Titolo: Audace
Autore: Anna G.
Editore: Self Publishing
Genere: Romantic Suspance
Prezzo: €2.99
Amazon
Una musica dai toni epici apre lo spettacolo, i tamburi scandiscono il tempo, i fari si accendono sulla platea.
Si entra in scena. Gli artisti si preparano, la magia comincia a serpeggiare.
«Benvenuti al Cirque de Marlet, Signori».
Stefan è il Sole che illumina il circo intero.
Il posto che gli ha ridato la vita è per lui il trionfo da un passato senza nome.
Nato senza volto, cresciuto senza dignità, trova nei Marlet il suo riscatto.
Finché Nina, una giovane veterinaria, non piomberà nella sua vita.
Il destino l’ha messa su una strada lontana dalle sue origini.
Gitana. Zingara, per sfuggire a un futuro senza meta.
Lei è il palco che Stefan non ha mai calcato, la pista su cui non si è mai esibito.
Stefan sa come essere selvaggio, come lasciare la propria impronta su una donna.
Nina odia essere toccata, non tollera le mani di qualcun altro su di sé.
Gli animali sono per lei più umani degli uomini stessi.
Il circo sarà spettatore del grande spettacolo che metteranno in scena, ma chi sarà a trionfare?
Il leone che salta nel cerchio di fuoco o la libellula che volteggia sul filo della sua vulnerabilità?
Meravigliose/i
Rumors, sono felicissima di potervi parlare di questa nuova lettura che mi ha
entusiasmato in un modo incredibile! E mai come in questo periodo ne avevo
bisogno! Conoscevo già la penna di Anna Genchi, dopo aver letto “Ad Astra”. Ma
con questo romanzo mi ha letteralmente spiazzata. E non vedo l’ora di leggere
anche gli altri, dato che sono parecchio indietro con i suoi scritti!
Ma
veniamo ad Audace…
Anzi,
veniamo al circo dei Marlet: qui Stefan ha ritrovato una casa. Diventando un
circense è stato in grado di trovare una parte di sé che lo fa sentire vivo e
gli permette di essere se stesso. Ma dentro di sé qualcosa è ancora nascosto.
Qualcosa che nessuno vede, perché segregato nella parte più recondita della sua
anima.
“Se era vero che esibirmi al circo mi
regalava ogni sera un’estasi diversa, era altrettanto veritiero che ritenevo
quell’emozione solo mia e che non avevo molta voglia di condividerla con
nessun’altro.”
“Probabilmente, questo mio modo di fare
era da ricondurre alla donna che mi aveva messo al mondo. Lei non si era data
pena di conoscermi, lei mi aveva abbandonato”
Anche
per Nina il passato è stato in grado di chiudere dentro il suo cuore aspetti
della vita tali da impedirle di assaporare in pieno gli eventi.
“«Vengo dalla Colombia, Armand. E da
quelle parti…» Evidenziai le parole che lui stesso aveva utilizzato poco prima.
«Le assicuro che c’è bisogno di adattarsi molto più che nel suo circo.”
“Il lavoro che avevo scelto mi aiutava a
ricordare che gestire gli animali, prendersi cura di loro, era molto più
gratificante che avere a che fare con gli esseri umani.”
Quando
Nina arriva al circo dei Marlet e incontra Stefan, tra i due giovani scocca la
classica “scintilla”. Non se ne rendono conto, ma i loro occhi, tramite i loro
cuori, sono in grado di andare oltre le apparenze.
Apparenze
legate ad atteggiamenti selvaggi da parte di Stefan e ad atteggiamenti tosti da
parte di Nina.
“«Sono sempre il solito selvaggio, bimba,
non ho mai aspettato così tanto per avere una donna. È inaccettabile per me.»
Fermi nella stessa identica posizione, così sembravamo riuscire a creare una
connessione che non ci opponeva uno all’altra, ma che in qualche modo ci univa.
Rendeva comprensibili i nostri caratteri complicati.”
“Anche se lei cercava di avere un profilo
basso e mantenere la sua riservatezza, con me non sarebbe stato possibile. Mai.
Avevo capito bene che odiava essere toccata, non tollerava che nessuno le mettesse
le mani addosso, ignorava quanto potenti potessero essere delle mani messe al
posto giusto. Sogghignai pensando a cosa le avrei fatto se solo avesse voluto
sperimentare la mia vena selvaggia.”
Ma
insieme entrambi saranno in grado di capire ciò che li accomuna: il dolore.
Dolore in forme diverse, ma comunque capace di scavare nella parte più profonda
di ogni essere umano e annidarsi nelle viscere. Un dolore che solo se
condiviso, a volte, si riesce a capire veramente, annientandolo una volta per
tutte. Non sarà facile e non vi dirò assolutamente se entrambi riusciranno a
disintegrare il dolore causato dal passato che sono stati costretti a subire,
ma tengo molto a questo romanzo, perché è stato in grado di presentare una
caratterizzazione psicologica dei protagonisti in modo esemplare.
Sono
stata in grado di avvertire io stessa sulla pelle i turbamenti di Nina e
Stefan. Ho lottato per loro e con loro fino alla fine… (E qui vorrei
dire all’autrice: continua a scrivere!!! Mi raccomando!!!)
Sapete
quanto non ami fare spoiler, ma sappiate che anche voi, una volta arrivati alla
parola “Fine”, vorrete contattare immediatamente Anna Genchi per chiederle
aggiornamenti e per dirle di mettersi al PC!!!
La
narrazione in prima persona con punti di vista alternati mi ha dato la
possibilità di immedesimarmi al meglio nella storia di entrambi i protagonisti.
Ho
apprezzato molto l’originalità della storia e l’ambientazione ricca di dettagli
capaci di far amare il Circo e tutti i personaggi che ruotano intorno alla
famiglia circense.
Consiglio
la lettura di questo romanzo alle inguaribili romantiche come me, ma
soprattutto a coloro che come me credono che là fuori ci siano persone in grado
di salvarsi l’un l’altra, lasciando parlare i rispettivi cuori.
Abbattere
le corazze che la vita ci costringe a costruire a volte è l’unica soluzione per
poter continuare a vivere appieno ciò che fa battere realmente il cuore. E Anna è stata in
grado di far aumentare i battiti del mio cuore con questa storia per nulla
scontata, di cui attendo un seguito imminente!!!
Colgo
l’occasione per ringraziare l’autrice anche qui e per invitare tutte/i voi al
Circo dei Marlet: non ve ne pentirete!
“Più volte avevo vagliato l’ipotesi di
lasciare che mi toccasse ovunque mentre facevamo l’amore, che mi sfiorasse e
premesse forte dove lo ritenesse opportuno, che cancellasse ogni limite
precedente.”
“Quella notte Stefan non toccò solo tutto
il mio corpo. Si prese anche la mia anima.”
Alla
prossima lettura, meravigliose/i Rumors.
La
vostra Ale
Posta un commento