Titolo: Un nuovo inizio
Autore: Monique Scisci
Editore: Newton Compton
Genere: Erotic Romance
Prezzo: € 1,99
Sono trascorsi sei mesi da quando Mads se n’è andato e nella vita di Josephine sono cambiate molte cose. Il suo rapporto con Ben si è di nuovo raffreddato, la sua amica Celine frequenta un biologo e ha molto meno tempo per lei. Sempre più sola, Josephine si rifugia allora tra le pareti della Maison, l’unico luogo in cui sente ancora viva la presenza di Mads e dove si lascia sedurre dal mondo della dominazione, insieme a un giovane musicista. Tuttavia, in seguito all’aggressione subita, inizia a soffrire di attacchi di panico e l’angoscia la spinge ad affidarsi a un terapeuta. Un uomo dal fascino rude, lo sguardo intenso e molti tatuaggi. Dopo un inizio di terapia estremamente conflittuale, Josephine comincia a lasciarsi andare. E in seguito alla scoperta di un oscuro segreto di famiglia, il loro rapporto diventa sempre più profondo...
1) Diamo il benvenuto a Monique
su “Il Rumore dei libri”. Per iniziare, che ne dici di parlarci un po’ di
te.
Prima di tutto vorrei
ringraziarvi per avermi accolta nel blog, sarà un piacere rispondere alle
vostre domande. Dunque, di me posso dirvi che sono una persona semplice, amo le
relazioni autentiche, le conversazioni genuine e i piccoli gesti. Negli gli
anni ho imparato a prendermi cura dei miei interessi e a coltivare le amicizie,
quelle vere. Amo gli animali, ho una bulldog francese di cinque mesi, si chiama
Fujiko come il personaggio femminile del manga di Lupin III e adoro vivere in
città, fra la gente con il rumore dei tram che scivolano sulle rotaie, l’andirivieni
di macchine e i negozi ovunque. Sono una milanese convinta come mio marito,
sono poche le città in cui potrei decidere di spostarmi, una di queste è Edimburgo
e poi c’è New York che mi ha rubato il cuore. Mi piace viaggiare, sono molto
curiosa, credo che ogni luogo ci lasci qualcosa dentro, un’impronta. Sono
impaziente e frenetica e terribilmente suscettibile. Quando sono nervosa
preparo torte, la cucina ha un non so che di mistico e sono dipendente dal
cioccolato, quello fondente. Vado a correre almeno una volta alla settimana,
perché il corpo va curato così come lo spirito. La scrittura per me non è uno
sfogo, se ho bisogno di liberarmi dalle energie negative vado in palestra,
scrivere è semplicemente quello che faccio, sento di avere un senso quando sono
davanti allo schermo del computer e digito sulla tastiera.
2) Com'è nata la tua
grande passione per la scrittura?
Penso che la scrittura
sia una specie di vocazione. Ce l’abbiamo dentro da sempre, è nel nostro DNA.
Non mi sono alzata un bel giorno scoprendomi appassionata, scrivo da quando mi
hanno messo una penna in mano e ho capito che la carta era il mezzo attraverso
cui le mie storie potevano prendere forma. Leggo molto, non esiste scrittura
senza lettura, mi affascina il modo in cui gli autori riescono a esprimersi con
le parole. Cerco di migliorarmi, studio, analizzo, sperimento, anche questo fa
parte dello scrivere ed è la cosa più bella del mondo.
3) Da pochi giorni è uscito
“Un nuovo inizio”, ci puoi parlare della tuo libro?
Si tratta del secondo
capitolo della trilogia di ‘Chiudi gli occhi’, ma può essere anche inteso
come stand alone perché spesso, i grandi
amori, nascono dall’assenza e in questo romanzo la protagonista riparte dalle
ceneri di una storia tormentata, un legame che le ha lasciato dentro un vuoto
forse incolmabile. «L’amore non vince su tutto…», dice Josephine Lewis al suo
terapeuta e, in effetti, a volte non basta, ma esistono persone che diventano
necessarie, veri e propri porti di attracco, grazie a loro riusciamo a
intravedere la luce alla fine del tunnel. L’erotismo, esattamente come in ‘Chiudi
gli occhi’ è ancora il file rouge che collega i personaggi, li muove, li sprona
a fare introspezione e il sadomasochismo diventa lo specchio dei desideri
nascosti. ‘Un nuovo inizio’ però non è solo una storia di amore e rinascita,
non c’è solo Josephine con i suoi turbamenti, ho voluto affrontare il tema dell’amicizia
perché siamo fatti di relazioni e cresciamo in base ad esse, ho indagato i
legami familiari perché la famiglia è il primo grande confronto con il mondo
esterno e il tradimento a volte si insinua tra gli affetti più importanti.
4) Da dove è nata la
scelta della storia e dei personaggi?
Quando ho deciso che
avrei scritto un romanzo erotico a sfondo sadomaso, ho voluto che la mia fosse
un’eroina forte, coraggiosa e determinata. Doveva essere una donna capace di
stare al mondo anche da sola, in carriera e ambiziosa, una di quelle donne che
sembrano non avere mai tempo per se stesse e da cui gli uomini si sentono,
talvolta, minacciati. Di contro, avevo bisogno che questo personaggio fosse
dotato di grande empatia e di una sensibilità spiccata, nascosta però sotto la
corazza. Mentre la storia prendeva forma, ho iniziato a delineare il
personaggio di Josephine che con il trascorrere del tempo ha acquisito sostanza
e un’identità precisa. Non mi sono ispirata a qualcuno in particolare, lei è l’insieme
di tante aspirazioni e fragilità. Per Mads il discorso è diverso. All’epoca
della stesura di ‘Chiudi gli occhi’ seguivo la serie Hannibal con l’attore
Mads Mikkelsen. Puntata dopo puntata mi
sono innamorata di lui e del personaggio che interpretava, così quando ho avuto
bisogno di costruire il mio Mads Kavèn ho raccolto i tratti caratteriali che mi
servivano mescolandoli all’idea di uomo che avevo in mente.
Relativamente alla
storia, invece, la trama si è sviluppata scena dopo scena, soprattutto per
quanto riguarda il primo libro. Invece, ‘Un nuovo inizio’, ha seguito una
costruzione più di pancia che di testa, meno ragionata diciamo. La verità è che
sono attratta dagli amori impossibili, mi piacciono le storie in cui i
personaggi sono chiamati a dar prova dei loro sentimenti. Mi sono ispirata a
Jane Eyre di Charlotte Brontë, romanzo che adoro e rileggo appena posso.
5) Ti abbiamo conosciuto
con diversi romanzi, tra cui “Chiudi gli occhi”. Dove trovi l’ispirazione?
Ovunque, andando a fare
la spesa, passeggiando per le strade della mia città, leggendo un libro o
guardando un film, tutto può far scattare la scintilla: un odore, una
sensazione, lo sguardo di una persona che incontro. L’ispirazione è qualcosa di
sfuggente, arriva all’improvviso e ad un certo punto ti riempie la testa,
sedimenta, cresce, diventa impossibile resistergli.
6) Se io fossi un’indecisa
cronica e ti chiedessi: dammi 4 motivi per leggere il tuo nuovo libro. Cosa
diresti?
Prima di tutto perché ‘Un
nuovo inizio’ spiega che cosa scopre Josephine in Svezia, che è poi la domanda
che tutte le lettrici di ‘Chiudi gli occhi’ si sono poste alla fine del
romanzo. Chi ha amato Josephine nel primo libro, conoscerà nuovi aspetti di
lei. ‘Un nuovo inizio’ è più introspettivo, ma anche più cinico e tagliente. L’erotismo
ha più sfaccettature, il BDSM ha un ruolo definito e viene raccontato senza
forzature. Il sesso nel romanzo è forte, ma intenso, si porta dietro un carico
di significati. E poi, se è vero che l’amore non vince su tutto, che ne sarà di
Jos e Mads?
7) I tuoi precedenti
libri, hanno riscosso parecchio interesse. Come hai gestito il tutto? Ti piace
o ti senti diciamo un po’ “persa”?
Nel mondo dell’editoria
ci sono entrata in punta di piedi e l’interesse nei confronti dei miei scritti è
stato graduale. Ho iniziato a pubblicare nel 2012 con una piccola casa
editrice, per farmi conoscere mi sono ritrovata a girare le librerie di tutta
Italia. All’epoca scrivevo un genere di nicchia, i miei lettori erano perlopiù appassionati
di fantasy. Poi sono approdata in Rizzoli e per la collana Youfeel ho scritto
due novelle romantiche: ‘Se un giorno ci rincontreremo’ e ‘Parlami di te’. Il
mio nome girava tra i social, ma ero io il più delle volte a spingere i miei
libri. Di fatto ‘Chiudi gli occhi’ potrebbe essere definito il mio primo vero
romanzo per due motivi, ho finalmente trovato il genere che mi appartiene e il
libro grazie a Newton Compton è presente in libreria. Diciamo che più che
persa, magari a volte posso sentirmi un po’ in affanno perché vorrei avere il
tempo di fare tutto come chiacchierare con le mie lettrici per esempio, però è anche
vero che la velocità fa parte di questo mondo e quindi va bene così.
8) Hai autori e libri
preferito?
Tra i miei autori
preferiti c’è indubbiamente Tiffany Reisz, di lei adoro tutto ciò che scrive.
Di Kazuo Ishiguro ho letto ‘Non lasciarmi’, uno dei libri più intensi di sempre
e ‘Quel che resta del giorno’, un capolavoro indimenticabile. Chiara Gamberale
riesce a esprimere mille emozioni in poche parole, mi incanta la sua sensibilità:
‘La zona d’ombra’ penso sia il suo il suo miglior libro. Mi piacerebbe avere il
suo dono della sintesi. Di Yukio Mishima ho letto ‘Neve di primavera’, che non è
solo un romanzo, ma un trionfo di immagini che restano dentro. Sono stata una
grande ammiratrice di Oriana Fallaci perché era una donna senza peli sulla
lingua, non aveva paura di dire ciò che le passava per la testa, era
coraggiosa. Ho amato ‘I promessi sposi’ e ‘Piccole donne’ di cui possiedo la
prima edizione, un libro che conservo gelosamente, me lo ha regalato mia nonna
ed è stato il primo vero portale verso la lettura. Mi ha commosso ‘La moglie
francese’ scritto da Paula McLain, la biografia romanzata di Ernest Hemingway. ‘Histoire
d’O’ è stato il mio primo romanzo erotico a sfondo sadomaso, una storia
difficile da digerire, ma illuminante dal punto di vista dei contenuti e ‘Il
Delta di Venere’ di Anaïs Nin, un classico della narrativa erotica, quindici
racconti suggestivi e inebrianti. Di recente ho scoperto Pepper Winters di cui
sto leggendo la serie del Debito pubblicata da Newton Compton. E ancora Ken
Follet, un maestro nel creare personaggi, George Martin e molti altri.
Difficile stabilire chi sia il mio preferito, tutti mi hanno lasciato qualcosa.
9) Ti capita di leggere libri di esordienti? Che
genere ti piace?
Mi piacciono tutti i
generi, sono le trame ad incuriosirmi e di solito spazio molto. Cerco sempre
nuovi talenti, ciò che manca spesso è il tempo.
10) Altri progetti? Stai
già scrivendo altro?
Al momento sto scrivendo
il terzo capitolo della serie di ‘Chiudi gli occhi’ che spero di consegnare in
casa editrice entro la fine di gennaio. Inoltre, ho in mente due trame che
vorrei sviluppare, la prima è legata alla serie, la seconda invece è un
adrenalinico stand alone, in entrambe l’erotismo avrà un ruolo importante.
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