Titolo: Usami
Autrice: Samy P.
Genere: Erotic/ Suspance Romance
Editore: Self Publishing
Prezzo: 0,99€ Ebook
Amazon
“Usami”.
Una voce bassa e profonda sussurra una sola parola all'orecchio di Sara. Milioni di brividi le attraversano il corpo e il respiro le muore in gola.
Una vita perfetta. O forse no…
Il desiderio di qualcosa di diverso e il bisogno di scoprirsi la spingono a entrare in quella stanza peccaminosa, in quel club riservato ed esclusivo, dove un misterioso lui la conduce in luoghi sensuali e perversi che le sono sempre parsi lontani e inarrivabili, ma che, dentro di sé, sa di bramare più di ogni altra cosa.
Avvolta dalle spire del piacere e da due braccia forti, Sara inizia un viaggio fatto di odori, sensazioni, suoni e sapori che la porteranno alla scoperta della propria anima.
Ma chi è quell'uomo sconosciuto, in realtà? E perché lui è lì, con lei?
Che cosa nasconde e quale segreto inconfessabile lo costringe dietro una porta chiusa in una stanza buia?
Sara non sa nulla di lui, non conosce la sua voce, non conosce il suo volto.
Solo quel profumo, che la tormenta giorno e notte...
“Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei.” cit.
Ciao
Rumorine,
e se vi
dicessi che le apparenze ingannano? O che l'abito non fa il monaco?
Samy P. attraverso le parole del suo romanzo ci insegna
anche questo.
Sara, 35 anni, avvocato, con un fidanzato Ale, che io ho soprannominato il nulla
facente. Sara già dalle prime pagine è insoddisfatta della sua relazione, ma
sembra non far nulla per cambiare le cose. Eppure, a volte, un attimo cambia tutto.
A Sara basta
origliare una conversazione al bar, per poter rimettere in gioco la propria
vita: pensare di essere spezzata, ma in realtà avere la chance per
ricostruirsi, per provare cose nuove, per percepire nuovamente la vita appieno.
Così, grazie all'amica del cuore Viola,
conosce Manuel, il quale la invita a
partecipare ad una serata presso il suo locale in collina: una villa che
accoglie solamente i soci, poiché è un locale
“alternativo”. Prima di entrare si deve indossare una maschera, e lasciare
fuori se stessi. Sara è attratta dal locale, finché non accetta di entrare
nella dark room: avvolta dal buio,
può solo usare alcuni dei suoi sensi. Ed ecco che l'olfatto percepisce ogni
minimo profumo, le sue dita accarezzano, e la sua bocca assaggia.
E voi vi
state chiedendo: ma chi?
Sara in
questa stanza fa la conoscenza di Mr.
Room. Non sa chi è, non lo può vedere e non può sentire la sua voce. Una
delle regole è il silenzio.
“Mi attirava molto il suo essere così misterioso, il fatto che non potessi
vedere il suo volto e nemmeno scambiare qualche parola... ma quella notte avevo
conosciuto bene il suo corpo, ma sua pelle... e quell'essenza così familiare
avrebbe potuto aiutarmi a scoprire la sua identità.”
La nostra
protagonista resta completamente rapita da questa esperienza, ma a riportarla
alla realtà sarà il suo vicino di casa Filippo,
il bel parrucchiere “ambiguo”. Da
quella sera inizia la ricerca di Sara: vuole conoscere l'identità di Mr. Room.
Inizia ad analizzare comportamenti, a valutare le parole delle persone, a
odorare l'aria che respira per captare l'essenza del suo uomo misterioso. Io
non ve lo posso dire. Vi svelerei metà libro. Vi posso solo anticipare che, una
volta scoperta l'identità di Mr. Room, la storia della nostra Sara non
risulterà conclusa. Il personaggio maschile oltre ad aver giocato nella dark
room, nasconde un passato, il quale può mandare di nuovo in pezzi il cuore di
Sara. Le cose non dette rischiano di
diventare mezze verità, e le mezze verità rischiano di diventare bugie, anche
se in verità si è sempre stati sinceri.
E così
quelle parole non pronunciate al momento giusto, diventano il principio del
caos. Ed una volta entrati dentro a questo vortice, si può avere la capacità di
capire cos'è giusto e cos'è sbagliato? E se fosse tutto ormai perduto per
sempre, ritrovandosi nuovamente al punto di partenza?
Lascio a voi
lettrici scoprire l'epilogo di questa storia.
“Non avevo idea se tutto quell'intreccio di cose non dette e bugie che ci
circondava fosse costruito ad arte o no. Non avevo idea se le cose si fossero
intricate da sole, indipendentemente dalla sua volontà. Sapevo solo che lui era
un essere umano, come lo ero io, del resto, perchè anch'io ero andata in quel
club come lui, anch'io ero entrata in quella dark room e alla fine se avevamo
peccato lo avevamo fatto entrambi.”
Questo non è
il primo lavoro di Samy P., come self. Ha una scrittura fluida e sa descrivere ben dettagliatamente i particolari
dei luoghi in cui è ambientato il romanzo. É riuscita a creare la giusta
suspence senza appesantire la lettura. Il libro è diviso in Pov: quello di Sara,
e quello di Mr. Room. Anche se sono con tempi verbali differenti. Lei, al
passato, e lui, al presente, pur raccontando le medesime vicende. Alcune scelte
narrative potrebbero apparire un po' forzate... il cosiddetto “forse è un po'
troppo”, ma nel complesso trovo una storia ben costruita. Di sicuro Samy P, è
una scrittrice con del potenziale, e che ha, senza ombra di dubbio, competenza
lessicale. L'epilogo mi fa ben sperare di leggere una nuova storia.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.