Titolo: GASTON LEVRE’- le tortionnaire
Autore: Alessia Cucè
Editore: Self Publishing
Genere: Romance criminale
Prezzo: Ebook 1,99
Disponibile anche in cartaceo e in abbonamento KU
Il bisogno di urla e sangue fanno da contrappeso al mio bisogno di dolcezza e delicatezza.
Sono esattamente tanto spietato e crudele quanto delicato e gentile. Un perfetto bilanciamento tra Yin e Yang, tra oscuro e luce, tra demoni e dèi, che devono pesare ugualmente sulla bilancia della mia vita perché io rimanga tranquillo.
In un uomo come Gaston Levrè gli equilibri sono tutto, ma dopo il cambio di rotta dei suoi amici narcotrafficanti decide di rimettersi in gioco e puntare sul commercio di qualcosa che lui ha sempre amato: i diamanti.
Ma l'Africa è un paese insanguinato, pieno di pericoli insidiosi e di ricordi ancora più pericolosi, capaci di far riaffiorare le paure di un uomo che ha sempre avuto due personalità contrastanti dentro: da un lato un perfetto gentiluomo, dall'altro un torturatore spietato e assetato di sangue.
Ma quella stessa terra così piena di morte custodisce anche l'unico diamante prezioso e inestimabile che le tortionnaire abbia mai desiderato: Khoeli.
IL
LIBRO CI E' STATO DONATO DALLA STESSA AUTRICE
SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
“...nessuno lo sa, ma io in quelle terre ci sono nato. In
quelle terre ho frequentato la scuola, fino a quel dannato giorno…Quello in
cui, ad appena dieci anni, ho capito che il colore rosso della mia terra era
dovuto a tutto il sangue della gente che era stata uccisa.”
Avete mai provato quella sensazione di
rapimento totale mentre leggete un libro? Quella sensazione che vi fa mescolare
tutto dentro, che non vorrebbe farti staccare dal libro, ma invece devi, e
mentre fai qualcos’altro la testa continua a pensare alla storia? Se avete
capito la sensazione di cui parlo vi dico che tutto questo l’ho provato con il
nuovo romanzo di Alessia Cucè, un romanzo che mi ha annientata totalmente dalla
prima pagina.
Gaston è un uomo che ha vissuto nella sua
pelle il dolore, un uomo che conosce il colore della sofferenza, un uomo che è
dovuto diventare uomo troppo presto, un bambino che è dovuto crescere senza
averne in realtà il tempo, conosce l’odore della morte, il colore di essa, ciò
che non conosce è l’amore. Non sa cosa sia, non lo ha mai provato, la sua vita
è fatta solo di sofferenza e crudeltà.
Nessuno sa che Gaston proviene dall’Africa,
lui non è un puro francese, le sue radici sono lì, in quella terra che sa di
lacrime, che sa di sofferenza, che sa di fatica.
La sua passione sono i diamanti, li vuole,
vuole espandere il suo commercio, è anche un potentissimo commerciante di droga
che sa il fatto suo, non ha paura di niente e di nessuno, è sicuro di sé e
delle sue abilità.
Per riuscire però ad espandersi meglio gli
viene fatta una proposta: Sierra Leone, lì, proprio nell’africa, in quella
terra dove tutto è rimasto fermo, ed è proprio lì che conoscerà Khoeli, la sua
luna.
Khoeli è l’unica donna che riesce ad abbattere
il muro che il torturatore cerca di alzare ogni volta, non sa come mai, ma in
presenza di questa bellissima donna ogni sua difesa sembra cedere.
Con lei Gaston non è solo “le tortionnaire”
con lei esce un lato tutto nuovo, un lato dolce, un lato che si contrappone a
quello oscuro.
«Khoeli. Khoeli. Khoeli» ripeto accarezzando con la
lingua ogni singola lettera di questo nome meraviglioso. Solo gli abiti ci
dividono. «La luna» dico. «Non avrei mai pensato un giorno di poter
possedere la luna»
Anche Khoeli è una donna che nella vita ha
subito tanto, per molto tempo è stata un oggetto, non una donna, un qualcosa da
usare e poi gettare, tanto che lei stessa è arrivata ad odiarsi, nascondendosi
sotto abiti enormi, vuole una vita semplice, vuole solo il bene, anche se la
vita sembra andare sempre nel verso contrario.
Grazie a lui Khoeli riuscirà a fare del bene,
riuscirà a portare qualche spiraglio di luce in quella terra tanto triste.
Perché insieme riescono a completarsi, come il
sole e la luna, come il nero e il bianco che mescolati assieme creano quella
perfetta tonalità di grigio, come il giorno e la notte che si abbracciano nel
tramonto.
Il romanzo inizia subito mostrandoci la
spietatezza e la crudeltà di Gaston, ci mostra subito il suo vero volto, senza
maschere, solo dopo verrà fuori quel suo lato che nemmeno lui sapeva di avere.
“Resto comunque me stesso con ambedue i miei esseri.
Resto comunque le tortionnaire.”
Ma piano piano tutto verrà svelato, le carte
verranno scoperte e si scopre che cosa lo abbia portato a diventare un uomo
così spietato e così assetato di sangue.
Alessia Cucè torna con una nuova storia ancora
più appassionate dei primi due capitoli della serie, una storia fatta di amore
e sofferenza, di pace e guerra, di odio, di vendette, di sangue e di urla.
Una storia che lascia tantissimo, che mi ha
commossa in molti punti e che mi ha fatto provare tantissime emozioni forti.
La sua scrittura è fornita da una prosa sempre
più incalzante mano a mano che i capitoli proseguono, le emozioni crescono, e
arrivi alla fine senza nemmeno rendertene conto, rendendoti conto solo di una
cosa: che Gaston e Khoeli ti hanno lasciato tanto, e che è una storia che non
si dimentica facilmente.
Denise
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