Titolo: Vorrei che fossi felice
Autore: Arianna Di Giorgio
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Romanzo
Prezzo: 1.99 € ebook
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Jenny non si gode i suoi 25 anni. Da quando è sopravvissuta a un incidente stradale, in cui ha perso il suo fidanzato, è come se fosse morta insieme a lui.
È un senso di colpa ogni sorriso che fa, ogni minuto, ogni respiro.
Resta aggrappata al ricordo come se Emanuele fosse ancora vivo, lo sogna tutte le notti, lo pensa durante il giorno e si è promessa di non innamorarsi mai più.
La famiglia e le amiche la spronano a reagire e per la prima volta, dopo tre anni dall’incidente, ritorna a Vietri nella villa ereditata dal nonno. Lì rivede Lorenzo, amico della sua adolescenza quando andava al mare, un ragazzo per cui da piccola aveva una cotta.
Anche Lorenzo ha avuto degli anni difficili che lo hanno cambiato e ora è stanco di tenere per sé un segreto che si porta dietro da anni…
La persona che si ritrova davanti, però, non è più la ragazzina tutta pepe e lentiggini che si ricorda e che gli stava sempre appiccicata durante le estati.
Jenny è una donna diversa, fragile e bellissima, come il più bel fiore del mondo.
Deve solo trovare il modo di sbocciare e lui le insegnerà a non reprimere la sua voglia di vivere, ma soprattutto a perdonare se stessa e a ricominciare ad amare…
Buongiorno meravigliose/i Rumors.
Oggi sono qui a parlarvi di “Vorrei che fossi felice”, il romanzo di Arianna Di Giorgio. Che dire? Le parole faticano ad arrivare, perché, onestamente, la commozione che provo ancora in questo momento è davvero forte. Sinceramente, dal titolo, dalla trama… sapevo di dover affrontare emozioni devastanti per il mio cuore ed è per questo che ho tardato un poco con la lettura. E di questo mi scuso pubblicamente con l’autrice, ma, a volte, per determinati libri, bisogna essere “pronti”. E, nel momento in cui mi sono “fatta coraggio”, l’ho letteralmente divorato, ritrovandomi a piangere addirittura. D’accordo, chi mi conosce sa ormai quanto io sia emotiva, ma quando si parla di “perdite importanti”, in grado di far persino dimenticare il corretto battito del proprio cuore, e di “amore” che supera le barriere temporali e che dona nuova forza e nuova voce al cuore… beh, a quel punto si viene travolti da un vortice emozionale tale nel quale si esce solo dopo aver letto l’Epilogo. Ma partiamo dall'inizio...
Jenny ha perduto “una parte di sé” in un incidente stradale, nel quale è morto Emanuele, il suo fidanzato. E da quel momento il ricordo degli attimi trascorsi insieme a lui si uniscono al dolore deleterio per il cuore.
“«É difficile», sussurrai tra le lacrime. «Mi manca troppo. Non riesco a respirare, c’è un vuoto al posto del cuore… avrei preferito davvero morire, piuttosto che provare un dolore così straziante.»”
“«Ho cambiato tre analisti prima di capire che la soluzione potevo trovarla dentro di me. Ho pianto fino allo sfinimento. Fino a quando mi sono resa conto che nessuna lacrima e nessun dolore me lo avrebbero restituito. Dovevo combattere per reagire, per ritrovare me stessa. E questa casa – la mia casa – fa parte di ciò che sono, più di ogni altra cosa. Questo è l’unico posto in cui ricordo di essere stata davvero felice.»”
Ed è proprio qui, a Villa Jenny, che torna, immergendosi nei suoi amati ricordi.
“«Vedi, questa casa e tutto ciò che la circonda – il mare, il roseto, la vigna, la casetta di legno che mi ha costruito il nonno – fanno indiscutibilmente parte di me. I ricordi che conservo, me ne hanno fatto sentire una mancanza indescrivibile. Ho sempre amato Villa Jenny e il nonno sarebbe contento di rivedermi qui».”
E qui a Vietri rincontra anche Lorenzo, colui che, dolce e premuroso, non appena la rivede, le resta subito accanto, promettendole un conforto in qualunque momento, una spalla su cui piangere o su cui anche solo “appoggiarsi”.
“«Grazie ancora. Mi ha fatto bene piangere sulla spalla di un amico». «Be’, tra amici non c’è bisogno di dirsi grazie. E comunque non ho intenzione di lasciarti sola. So benissimo che il cuore regge meglio il peso di un problema, se lo si condivide con qualcuno».”
E quel qualcuno è proprio lui che in quei giorni non l’aiuta soltanto a reggere il peso di un problema, ma le fa anche e soprattutto scoprire battiti nuovi nel suo cuore. Tuttavia, anche il cuore stesso di Lorenzo batte in un modo “diverso”. E non per via del “segreto che nasconde il suo cuore”, no, lui si sente in questo modo grazie a Jenny: colei che riesce a farlo sentire completamente “vivo”, a tal punto da non volersi più allontanare da lei.
“«Questo giorno è quasi giunto alla fine e tra poco farà buio. E, anche se può sembrare triste, questo non può evitare il fatto che domani il sole sorgerà ancora. Caldo, lucente e maestoso». Per un attimo allontanai lo sguardo dal tramonto, per fissare i miei occhi nei suoi. «Come ci riesci, Lorenzo? Come fai a sopportare il peso che ti porti dentro e a credere che domani sarà un giorno migliore?» Non ebbe bisogno di riflettere a lungo su come mi avrebbe risposto. «Perché ogni giorno ho qualcosa per cui essere grato. Sono vivo e ogni mattina mi sveglio felice, perché posso guidare la mia moto nel vento. Perché posso abbracciare ancora mia sorella, mia madre e mio padre. Perché posso condividere questo tramonto con te, mentre stringi forte le mie mani».”
La dolcezza e le attenzioni di Lorenzo arrivano dritti al cuore di Jenny a tal punto da farla sentire sicura, a tal punto da farla sentire davvero a “casa” quando si ritrova tra le sue braccia.
“Lasciai che una lacrima solcasse il mio viso e mi strinsi tra le braccia di Lorenzo. Con la sensazione che il mio cuore avesse trovato un rifugio. Un luogo da poter chiamare casa.”
Ora… sapete che non amo fare troppo spoiler, ma permettetemi di dire che, seppur apparentemente si possa pensare a una svolta definitiva nella vita di Jenny, beh… mi permetto ricordare quanto il dolore possa essere beffardo a tal punto da lasciare il cuore in balia di emozioni contrastanti tra loro, in grado di creare sempre nuovi dubbi. La paura di affrontare una nuova vita, la paura di non dover dimenticare, la scoperta di un segreto che lega Lorenzo a Emanuele, il desiderio di lasciare il cuore libero di “amare” ancora, ma in un modo “nuovo”… tutto questo e molto altro costringono Jenny a soffermarsi a “riflettere”.
“Fu in quel preciso istante che capii, che presi una nuova consapevolezza di me stessa: non ero fuggita da casa perché il mio amore per Lorenzo non era abbastanza forte. Avevo solo paura. Paura di essere felice. Perché se lo fossi stata, avrei sentito di tradire Emanuele in qualche modo. E, invece, il risultato era che stavo tradendo semplicemente me stessa. Ora lo sapevo.
Avrei amato Emanuele per sempre. Ma non era più il caso di impedirmi di vivere.”
A questa riflessione Jenny non arriva in fretta e ho adorato la narrazione dell’autrice che mi ha permesso di sentire ogni minimo pensiero della protagonista. Con la sua introspezione, con i “sogni” nei quali si perdeva a volte, con gli attimi intensi vissuti dal momento del suo ritorno a Vietri, ho potuto vivere passo passo il “cambiamento” che è avvenuto dentro di lei. Un cambiamento che all’inizio ha spaventato persino Jenny stessa.
“Quando si accorse che avevo lo sguardo fisso su di lui, si fermò. Con un gesto delicato mi portò verso di sé e mi strinse in un abbraccio. Gli occhi persi nei miei. Avvicinò il viso al mio e sfiorò delicatamente, con le sue labbra, prima la mia fronte, poi la punta del naso. Infine le portò ancora sulle mie, baciandomi con un’urgenza che non avevo mai provato.”
Ma prima di lasciarvi con un ultimo breve estratto, desidero ringraziare l’autrice per avermi fatto “cantare” insieme a loro e per avermi fatto provare e vivere emozioni travolgenti con la sua storia, interamente narrata in prima persona, dal punto di vista della protagonista Jenny. Complimenti sinceri!
Non vedo l’ora di leggere altro di Arianna di Giorgio.
“Tu sei l’unica persona a cui potrei pensare di affidare il mio cuore»”
Buona lettura, meravigliose/i Rumors!
Alla prossima!
Un abbraccio fortissimo dalla vostra Ale.
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