Titolo: L'amore mi chiede di te
Autore: Lucrezia Scali
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton
Prezzo: Ebook 0.99 Cartceo Cop. Rigida 7.50
Roccamonte è una cittadina tranquilla, dove non succede mai molto. Per questo fa notizia anche l’apertura di una tisaneria: a gestirla è Selva, una ragazza arrivata da poco in paese. Considerata strana sin da piccola, per i suoi gusti diversi dalle coetanee, Selva ha un dono particolare: è brava ad aiutare chi è in difficoltà. Per qualsiasi problema, lei ha pronto un rimedio a base di erbe. Enea è il primo cittadino di Roccamonte: disponibilissimo con tutti, gentile e cordiale. Eppure assolutamente restio a lasciarsi coinvolgere. Tanto meno da Selva, con la quale Enea non sembra avere niente in comune. Ma nonostante si ripeta che deve starle alla larga, non può negare, almeno a se stesso, di esserne attratto. Quando finalmente tra i due sta per nascere qualcosa e lui pare deciso a lasciarsi andare, qualcuno fa ritorno in paese... Qualcuno che appartiene al passato di Enea.
C’era una volta una bambina di nome Selva che come una stagione di
Vivaldi decantava la bellezza della natura. Amava il sole che filtrava fra gli
alberi , la danza del foliage in autunno e la neve soffice. Nel bosco e nel suo
mondo fatato si sentiva a casa. Tra le mura reumatiche, ma calde e accoglienti,
della piccola dimora di nonna Olimpia prendeva coscienza di sé, dei suoi
desideri e della sua indole non convenzionale. La piccola Selva e la nonna
avevano una sensibilità rara che molti non comprendevano, che parecchi
disprezzavano, che pochi davvero ammiravano. Loro due parlavano il linguaggio
delle erbe, le mettevano in fila sui ripiani, le sistemavano in ordine
alfabetico, le mescolavano all'occorrenza, le degustavano fra chiacchiere e
sorrisi.
“Era
come un gioco di magia. Io rimanevo incantata ad ascoltarla e imparavo il nome
di ogni erba e spezia. Avevano dei nomi davvero buffi. Una si chiamava verbena
ed era la preferita della nonna. Diceva che serviva per proteggere e
purificare. Cosa, non me l’aveva detto. Poi c’erano l’alloro, la bardana,
l’edera, il tiglio e così si andava avanti quasi per gioco. Era il nostro segreto,
alla mamma non piaceva. Le ripeteva di non insegnarmi quelle fesserie, perché
non voleva che diventassi come lei.”
Il tepore delle pareti domestiche di nonna Olimpia, le sue pietanze
speziate, le sue erbe curative, i suoi racconti, la sua comprensione e il suo
diario resteranno per sempre il prezioso scrigno che Selva si trascinerà dietro
in ogni dove, fino a Roccamonte dove, contemperando la sua passione per i gatti
con l’idea che ogni erba è un toccasana per l’essere umano, aprirà una
tisaneria davvero speciale. E se all’inizio la diffidenza dei cittadini di
questo piccolo borgo la farà sentire sotto osservazione come un esperimento
chimico, la sua pazienza e tenacia le spalancheranno le porte del cuore e della
solidarietà di una cittadina, si legata alle tradizioni (vedrete cosa
combineranno le donne di paese per le mele!) ma capace anche di accettare le
novità quando queste rinfrancano lo spirito.
A poco a poco lo Shanti (è questo il nome del locale di Selva), diventerà un luogo di ritrovo per l’intera comunità, il centro nevralgico dove nasceranno rapporti inaspettati e dove si consolideranno sodalizi e grandi amori.
Quella “magia” che le aveva insegnato nonna Olimpia sprigionerà la sua
energia su Selva e su tutti coloro che le ruoteranno attorno, e sarà dolce e
speziata come una granella di cioccolata, sciogliendo anche i cuori dei più
ritrosi. Come Enea che, malgrado il nomen omen non fosse a suo favore,
ritroverà tutta la sua dolcezza e la forza di rimettersi in gioco, in quanto
uomo e come primo cittadino di Roccamonte. Vi confesso che per un attimo ho
temuto di avere di fronte quello smidollato che, nel mondo epico, abbandonò
Didone.
Il nostro Enea, per fortuna, non è nulla di tutto questo, anzi è uomo
che si è temprato per le esperienze che la vita gli ha posto lungo il cammino,
e che quotidianamente le affronta con senso di responsabilità e prontezza di
spirito. Enea è l’individuo sempre pronto ad ascoltare le esigenze della sua
famiglia e della sua comunità, è colui il quale riesce a mediare fra i cittadini,
spegnere i contrasti delle donne più agguerrite della collettività, promuovere
iniziative e sostenere la cittadinanza. E’ inoltre, una tenera presenza fra le
quattro mura di casa propria e l’uomo più appetibile ed affascinante che si
aggira per le strade di Roccamonte. E Selva se ne accorgerà, osservandolo quando
pensava di non essere visto, studiandolo quando credeva di non essere
interessante, pensandolo nei momenti più impensabili quando di sicuro lui non
l’avrebbe saputo. Ed Enea, dal suo canto, resterà intrappolato tra le pieghe
del carisma di Selva, completamente rapito dalla sua chioma rossa fluente,
ipnotizzato dalla sua parlantina e dalle forme armoniche e femminili che si
celano sotto abiti sgargianti e dietro scaffali di legno.
“Grazie,
chioma rossa, per avermi attirato nella tua tana…Da vicino lentiggini sembrava
ancora più graziosa. E sì, le si addiceva anche quella bocca spalancata come se
stesse canticchiando…Però, ne aveva di muscoli nascosti sotto quel vestito in
perfetto stile arlecchino. Dovevo chiederle in che palestra andasse. Perché per
quanto riguardava l’abbigliamento era davvero meglio non saperlo.”
Due spiriti così diversi Selva ed Enea, eppure così simili che
potevano rispecchiarsi in cicatrici e in quella voglia matta ed inconscia di
innamorarsi ancora! Vi innamorerete di loro, ve lo posso assicurare. Lucrezia
Scali è riuscita a creare due protagonisti davvero splendidi, che nelle loro
debolezze, nei loro punti forza e nella loro bellezza interiore si ritroveranno
insieme a colorare le loro grigie, metodiche e rassegnate esistenze. E attorno,
dipingeranno di vivacità l’intera comunità di Roccamonte, compresi i suoi
gatti.
Amerete ogni singolo personaggio, ogni comparsa, quei teneri
animaletti pelosi, ogni singola pagina perché l’autrice è riuscita ad
intrecciare, in un quadro omogeneo e variopinto, ogni singola vicenda in cui si
snoda la storia, dandole un imprinting che incanta come se una voce suadente ti
leggesse una favola dinanzi al tepore di un camino acceso e ad una tazza fumante
di una tisana.
#salutiebaci
Marianna
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