Ciao Rumors. Oggi il Rumore partecipa al Review Party di Il posto delle lucciole un nuovo contemporary romance edito Les Flâneurs Edizioni dell'autrice Vera Demes. Louise lo ha letto per noi.
Titolo: Il posto delle luccioleAutore: Vera Demes
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: 2,99€
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Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle.
Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo.
Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto.
Specie dopo l'arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la Facoltà universitaria in cui Orione Corvini ha lavorato per anni ha deciso di affidare un compito molto importante.
In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l'amore; Maia, ostinandosi a mentire a sé stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare.
In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l'affetto e la lealtà fraterne saranno messi in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce.
E, allora, sarà tutto chiaro.
Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell'essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.
“La felicità
risiede negli attimi fuggenti e nella capacità di raccontarne l' essenza.”
Questa
è una vera e propria FAVOLA...
C'
era una volta in un castello, un padre e tre stelle...le sue figlie.
Orione
Corvini, entomologo di nota fama, incarnava entrambi i ruoli genitoriali a
seguito della morte di sua moglie avvenuta subito dopo il parto della loro
terza figlia. I nomi delle tre bambine erano stati scelti dallo stesso con
molta cura e amore...esse rappresentavano alcune stelle delle Pleiadi
(costellazione del Toro): Alcyone, la più grande; Elettra, la seconda; e Maia,
la terza. I quattro vivevano nel castello di Monte Corvo, con la loro zia
Cornelia, sorella di Orione, che aveva dedicato tutta la sua vita ad aiutare
suo fratello nella crescita e nell'educazione delle tre bimbe. Passavano le
loro giornate tra i boschi ed i campi, immersi in quella natura paradisiaca di
quiete e pace. Il loro padre, trascorreva gran parte del tempo a fare ricerche
sui coleotteri, soprattutto sulle lucciole, riuscendo altresì a stare vicino
alle sue figlie e dilettandosi nel racconto di favole stupende che lasciavano
le tre a bocca spalancata. Purtroppo questa quotidianità fu spezzata dall'improvvisa morte dello scienziato e dagli innumerevoli problemi sorti dopo,
infrangendo così quel legame arcano che i quattro condividevano. Le giornate
divennero incolore, quella natura non sembrava più conquistare gli occhi delle
tre ragazze, ormai donne...la notte sembrava vincere sul giorno, ed il buio
divenne consuetudine nelle loro vite.
Alcyone...chiamata
da tutti Ally. Bionda, formosa, stupenda...essa incarnava appieno la
sensualità. Ogni uomo sembrava essere attratto dal suo corpo oltremodo
femminile, da quella cascata di capelli
color grano e dai suoi magnifici occhi da cerbiatta. La sua passione per
la cucina era nata prima di tutto attraverso l' olfatto. Essa era una sous-chef
molto affermata, amava il suo lavoro, ma non era felice. Ally era una creatura
romantica, cercava l' amore...sognava un marito premuroso e tanti figli. Il
destino sembrava accanirsi contro di essa, sia in ambito lavorativo, che
amoroso e familiare.
Ascanio de Nardi infatti, fu una vera e propria folata di
vento fresco per lei. Vicino di casa da oltre quattro anni, Ally non aveva mai
avuto modo di vederlo se non dopo l' improvvisa morte del padre. Un uomo alto,
dal fascino innato, Ascanio era proprietario del vigneto confinante al Castello
di Monte Corvo. Fuggito da una realtà alquanto dolorosa, l'ex commercialista,
aveva dato un taglio a quella vita lussuosa per cercare la pace tra quella
natura incontaminata, fatta di boschi incantevoli. Il punto era che quella
creatura fatata dai capelli del sole, gli smuoveva qualcosa dentro, molto in
profondità, ed erano anni che non gli accadeva. L' interesse per lei, era
mutato in attrazione e desiderio primordiale, e lui né voleva, né poteva
sottrarsi a quella verità inconfutabile.
Il
loro incontro fu emozione pura, egli aiutò la giovane Ally ad intraprendere il
lavoro da chef nei dintorni, grazie ad una sua cara amica e proprietaria del
ristorante lì in zona, Diana Fanucci, che si rivelò essere una parte importante
non solo per il futuro di Ally, ma anche del passato dell' intera famiglia
Corvini...
“ Lei rimase
immobile, impietrita da quel gesto e, tuttavia, divorata da un' emozione che
non aveva mai conosciuto e che le parve spaventosa e allo stesso tempo
disarmante ma anche deliziosamente eccitante.”
Ed
ecco la seconda stella...Elettra.
Giovane
introversa e speciale, bruna, dal fisico di un' amazzone e dagli occhi scuri
come la notte, essa poteva essere paragonata ad una fata dei boschi, dalla
bellezza algida ed inarrivabile. Il suo sentirsi sola in quella vita, era
causato dalla cicatrice posizionata sul suo ventre piatto, marchio indelebile
della femminilità perduta nell'adolescenza. Elettra, intraprese senza il
consenso del padre Orione, la professione di ostetrica nell'ospedale del
Paese, proprio perchè le era sempre piaciuto sfidare se stessa ed i suoi
limiti. Quella gioia di far nascere i pargoli, sembrava lenire in parte il suo
muto ma sempre presente dolore interno. La perdita del padre, fu per lei un
colpo duro da accettare...forse perchè era la più chiusa delle sorelle, colei
che non sembrava avere bisogno di rapporti sociale per poter vivere, né tanto
meno di un uomo con cui intraprendere nessun tipo di relazione. Ed ecco che
anche qui il destino volle stupire la giovane Elettra. Theodoro Egger,
ricercatore nonché entomologo molto conosciuto era stato nominato dall'Università di Milano per il reperimento di documenti scientifici proprio in
casa del professor Corvini, affinchè gli si potesse conferire il premio
“Libella” alla carriera. Elettra tentò subito di allontanarlo sia dal suo
castello, che dalla sua mente, forse perchè il giovane ricercatore tedesco
sapeva leggerle dentro con disarmante facilità, come se i suoi pensieri fossero
trasparenti e le sue emozioni cristalline e tangibili. Lei aveva paura di poter
mostrare ciò che la sua corazza continuava a celare. I loro comportamenti erano
speculari, basati su un implicita reciprocità. La vicinanza di Elettra,
trasmetteva a Theo pace e serenità, intense e indescrivibili sensazioni di
completezza. Tutte emozioni che il bel tedesco non conosceva, preso dagli
impegni lavorativi. Per lui, la secondogenita Corvini, era un libro aperto,
sembrava conoscerla da tempo immemorabile, e il sentimento che provava cresceva
di giorno in giorno.
“ Elettra si
specchiò nei suoi occhi riconoscendosi, nel suo sorriso, ritrovando i frammenti
di se stessa che si stavano magicamente ricomponendo tra le mani snelle di lui,
nelle sue carezze e nel suo sorriso giovane e spavaldo.”
Ed
infine lei...la stella più piccola, Maia Corvini. Dal fisico ancora acerbo in
Maia si intrecciavano la vita e la morte, l' alba e il crepuscolo, la gioia ed
il dolore. I suoi ricci rossi facevano da cornice a quegli occhi color cielo.
Da piccola era una bambina dolce ma ribelle, estroversa ma anche schiva, capace
di gesti teneri ma anche di improvvise e repentine prese di posizione, caratteristiche
ancora ben radicate nella sua indole anche all'età di ventuno anni. Attratta
fin da piccola dalle fate, streghe ed elfi, essa riuscì a coinvolgere nel suo
magico mondo un compagno di classe di sua sorella Elettra, Francesco. Egli,
insieme al suo defunto padre Orione, erano le uniche figure maschile che
riuscivano ad ancorare il suo animo in tempesta. Francesco, giovane attraente
vigile del fuoco, s' innamorò di quella piccola fatina capricciosa dalla sua
prima volta in cui la vide. Dal canto suo Francesco, altro non era che un
semplice amico, forse un compagno molto speciale , ma niente di più. Le loro
vedute così diverse, portarono la giovane Corvini a non riuscire a notare ciò
che il suo animo nascondeva a lei per prima. Il suo essere speciale e la sua
imprevedibilità erano entrati dentro Francesco così in profondità da renderlo
consapevole del fatto che Maia era il suo presente, e che sarebbe stato il suo
futuro.
“ Perchè la vita
era dolore ma anche felicità e niente, proprio niente, avrebbe avuto senso
senza la pulsione vigorosa degli affetti. L' Amore era l' unica vera certezza.”
Tre
storie favolose intrecciate fra loro, dove problemi gravosi e scoperte
stucchevoli portano le belle sorelle Corvini a percorrere strade nuove, e a
scommettere su un futuro incerto ma forse all'insegna della felicità...
Coraggio
e Amore saranno alla base di tutto, vediamo se le tre “stelle” potranno
finalmente illuminarsi di sentimenti autentici, veri, e togliere quelle
maschere che per anni hanno celato la loro vera natura.
E'
una FAVOLA!
Mi
sono sentita come una bambina che ascolta la sua fiaba preferita...
Tutto
inizia con la dura morte di un padre, ma chi poteva pensare che essa avrebbe
portato, a parte la sofferenza iniziale, alla pura e semplice felicità! Una
descrizione esemplare di paesaggi e natura. I colori, i luoghi, gli odori mi
hanno portato a calpestare insieme ai protagonisti, quei sentieri scoscesi e
incantevoli. La dolcezza dell' AMORE è un sentimento presente che caratterizza
l' intera opera rendendola speciale, ma pur sempre senza eclissare parti tristi
e toccanti. Un romanzo tutto da leggere, in cui niente è certo, e dove dietro
alle apparenze si possono celare dei segreti inconfessabili.
Bacio
Rumors!
Louise
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