Ciao Rumors. Oggi MariaLuisa ci parla di Echo, Mine la novella della serie Fallen Guardian di Georgia Lyn Hunter
Titolo: Echo, Mine
Serie: Fallen Guardian #1.5
Autore: Georgia Lyn Hunter
Editore: Hope edizioni
Genere: Paranormal fantasy
Dopo diversi mesi trascorsi in coma, a causa di un terribile incidente, Echo deve abituarsi a una vita diversa. Essere la discendente di un potente angelo la costringe a trascorrere i suoi giorni tra gli allenamenti per diventare la nuova Guaritrice e il dover convincere il suo compagno di essere abbastanza in forma da competere con lui, nella vita quotidiana e tra le lenzuola.
Un appuntamento a sorpresa le offrirà l’occasione perfetta per dimostrare di cosa è capace e farà capire a entrambi che la "normalità" è sopravvalutata.
IL
LIBRO CI È
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SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
Ciao
Rumors!
Eccoci
a parlare di Echo, Mine, la novella breve dedicata a Echo e Aethan,
i protagonisti de L’ultima resa (titolo originale: Absolute Surrender), di
Georgia Lyn Hunter, edito in Italia dalla Hope
Edizioni.
Se
nel primo volume della Guardian Fallen Series era l’elemento
fantasy a prevalere, qui demonii, angeli e guardiani vengono relegati
momentaneamente in un angolo, per dar maggior respiro alla componente romance e
al rapporto tra Echo e Aethan.
A
distanza di pochi mesi ci ritroviamo esattamente dove avevamo lasciato i nostri
protagonisti: Echo si è risvegliata dal coma in cui era piombata dopo l’ultimo
quasi fatale attacco e ora si ritrova a dover fronteggiare un fidanzato
iperprotettivo, che la tratta come fosse fatta di cristallo.
Aethan,
spaventato dalla possibilità di perdere nuovamente la sua donna, infatti, si
ostina a trattarla con i guanti bianchi, sia durante le sedute di allenamento
che Echo è costretta a fare con gli altri, che sotto le lenzuola, generando
nella sua bella compagna un mix di insicurezze, frustrazione e risentimento.
Complice
un appuntamento galante e l’incontro/scontro con una banda di demonii, Aethan
troverà finalmente il modo per placare le sue ansie e ritrovare il giusto
equilibrio con l’indomita Echo.
Fu la cosa più difficile per un maschio
protettivo come lui restare a guardare mentre lei affrontava quella piaga.
Tuttavia, il suo istinto gli disse di lasciarla libera. Era importante per
entrambi. Inoltre, dato che la conosceva, sapeva che non lo avrebbe mai
perdonato se avesse interferito.
Cari Rumors, se il primo volume della serie non mi
aveva convinta del tutto, poco è cambiato dopo la lettura di questa breve
novella.
La narrazione degli eventi, come sempre in terza persona,
con i POV alternati dei due protagonisti, in alcuni momenti non è risultata
fluida come in passato, costringendomi a dover tornare indietro di qualche
riga, per poter comprendere il soggetto dell’azione.
Ancora una volta, poi, la Hunter non è riuscita a
coinvolgermi totalmente nel rapporto tra i due: Aethan mi è risultato davvero
indigesto in alcuni frangenti, tanto da voler suggerire a Echo di mandarlo al
diavolo assieme al suo atteggiamento da despota. Così come, pur comprendendo le
paure di chi si è visto morire la donna tra le braccia, questo suo voler
proteggere Echo da tutto e tutti mi è sembrato in alcuni passaggi davvero
troppo forzato.
Come saprà chi ha letto la mia recensione de L’ultima resa, di quel capitolo non mi avevano convinto le scene
di sesso tra Echo e Aethan, qui, invece, le ho trovate migliori: pur mantenendo
la carica erotica, la Hunter le confeziona con un piglio decisamente più
romantico, tanto che non appaiono più così slegate dal contesto generale e
riescono a trasmettere maggiormente i sentimenti dei due protagonisti.
Ancora una volta, infine, quello che mi ha colpito
di più della serie è l’intreccio legato al fantastico, anche se relegato a
poche righe. È in quei brevi sprazzi che, secondo me, si cela il potenziale
dell’intera serie, tanto da farmi comunque attendere i prossimi capitoli e
l’evoluzione degli altri personaggi.
Sarà, infatti, in Breaking Fate (in uscita probabilmente entro
la fine dell’anno) che riusciremo a sapere qualcosa in più sul misterioso
Blaéz:
Il
guerriero era sempre pronto a lottare. Più violento era lo scontro, meglio era.
Il dolore era l’unica sensazione che riusciva a provare dopo aver perso la sua
anima, insieme alla capacità di provare emozioni quando millenni prima era
stato imprigionato nel Tartaro.
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