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martedì 11 luglio 2017

Recensione in anteprima " Dream. Bugie d'amore" di Karina Halle

Ciao Rumors. Oggi Fabiana vi parlerà del nuovo capitolo della serie Dream di Karina Halle intitolato Dream. Bugie d'amore in uscita domani 12 luglio.
Titolo: Dream. Bugie d'amore
Autore: Karina Halle
Editore: Newton Compton
Genere: 
romance contemporaneo
Costo: eBook € 5,99
In uscita il: 12/07/2017

Brigs McGregor sta risorgendo dalle ceneri. Ha perso sua moglie e suo figlio in un incidente d'auto, e in preda allo sconforto ha perso anche il suo lavoro, ma finalmente sta voltando pagina. Gli viene assegnata una prestigiosa cattedra all'Università di Londra e lo aspetta una nuova vita in città. Lentamente, ma inesorabilmente, sta sconfiggendo il senso di colpa e si sta lasciando alle spalle il suo tragico passato.
Finché non incontra lei.
Natasha Trudeau amava un uomo così tanto che pensava di morire senza di lui. Ma il loro amore era sbagliato, destinato a finire già dall'inizio, e quando il loro mondo va in frantumi, Natasha rimane quasi sepolta sotto le macerie. Ci sono voluti anni per dimenticare, e ora che è a Londra è pronta a ricominciare. 
Finché non incontra lui.

Alcuni amori sono troppo pericolosi per essere vissuti.
E alcuni amori sono troppo potenti per essere ignorati.



Mi sono buttata sul libro di Karina Halle come un’affamata che non mangia da giorni. Questa autrice ha il potere di creare delle trame che mi conquistano e non posso fare a meno di leggere. È come se io e lei fossimo unite da una connessione spirituale e fatalità delle fatalità in una serie è riuscita a toccare tutti temi a me cari.
Anche se conoscevo benissimo la sinossi di questo quarto volume e già ero pronta ad accostarmi al dramma, non ero pronta al modo magistrale con cui Karina lo ha scritto… mi ha fatto accapponare la pelle e aggrovigliare le viscere. Brigs dovrebbe attirare le nostre antipatie perché è colui che tradisce, colui che volta le spalle alla famiglia per un’altra e invece più scaviamo nel suo passato e più, ai nostri occhi, si trasforma nella vittima di uno strano e inconcepibile matrimonio. 

Si rivela un padre pieno d’amore con un grandissimo spirito di sacrificio nei confronti del figlioletto, un padre pronto a mettere i suoi interessi dietro quelli per il suo bambino. Al tempo stesso è un uomo a metà, un uomo che si rifugia nel suo lavoro di professore e futuro scrittore come unica fonte di distrazione da tutto il resto che non funziona. E poi è un uomo bellissimo con questi due occhi blu che ti penetrano dentro e ti fanno sognare di essere guardata da lui anche solo per un istante.
Dall’altro lato c’è Natasha, un po' francese, un po' americana, un po' cittadina del mondo che per studio finisce a Londra e poi a Edimburgo, in fuga da una famiglia un po' scassata e assente. Anche lei vive persa in questo mondo fatto di film e cortometraggi che la porterà a incrociare la strada di un professor Brigs già deluso ma non ancora pienamente consapevole di quello che la vita gli ha sottratto con questo matrimonio.

Ci portano in giro per Edimburgo proprio durante l’estate con il fringe festival, maschere, musica, spettacoli e cortometraggi. Edimburgo scintilla tra le pagine con le sue strade e i suoi parchi e si alterna alla cupa pioggerella di una Londra fumosa. Questa nuova location rispetto ai tre libri precedenti è quella che ho amato di più perché ha reso questi personaggi scozzesi molto più reali, sarà che Brigs rispetto agli altri personaggi maschili che lo hanno preceduto è sicuramente quello meglio riuscito in quanto tratteggiato in modo molto più realistico e umano.


È difficile raccontarvi di questo romanzo che tratta di tradimento, dolore, senso di colpa, sacrificio; è difficile perché si rischia di banalizzarlo e di non rendere giustizia alla bravura dell’autrice nel saper incastrare i tasselli come quelli di un puzzle. Tasselli che si incastrano lentamente tra due fili narrativi che scorrono paralleli ma su due piani temporali diversi: il presente e il passato. Due tempi che ci raccontano quello che è stato prima di questo fatale incidente e quello che sta di nuovo succedendo tra due animi ferite, deluse che hanno vissuto separate per anni. Il tempo diventa zero così come la distanza, i ricordi si frantumano e diventano presente, un presente che fa paura, che si tinge di nuovo del senso di colpa a sottintendere che nulla muta così in fretta né passa per magia.

Il bello di questo romanzo con i suoi tempi più lenti, sofferti, delicati è proprio quello di mostrare come certi dolori non si superano con battito di ciglia ma ci si incrostano addosso anche dopo che siamo stati ampiamente aiutati. A certi dolori umani non c’è soluzione di guarigione, ma solo una lenta accettazione e presa di coscienza.
Bello, bello che le mie parole non riescono a rendergli giustizia, anche se stavolta la nota stonata mi si è presentata dal 55% in poi quando all’improvviso la passione e la sessualità si riaffaccia tra le pagine del romanzo in tutta la sua dirompente e cruda forza, tipica proprio della Halle. In questo caso, ammetto che non l’ho apprezzata, non perché fosse mal scritta, ma semplicemente l’ho trovata identica a tutti gli altri personaggi dei precedenti volumi, azzerandomi di colpo la psicologia di questi personaggi, che dovrebbero essere tutti diversi, o almeno avere sfumature diverse di carattere e nel modo di esprimersi e di comportarsi.

Nonostante in questo 30% per cento più passionale mi sono sentita defraudata dalla vera essenza di Brigs e Tasha che sono diventati uguali a tanti altri, non riesco ad amare di meno il romanzo. Mi ha trascinato, colpito, stregato, togliendomi il sonno e mostrando come Karina Halle sia abilissima a scrivere dei bellissimi romanzi, profondi e toccanti, anche senza infarcirli troppo di scene sessuali.
Complimenti!

Fabiana
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