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giovedì 20 luglio 2017

Recensione:"Gli effetti collaterali delle fiabe" di Anna Nicoletto

Ciao Rumors! Oggi la nostra Bianca ci parlerà di un romanzo edito Piemme di Anna Nicoletto, Gli effetti collaterali delle fiabe. Vediamo cosa ci riservano i protagonisti Melissa e Stefano...
Titolo: Gli effetti collaterali delle fiabe
Autore: Anna Nicoletto
Genere: Romanzo
Editore: Piemme
Prezzo: 9,99 euro ebook- Cartaceo 14,88€
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La vita di Melissa è molto lontana dai sogni e dai progetti che sentiva di poter realizzare fino a pochi mesi fa: dopo aver mandato all'aria un prestigioso dottorato a Londra per amore, l'amore le ha sbattuto la porta in faccia, fregandosene altamente di tutti gli anni passati insieme e del suo cuore spezzato. E ora lei si ritrova disoccupata e sola, con il timore di fidarsi di nuovo.
Stefano Marte, invece, è esattamente dove vuole essere: è brillante, carismatico ed è l'erede dell'impero di famiglia, un'azienda domotica di successo internazionale. Melissa e Stefano, due vite agli antipodi, non erano destinati a incrociarsi, eppure una serie di coincidenze li porta l'uno sulla strada dell'altra. La sintonia è immediata, almeno fino a quando lei non scopre chi è lui. Perché Melissa sa esattamente che tipo di uomo vuole al suo fianco, e di certo non è un figlio di papà che crede gli sia tutto dovuto. Il problema è che Stefano è disposto a darle l'unica cosa che lei desidera: il lavoro dei suoi sogni, l'opportunità per riscattarsi e dimostrare il suo valore. Rifiutare non è un'opzione. E, comunque, è solo lavoro. Basta relegare i sentimenti in un angolo insieme al brivido di eccitazione che prova ogni volta che lo vede. E poi lei è una donna razionale, ha già perso tutto per amore una volta, non cadrà mai più vittima del principe di turno. Quello che Melissa non sa è che ogni fiaba ha i suoi tranelli e le sue magie, e restarne immune si rivelerà più difficile del previsto.


Gli effetti collaterali della fiabe -  Istruzioni per l'uso.
SteLissa © 50% Stefano, 50% Melissa

Indicazioni terapeutiche
"Gli effetti collaterali delle fiabe" è un coadiuvante delle terapie atte a curare malumore e depressione. La fusione  di due principi (iper)attivi, Stefano e Melissa, apparentemente inconciliabili e sbagliati, origina un composto  del tutto nuovo, lo SteLissa©, il cui effetto è sia ansiolitico, che euforizzante. Lo SteLissa© viene somministrato in un modo del tutto nuovo per via oculo-cerebrale, attraverso la lettura de "Gli effetti collaterali delle fiabe".

Dose, tempo e modo di somministrazione
Il paziente che intende curarsi il morale con l'assunzione de "Gli effetti collaterali delle fiabe",  ha bisogno di una sedia, un divano o una poltrona. Ma l'assenza di un posto dove sedersi non diminuisce l'efficacia del composto. "Gli effetti collaterali delle fiabe" può essere assunto anche stando in piedi nel caos di un mezzo pubblico. Entrerà comunque in circolo. 

Precauzioni per l'uso
“Gli effetti collaterali delle fiabe” provoca dipendenza in forma acuta, nostalgia da libro chiuso, sindrome da abbandono. Nei casi più gravi si sono registrati episodi di delirio, allucinazione e rifiuto della realtà (“non  è vero che l'ho letto, adesso lo ricompro”).

Avvertenze
Per quanto questo sia un medicinale, sarà praticamente impossibile usarlo con cautela.

Ecco, questo potrebbe essere il bugiardino che accompagna l'acquisto de Gli effetti collaterali delle fiabe, il libro scritto da Anna Nicoletto, che dopo una fortunatissima avventura self è stato acquistato da Piemme. 
Gli effetti collaterali delle fiabe è un libro rimedio, un libro “medicina buona”, un libro con cui si alleviano i sintomi di quei mali che il tuo corpo eredita dall'umore e per i quali il cervello non trova un nome. Un libro di cui, di contro, si teme la fine, non tanto per ciò che il finale porta con sé ma perché è sempre dura congedarsi dagli amici, a maggior ragione quando ci hanno fatto capire qualcosa di noi. Gli specchi si trovano nei posti più impensati e spesso nelle pagine dei libri belli.
Ne Gli effetti collaterali delle fiabe, una non-principessa nerd, programmatrice di formazione – e  giocatrice di Call of Duty per vocazione - si ammazza di serie TV, cerca di trovare un lavoro e di sopravvivere alla rottura con Leonardo. Leonardo è l'ex. Lui è l'iconico rappresentante della categoria di uomini egoisti che chiedono prove d'amore e poi, al loro turno, non sanno fornirne. L'uomo giustificatorio e autoindulgente, che tuttavia rilancia, dopo aver ferito, e non si rassegna alla perdita, forse solo per bisogno di affermarsi attraverso la riconquista.
Ma Leonardo all'inizio della storia  non c'è,  resta lontano da Milano e dalla pagina, anche se Melissa si muove nei confini della sua ombra, del suo ricordo. 
 La voce che racconta questa storia è infatti quella di Melissa, una ragazza di oggi, che ha scelto male e, per non perdere l'amore, ha finito per perdere il futuro. Ma il senno di poi è una scienza esatta, mentre la vita tende a essere sgangherata, quindi Melissa, sin dalle prime pagine, è il personaggio con cui ci schieriamo. Lei ha ragione, proprio perché non bada al proprio tornaconto, ha ragione anche nell'errore di un dottorato rifiutato per amore di un uomo che non ha fatto altrettanto e, al contrario, è partito.

La vicenda parte in una sera di sbronze e inviti inattesi, due per la precisione. Il primo porta Melissa verso una serata fallimentare con un tizio preso a caso, il secondo le schiude le porte di un party inaspettato, regalo che una modella triste e ubriaca le mette nelle mani. Il destino, nei libri, segue percorsi di una logica spiazzante. Quando Melissa scopre che l'invito la porterà alla festa della Mars Tech, non crede ai suoi occhi. La Mars Tech è l'azienda a cui lei, in cerca di un'occupazione, ha mandato il curriculum diverse volte. 
Melissa prende il taxi, va alla festa e si ritrova in una vasca da bagno asciutta con un ragazzo vestito. Una lunga chiacchierata, un incontro di anime prima che di pelle, fino a un primo bacio che potrebbe essere l'ultimo. E quel primo bacio, in quella stessa vasca, è uno di quelli che ci piace leggere. Uno degli effetti collaterali delle fiabe che desideriamo vivere.
Peccato che il ragazzo della vasca si chiami Stefano Marte, peccato che Melissa quando, qualche giorno dopo, venga assunta alla Mars Tech e non riesca proprio a fidarsi di lui. Peccato che neppure Stefano, l'impassibile, inquadrato, rampante Stefano si fidi di se stesso, delle sue scelte dei propri sentimenti.
Ma quello nella vasca è stato un gran bacio. E con i baci memorabili ci si deve per forza confrontare.
Sullo sfondo di una Milano che lavora, con escursioni credibilissime in un ambiente professionale di alta competenza - tra software, anomalie, applicazioni per smartphone – con una marea di personaggi comprimari plastici, vivi, parlanti e concreti, nei meandri di una famiglia ricchissima e disfunzionale, e sui divani sfondati di due coinquiline pazze si dipana una storia godibilissima che si avvale di descrizioni pittoriche, lontane da qualsiasi compiacimento, e dialoghi che ti risuonano in testa, come il ricordo di qualcosa di vero.
Un esperienza immersiva, (e non solo per la presenza della vasca da bagno), che La Nicoletto costruisce tenendosi strettamente ancorata alla realtà. La filigrana della fiaba non è mai la scusa per spingere la storia verso il romanzesco. Ciò che succede è sempre rigorosamente plausibile.
E poi, diciamolo, è un romanzo che fa anche ridere, non solo una storia che appassiona e coinvolge. Ne va da sé il mio consiglio di leggere questa storia, un'esortazione che rivolgo a tutti coloro che amano i romanzi rosa scritti come si deve e difficili da dimenticare. 
Complimenti a chiunque l'abbia selezionato e proposto per le stampe, complimenti a chi cerca di mestiere e sa trovare libri come questo.

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