Titolo: Etica dell'acquario
Autore: Ilaria Gaspari
Editore: Amazzoni
Genere: Narrativa/Psicologico
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A Pisa, quando Gaia torna, dieci anni dopo la fine dell’università, sembra che non sia cambiato niente. Invece è cambiato proprio tutto. In un autunno piovoso e cupo, fra le strade mezze dimenticate della città, nei corridoi del vecchio collegio sventrato dai lavori di restauro, fra sere sul lungomare e pomeriggi in camere di albergo, Gaia ritrova gli amici di una volta e il suo amore dei tempi dell’università. Ritrovarsi sembra finalmente possibile; ma su quest’incontro apparentemente inatteso pesano gli anni passati lontani e la morte di una compagna di studi, Virginia, avvenuta in circostanze oscure. Ci sono, anche, la tentazione dell’autoinganno, le bugie di un amore interrotto ma forse mai davvero finito, e il senso di colpa per una morte che risale a dieci anni prima. L’inchiesta sul misterioso suicidio di Virginia scandaglia i rapporti e i pericolosi equilibri sociali all’interno della Scuola Normale, dove, come in un acquario, gli studenti nuotano in circolo, perennemente osservati e in osservazione degli altri, in una competizione a tratti spietata che vede sbocciare, per conformità o per reazione, amicizie, amori e rivalità. I ricordi sepolti e le ossessioni dell’acquario vengono piano piano alla luce mentre Gaia, che si scopre sospettata di aver indotto Virginia a uccidersi, cerca disperatamente di riallacciare i legami con un passato mai dimenticato e occultato sotto un cumulo di bugie.
Può esistere un futuro senza fatto pace con il proprio passato?
Il Passato è come un Vaso di Pandora, se decidi di scoperchiarlo, corri il rischio di essere
travolto dall’onda anomala e imprevedibile dei ricordi.
I Ricordi sono parte di noi e nonostante una persona
possa vivere una vita piena e soddisfacente, alla fine comunque dovrà
confrontarsi con essi.
Non è facile aprire l’armadio e mettere fuori i propri
scheletri, correndo il rischio di rimanere prigioniero di essi.
È più facile scappare che ritornare sulle proprie
tracce.
Il Destino ha un’ottima memoria oltre ad essere cinico
e malignamente ironico, sa spettare il momento giusto per colpirti.
Per Gaia, protagonista della nostra storia, il redde rationem
con il suo passato e i propri demoni, arriva a distanza di dieci anni dalla sua
fuga da Pisa, dalla Normale e dai suoi amici.
Gaia è un giovane donna, giornalista per un ‘emittente
svizzera, già divorziata e con l’animo nero frutto di un aborto di un figlio
non desiderato.
Il destino l’ha richiamata a Pisa, per essere
interrogata insieme ai suoi ex colleghi di Università, sul misterioso suicido
della comune amica Virginia.
Gaia è tornata a Pisa sapendo che questo viaggio
l’avrebbe costretta a guardarsi dietro e di trovarsi invischiata in un’indagine
che rievoca il buon Frank Kafka.
Pisa è stato il luogo del primo grande amore della sua
vita: Marcello.
Un amore intenso, avvolgente e come tale terminato
bruscamente in seguito al tragico suicidio dieci anni prima anche del fragile
amico Matteo.
“L’etica dell’acquario” è un noir dal respiro
intimistico e a tratti cupo, dove la scelta dell’autrice di far parlare la
protagonista direttamente rende la lettura più incisiva e tesa. L’impianto
narrativo, costruito tra il presente e flash back del passato, porta il lettore
pienamente all’interno di una storia carica di pathos ed incuriosendolo.
Ilaria Gaspari nel suo romanzo d’esordio dimostra di
saper maneggiare con talento e personalità un genere difficile qual è il noir,
e di saperlo plasmare a suo piacere con uno stile elegante, raffinato e nello
stesso tempo diretto e comprensibile.
“L’Etica dell’Acquario” è lettura che vi risulterà
agile, godibile e contemporaneamente vi scuoterà nel profondo, chiedendoci
quanto di Gaia e delle sue paure c’è in noi.
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