed angoscia, che quella esistenza non voluta possa tornare prepotentemente con tutto il suo buio.
I giorni per la bella ragazza della Romania scorrono veloci e monotoni, scanditi solamente dall'aroma del caffè, morbide marmellate e le paturnie simpatiche e frizzanti di Daniele, suo collega al rifugio a La Thuile. Fino a quando, il tempo di girarsi un attimo, e due occhi blu, proprio blu non invadono il suo campo visivo. Due occhi blu, ma proprio blu, quelli di Andrea, che filtrano sicuri e spadaccini nell'unica crepa della barricata costruita da Alisa: la speranza.
La speranza che Alisa non sa di avere ma che c'è nonostante tutti gli scudi di protezione che si è costruita attorno. Quella speranza che si augura la liberi dalle vesti e dai fantasmi del passato, e che dia al buio un nuovo odore. Andrea, forte e fiero come un presidente delle nazioni, eroico come superman, paziente come un cinese sulla riva del fiume, bello come un Adone che sovrasta l'Olimpo, resisterà impavido alle barriere aspre costruite da Alisa, a tutti i suoi sbalzi d'umore, ai suoi timori malcelati, a quel terrore che gli dà incubi ed occhiaie profonde. Del resto, lei non è altro che un gatto spaurito sotto la pioggia.
L'unica cosa che posso dirvi è che questo romanzo merita di essere letto per una serie di valide ragioni. Per prima cosa non ha una trama classica, nè una vicenda già sentita mille volte. È insolita, almeno negli ultimi anni "librosi", dove spesso l'erotico suspance si riduce a 50 sfumature di frustini, corde e charlie tango. Il sesso c'è ed è esplicito, ma ha un suo contesto ben definito e un significato chiaro e sensato. Non è un romanzo che ha il termostato centralizzato sulle calde temperature del sesso, ma è una storia di narrativa contemporanea, che focalizza l'attenzione sulla voglia di cambiamento e sul tema della fiducia. Si fa riferimento a quel tipo di cambiamento agognato e talvolta necessario per migliorare la qualità della propria vita; si parla di quel genere di fiducia che è credo nel prossimo ed essenza quotidiana della vita stessa, senza la quale la nostra esistenza resterebbe cristallizzata sotto una asettica campana di vetro.
#salutiebaci Marianna
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