Titolo: Chiudi gli occhi
Autore: Monique Scisci
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary romance
eBook € 1,99
In uscita il: 22/03/2018
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Josephine è una donna di successo, fiera, combattiva e soprattutto autoritaria. A trentacinque anni è già presidente di un’importante agenzia pubblicitaria. È abituata a controllare tutto e la sua vita ruota attorno alla società che ha ereditato in seguito alla morte del padre. Divisa tra il lavoro e una famiglia sgangherata, Josephine si concentra sulla carriera a scapito delle sue relazioni personali, finché un giorno, durante un viaggio di lavoro a Dubai, incontra Meds, tipico uomo del nord dal fascino glaciale. Meds è un dominatore esperto e ambito nel mondo sommerso del BDSM, ma si concede raramente e rifugge qualsivoglia coinvolgimento emotivo. L’uomo, infatti, nasconde un segreto che non intende rivelarle, un segreto che vincola i suoi sentimenti e che lo obbliga a mantenere le distanze da chiunque. Eppure sarà sempre più difficile per lui nascondere ciò che prova realmente.
“ Lui voleva
incendiarle il suo corpo, sconvolgere la sua mente, dominare i desideri più
intimi e inconfessabili...desideri che nemmeno lei sa di possedere.
Lei voleva lui
più di tutto, il dolore con un certo timore e il piacere come ricompensa. Tre
elementi imprescindibili che riassumevano l' essenza di Mads.”
Lei è
Josephine Lewis, bella ed elegante donna d' affari newyorchese. Il suo
carattere tutt' altro che docile la rendeva intoccabile agli occhi di tutti. I
soldi, la fama ed il potere non mancavano nella sua vita, come quei pochi
uomini con cui ogni tanto si divertiva, ma con i quali non riusciva a costruire
niente di importante. A capo, dopo la prematura morte del padre Carlisle, di
una grande azienda pubblicitaria, la LAC, Jos si ritrova a vivere da “sola” una
realtà familiare alquanto dolorosa: la madre, malata da tempo di Alzheimer e
affidata ad una struttura specializzata a stento riesce a riconoscerla, mentre
il suo unico fratello Benjamin vaga in giro per tutta l' Europa alla scoperta
di se stesso e della sua natura. In uno dei suoi tanti viaggi d' affari,
Josephine, provò disagio d' innanzi ad un uomo, incontrato lì per caso, ma
dotato di una disarmante bellezza del tutto inusuale, quasi scomoda ed
altisonante.
Lui
era Mads Kavén, professore di filosofia ad Harvard e svedese di nascita. Il suo
portamento fiero ed elegante accompagnava uno sguardo color catrame che aveva
il potere di scorgere qualunque cosa nascosta all' interno dell' anima della
persona che riusciva a catturarne l' attenzione.
“Quell' uomo
aveva un forte potere seduttivo, un ascendente pericoloso in grado di farmi
volare con la fantasia e trascendere la mia volontà. Mi piaceva e non sapevo
proprio spiegarmi perché. Mr Kavén era odioso, saccente, pieno di sé e sempre
sulla difensiva, tuttavia, non potevo fare a meno di desiderarlo.”
L'
adrenalina che quell' uomo era in grado di farle scorrere nelle vene,
risvegliava in lei tutto il suo corpo. Lui era in grado di demolire la volontà
di Jos, di annullare ogni sua richiesta e di ricomporla ogni qual volta lo desiderava.
La paura per l' ignoto, la curiosità mista al desiderio che Mads le provocava,
erano solo alcune delle sensazioni che Josephine avvertiva nel suo animo. Mads
Kavén le aprì un mondo nuovo, fatto di disciplina, sottomissione e masochismo a
cui lei sente un' appartenenza profonda e arcana.
“ Nonostante
faticassi a comprendere la situazione, ero concentrata su ogni gesto. Mi rapiva
il modo in cui muoveva le dita affusolate che avrebbero fatto invidia a un
pianista. Le immaginai su di me e di colpo fui invasa da un' ondata di calore.
Ero affascinata dalle sue labbra e da come sollevava lo sguardo per studiarmi.
Aveva un devastante effetto erotico su di me. Non avevo mai avuto a che fare
con un uomo come lui, Mads era ipnotico, e in quel preciso istante, sospesa tra
desiderio e dubbi, mi resi conto che avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse
chiesto, o in quel caso ordinato.”
A
trentacinque anni, Jos, poteva dirsi non proprio soddisfatta: niente figli,
nessuna relazione sentimentale seria, nessun legame familiare... ma ciò che più
di tutto le mancava, era il senso di protezione dovuto alla presenza costante e
rassicurante di una persona con cui fare progetti per l' avvenire. Ecco perché
quel legame ben definito punto per punto, creò in lei una flebile speranza di
“amore futuro”. Il suo cambiamento venne notato dalla sua cara amica Celine,
che mise da parte la preoccupazione di quel “particolare” rapporto, dicendosi
contenta per lei. Quella trasformazione la rendeva più audace, una donna
diversa, consapevole del suo corpo e del suo potere femminile. Nell' ambito
lavorativo, la proposta di una joint venture con la GlobInt tramite Carson Lee,
la mise in crisi. Anche se l' offerta sembrava allettante, mirava ad avere il
consenso dell' intero consiglio amministrativo, ma soprattutto aspirava ad
avere il completo appoggio di Ryan Wallace, amico di famiglia nonché dirigente
dell' azienda da lei gestita. Quest' ultimo appunto, non manifestò il suo
consenso per la proposta ricevuta, tanto chè il suo diniego, assoluto ed
irremovibile, lasciò Josephine letteralmente sconcertata. Lee, oltre ad essere
il mediatore della vantaggiosa offerta, espresse la sua palese attrazione nei
confronti della bella Jos. Dal canto suo Josephine, si sentiva attratta da
Carson, dal suo modo di porsi, dalla sua solarità e schiettezza, ma il
confronto con il professor Kavén non reggeva. L' oscurità di Mads diveniva
interesse per lei, fascino, voglia di scoperta...
“ Lo volevo e
più passava il tempo meno riuscivo a dominare quel desiderio viscerale che mi
infuocava. Era diventato un pensiero fisso, un' ossessione, come quando
ascoltiamo a ripetizione una canzone che ci piace perché ogni nota ci coinvolge
in maniera unica e che, una volta finita, dobbiamo risentire perché non ne
abbiamo mai abbastanza. Mads toccava le note più profonde del mio essere,
rianimandole senza mai appagarle completamente, lasciandomi in bilico.”
Egli
la intrigava giocando con i significati, e anche se pur sfiancante, la teneva
sempre all' erta ed eccitata. La sua mente brillante ed il suo fascino perverso
l' attraeva e impauriva allo stesso tempo. Lui riempiva i suoi vuoti in un
realtà difficile da gestire, creando in lei quel senso d' appartenenza tanto
agognato che le incuteva benessere e attraverso i suoi modi bizzarri, Mads, la
faceva sentire sua.
“ Nelle sue mani
divenni materia da plasmare, reinventare, addomesticare. Dominava la mia mente,
conosceva il mio corpo, i miei limiti, dove stuzzicarmi e quando fermarsi...”
Il
cervello di Mr. Kavén la “ingolosiva”...sì, proprio così! Iniziò a raccontargli
i suoi problemi, a renderlo partecipe degli ostacoli di quella vita al di fuori
del suo “Dungeon”. Il loro legame si stava evolvendo, i limiti stabiliti in
precedenza iniziarono a vacillare. Il suo essere una schiava sessuale, dall'
animo ribelle e sfrontato a lui non dispiaceva affatto, anzi lo eccitava in un
modo che Kavén non riusciva a spiegarsi, confondendolo. Egli, sempre stato
possessivo nei suoi confronti, iniziò ad essere anche protettivo, sembrava
senza un motivo apparente, invece...
“E' difficile
entrare in una testa di un masochista, delle volte quasi incomprensibile, ma
quel dolore misto a piacere non aveva niente a che fare con la brutale violenza
di chi colpisce per ferire, senza curarsi delle suppliche...”
Ma
solo per eseguire ciò che il mandante aveva commissionato loro, un' aggressione
ben orchestrata, un lavoro pulito che l' avrebbe messa completamente fuori
gioco.
“Lo Amavo e non
l' avrebbe mai più visto,
lo Amavo e non
glielo avrei mai detto,
lo Amavo e lui
non lo avrebbe mai saputo.”
Dopo
quel brutale “incidente”, Jos si ritrova ad affrontare un periodo in salita
lungo e doloroso, tra ferite visibili e non. Con l' aiuto di Celine, ed il
ritorno di suo fratello Ben al suo fianco, essa riprese pian piano la sua vita
in mano, tra periodi di riabilitazione e incombenze lavorative. La sua forza
più grande però proveniva unicamente dal suo Mads. Con la speranza che un
giorno le cose sarebbero cambiate, e sperando in un futuro fatto di nozze e figli,
essa si accorse che la magia che univa i due riusciva a disperdere paure,
dubbi, consuetudini, regole e doveri.
“ Vicini, con i
cuori esposti, i corpi in fiamme, il respiro teso, ridotto a un alito d' aria.
Ebbi l' impressione di scorgere nei suoi occhi un mare di profondità che andava
ben oltre ciò che mostrava e una fragilità che mi strinse il cuore, con una
tale violenza che per poco non persi l' equilibrio.”
Quella
fragilità era per Jos un arcano irrisolvibile, mentre il tormento di Mr. Kavén
era dovuto alla sua insufficienza nell' amare e a quei vecchi fantasmi del
passato che lo seguivano costantemente. Il suo mostrarsi forte e vulnerabile in
egual modo agli occhi di Josephine, lo porta a perdere tutte quelle maschere
che lo avevano accompagnato fino a quel momento, rendendolo disarmato d'
innanzi alla sua “liten”.
Cosa
poteva esserci di tanto sbagliato nello stare con la persona che si ama?
Quell'
essere innamorata, porterà Josephine alla rovina, oppure riuscirà ad essere
indomita e coraggiosa nell' affrontare anche la più sconvolgente delle verità
nascoste?
Un
romanzo travolgente fatto di tante sfaccettature. Pur trattando un tema
particolare come quello del bondage, che già conosciamo attraverso altri
romanzi, la paura più ricorrente sarebbe quella di essere ripetitivi e
monotoni. Bene, lasciatemi dire che questo libro non risparmia al lettore
emozioni sincere e particolari, inaspettati sentimenti che vanno oltre le
regole ed i compromessi. Il fatto che il tutto venga raccontato in prima persona
dal personaggio femminile (Josephine), rende ancora più emozionante e
suggestivo l' evolversi della storia, rendendo vividi quegli attimi di pura
eccitazione a contrasto con i dolorosi avvenimenti presenti al suo interno.
Tutto questo mi fa desiderare un' imminente uscita del suo proseguo!
Un
bacio Rumors...
Louise
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