Titolo: My Sweet Bad Boy
Serie: MSBB Vol. 1
Autore: Caela Mills
Editore: Self Publishing
Genere: Narrativa Rosa
Prezzo: € 0,99
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NON LASCIARE CHE NESSUNO TI DERUBI DEI TUOI SOGNI.
Lara, da ragazza indipendente e trasgressiva, è diventata una donna diffidente e triste. Non è piacevole accorgersi di essere stata solo una pedina in un gioco più grande di lei. Dopo un lungo periodo grigio, decide di voltare pagina e iniziare una nuova vita. L'occasione sarà un viaggio in Italia, sul Gardasee, insieme ad Helga che pare essere sua grande amica.
Scoprirà che non è così, ma riscoprirà anche la gioia di essere donna tra le braccia di un giovane uomo.
Axel è uno splendido ragazzo e un amante spietato. Il suo aspetto angelico nasconde un animo cinico e indifferente ai sentimenti delle sue prede.
Così Lara si accorgerà di essere solo stata lo strumento di una vendetta, l'oggetto di una stupida scommessa.
Ma non sempre quelli che appaiono i vincitori hanno vinto davvero.
Il romanzo tratta degli effetti devastanti dell’abbandono e di un pregiudizio non scritto. È un incoraggiamento per tutte le donne, quelle comuni, a lasciarsi andare, a seguire la passione, a non rifiutare certi tipi di amore. La posta è alta ma, molte volte, ne vale la pena. Quella posta si chiama Amore. Si chiama Vita. Questo libro è diventato, strada facendo, un grido di dolore anche contro un certo tipo di cyber-bullismo contro il quale è difficile combattere. L'unica arma è andare avanti, con impegno e con passione.
IL
LIBRO CI È
STATO DONATO DALLA STESSA AUTRICE
SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
Ciao Rumors,
Oggi vi parlo del primo volume della duologia di Caela Mills: My sweet bad boy. Piccola premessa. In questa storia l’autrice narra un pezzo della sua vita, le vicissitudini che l’hanno profondamente segnata e la sua voglia di rivalsa per essere finalmente felice ed è stato difficile mettere nero su bianco le mie emozioni.
Mi sento come in una Terra di Mezzo. Mi sento in debito con la Vita, arrabbiata con me stessa e con quello che mi sta accadendo.
Lara è una donna di trentasette anni che non ha avuto una vita facile. Ha accumulato troppe cicatrici sul cuore che le hanno strappato via le sue certezze, la vivacità che la caratterizzava da giovane, rendendola fragile e molto insicura di sé. Dietro invito di un’amica decide di voltare pagina e godersi una vacanza italiana sul Gardasee e proprio qui si scontrerà con gli occhi blu di Axel, che le farà riscoprire la gioia di essere donna. Lui è solo un ragazzo di ventiquattro anni, ma conosce il sapore amaro dell’abbandono che lo ha reso cinico e indifferente ai sentimenti. Si è costruito un muro intorno al cuore eppure l’incontro con Lara stravolgerà le sue convinzioni. Axel vuole solo divertirsi per cancellare il rancore che stringe il suo cuore, ma a poco a poco si rende conto di volere da Lara qualcosa che va oltre alle acrobazie sotto le lenzuola.
Ma cosa dirà la gente? La loro differenza d’età sarà un ostacolo al dolce sentimento che sembra nascere e guarire le ferite che per troppo tempo hanno sanguinato?
Sono spaventato da quello che provo, vorrei dirle di fuggire subito.
Vorrei metterla in guardia da me stesso. Ma voglio farla mia e non posso più fermare ciò che sta accadendo tra noi.
Lara e Axel sono due anime affini. Entrambi sanno cosa vuol dire essere abbandonati, sentirsi inadeguati e alla costante ricerca di approvazione. Le loro cicatrici hanno lo stesso nome, c’è solo un problema: un semplice numero che definisce la loro differente età anagrafica.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Axel. La sicurezza che ostenta, la determinazione con cui si prende ciò che vuole abbattendo le insicurezze di Lara e lo fa consapevole della sua impertinenza e della sua sfacciataggine. A un certo punto però le sue sicurezze vacillano e si renderà conto di essere geloso di quella donna che lo ha stregato. In tutto questo Lara cerca di tenerlo a distanza, ci prova conscia di trovarsi in una situazione scomoda, ma con lui riscopre il suo corpo, la sua vera io che per troppo tempo è stata rilegata in un angolo, una passione che la fa sentire vive e a cui non riesce a rinunciare.
Vorrei fare i miei complimenti all’autrice perché il testo è scritto abbastanza ma ci sono però parecchi refusi e frasi che si ripetono lungo la narrazione e si sarebbero potuti evitare con un ulteriore rilettura, non voglia essere una critica ma solo un consiglio per avere un testo più fluido e scorrevole. Mi sono sentita un po’ confusa a inizio lettura con l’alternanza tra presente e passate nei primi capitoli, ma non appena il tempo è medesimo nei due pov la narrazione diviene molto più chiara e se ne comprendono i collegamenti.
La storia è molto carina non mi ha coinvolto particolarmente perché ho trovato che alcune scene fossero descritti superficialmente. Ecco, ho avuto la sensazione che alle volte la narrazione corresse troppo velocemente senza dare la giusta attenzione sugli aspetti più importanti e sui quali spero
l’autrice si soffermerà sul secondo volume. Sono curiosa di scoprire come si concluderà la storia di
Axel e di Lara e avere le risposte sugli interrogativi rimasti in sospeso.
Gli sto donando anche la mia anima. Un regalo che non mi ha chiesto, ma che non posso
rifiutargli.
Il messaggio che l’autrice vuole trasmettere traspare lungo tutto il romanzo, nei rispettivi pov dei
personaggi, in ogni parola utilizzata.
La violenza fisica e mentale sono armi che distruggono, che ti fanno morire dentro lentamente e
bisogna essere coraggiosi e avere la forza di andare avanti per trovare l’unico spiraglio di luce in
mezzo a tanta sofferenza. E se queste emozioni ce li regala un ragazzo di tredici anni più piccolo o
una donna più grande è giusto puntare il dito e discriminare l’amore che li lega? Sono perfettamente
d’accordo con l’autrice, non è giusto etichettare l’unione di due persone che abbiano una età diversa
o appartengano allo stesso sesso come sbagliato, disgustoso o immorale. La gente non decide di chi
innamorarsi, è una questione di chimica, di cuore ed è giusto averne rispetto; in fondo si parla di
AMORE ed è bello in ogni sua sfumatura.
Erika
Oh mamma, mi sento male, cioè bene. Prima di leggere ho fatto un giretto per casa e mi sarei fatta un bicchierino, ma sono incinta. Mi dispiace per i refusi (credo di averli corretti), anche altri hanno parlato della prima parte un po' disorientante.
RispondiEliminaSono in lacrime perchè avete colto il senso.Grazie grazie grazie. Questi consigli mi sono anche molto utili nella revisione dell'ultimo. Grazie ancora per avermi dedicato un po' del vostro tempo e lavoro. Caela