Titolo: Ricordati di me
Autore: Karina Halle - Scott MacKenzie
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: Ebook 5,99 Cartaceo 9,90
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Mi chiamo Lael Ramsey e credo di essere nei guai. Ho una cotta sin da quando ero una ragazzina. Il fatto che lui neanche mi guardasse non ha mai avuto importanza. Brad Snyder, chitarrista e cantante di una delle band più famose al mondo, era tutta la mia vita. Ho sempre trovato ingiusto che mio padre, il discografico che aveva scoperto il suo talento, avesse un così grande ascendente su di lui... L’opposto di quello che accadeva a me. E così ho cercato la mia opportunità per dimostrare chi fossi. Oggi è il giorno della mia audizione: devono rimpiazzare il bassista della band. Se avrò il lavoro, partirò per il tour e lavorerò accanto a Brad ogni giorno. C’è solo un problema: gli è stato espressamente vietato di avvicinarsi troppo alla figlia del capo. Forse, adesso che si è accorto della mia presenza, questo potrebbe rappresentare un problema…
IL
LIBRO CI È
STATO DONATO DALLA CASA EDITRICE
SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
È un anno che aspetto di leggere questo romanzo, lo avevo puntato appena uscito in lingua per la copertina e il titolo che attirava alla grande. Amo Karina Halle, amo i libri sulle rock band per cui doveva essere mio per forza. Ora capisco tutto, ma vorrei capire cosa ci azzecca questa cover e questo titolo… Scusate se parto in quarta polemica, ma boh certe scelte proprio non le comprendo pur sforzandomi. E diciamolo chiaramente che l’unica cosa che mi ha fatto stonare il naso in questo romanzo sono solo il titolo e la cover!
Questo romanzo mi ha sorpreso tantissimo confrontandolo con la serie già uscita della Halle. La prima nota che si nota, almeno per chi conosce l’autrice, è la mano di una seconda persona che scrive insieme a lei. E vi dirò non mi è dispiaciuta per niente, soprattutto perché era una mano maschile, che di solito manca nei romanzi rosa. Suo marito Scott MacKenzie è un musicista, e senza dubbio ha dato un forte accento musicale alla storia che viaggia nel vero senso della parola a tempo di rock. Un aspetto che ho tanto apprezzato proprio perché amo i libri dove la musica è in primo piano insieme a tutto quello che significa far musica, ma anche quello che si cela dietro questo mondo edulcorato.
Un’altra cosa che ho notato, ma ripeto, probabilmente ci farà caso solo chi ha letto e sviscerato tutti i romanzi dell’autrice, è che è tutto più soft rispetto ad altri libri dell’autrice… è come se ci fosse meno rosa e più musica, perché tante delle dinamiche psicologiche e intense che mette in campo la Halle in questo romanzo sono solo accennate e non spiccano mai il volo totalmente.
La passione tra i protagonisti pure è più frenata rispetto a come ci ha abituate la Halle nella serie Dream… mi ha dato l’idea che scrivere a coppia con il marito l’abbia un po' frenata, bilanciando di più certe sue caratteristiche.
Brad e Lael mi sono piaciuti tantissimo, sono due personaggi che pur appartenendo a due mondi hanno vissuto in solitudine. Uno non ha niente e l’altro ha tutto ma è come non avere niente. Si incontrano perché la loro strada ha una passione comune che è quella della musica, l’amore è una parentesi che arriva all’improvviso, neanche tanto inaspettato visto i precedenti passati. Ma se va tutto a gonfie vele, dove sta l’intoppo? Il climax? Il dramma? Il tormento?
Ecco, questo è l’aspetto che più è mancato, l’intoppo c’è e non vi dirò di che tipo :D, ma a mio avviso non è ben spiegato e funzionale per scatenare un vero e proprio succedersi di eventi dolorosi e catastrofici anche perché poi l’happy ending è abbastanza semplice.
"Piccola, niente mi terrà lontano da te. Né tuo padre, né la band. Se corro un rischio, non me ne frega niente. Ne vali la pena".
Nonostante questo aspetto un po' troppo poco sviscerato, il romanzo resta un bel lavoro perché sotto l’aspetto musicale non gli si può dire proprio nulla, sono rari quei romanzi in cui ci sta di mezzo una rockstar e si parla veramente di cosa fa un musicista con tutto il dietro le quinte. La maggior parte sono tutti sesso, droga e festini di dubbia decenza. Al contrario qui siamo in presenza di una rockstar quasi atipica, Brad non ha dimenticato da dove viene e l’unica cosa che ha in considerazione è la sua musica per la quale vive che è l’unica che gli ha fatto superare un passato colmo di dolore. È un ragazzo umile, venuto dal nulla che non si è fatto cambiare dalla fama. Un ragazzo con dei valori ma anche pieno di ingenuità proprio perché per lui l’unica cosa che conta è la musica.
Spero di leggere altro scritto a quattro mani!
Fabiana
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