Titolo: Il mio bisogno di te
Autore: Simona Busto
Editore: self publishing
Genere: Contemporary Romance
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Amare contro il buonsenso, amare contro il proprio dovere, amare contro il proprio stesso istinto di sopravvivenza. Quanto grande può essere un amore così?
Sulla vita di Sofia grava un peso difficile da sostenere: quello della droga. Sola nella capitale, senza più amici su cui poter contare, trova un aiuto insperato in Marco, che però lavora per il boss a capo del traffico locale. Marco possiede una bellezza pericolosa e un segreto ancor più pericoloso. Cosa succederebbe se dovesse confessare a Sofia che in realtà è un poliziotto infiltrato? Che, rispetto a lei, sta dall’altra parte della barricata? Lui invece la accoglie, andando contro quelli che sarebbero i suoi doveri. Mischia le questioni personali al lavoro e infrange il codice etico che l’ha sempre guidato. Cos’è davvero a legare due persone tanto diverse? C’è qualcosa che va oltre il bisogno e la paura da una parte, e il senso di responsabilità unito alla passione dall’altra? Solo un sentimento forte e radicato potrebbe sopravvivere alla verità.
N.B. Questo NON è un mafia romance. Il testo NON contiene scene particolarmente cruente.
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
Meravigliose/i Rumors, sono felicissima di potervi parlare di questo romanzo!
Simona Busto è stata in grado di trattare un argomento forte, un problema sociale, attraverso una storia ricca di suspense, di emozioni e di “tensione”.
Vi posso garantire che sono stata attratta sin da subito dalla trama, ma quando poi ho iniziato a leggere le prime pagine non sono più riuscita a smettere.
Si è innescata in me una vera e propria “dipendenza”.
La caratteristica di questo romanzo è essenzialmente quella di far vivere le situazioni in prima persona. Ho sentito sulla pelle ogni minima sensazione di entrambi i protagonisti. E non è facile trasportare il lettore anche nelle menti di un uomo. Ma Simona ci è riuscita. Eccome!
Ma partiamo dall’inizio…
Sofia fugge dal suo paese natio, Jesi, per raggiungere la sua amica Elena che vive a Roma con il suo ragazzo, Raffaele. Non appena arriva alla stazione Termini, il primo desiderio impellente di Sofia è quello di cercare la sua dose, visto la nuova crisi di astinenza in cui sta scivolando.
“Ogni sensazione era ovattata, stravolta dagli spasmi che mi attraversavano.
[…]
Il pensiero della roba era sempre lì, sul fondo, ad aspettare che venisse il momento di scatenarsi e tormentarmi tanto il corpo quanto la mente.”
E l’unico luogo in cui era possibile trovare ciò di cui Sofia aveva “bisogno” era quel palazzo, descritto in modo veramente perfetto dagli occhi di Marco, il poliziotto infiltrato da mesi in quel tugurio, in cui Minniti e la sua banda avevano creato un giro orribile.
“L’odore di muffa e decadenza mi colpì come uno schiaffo. Sbirciai da una finestra. Il quartiere alternava brutti palazzoni a numerosi spazi verdi, che dall’alto sembravano addirittura gradevoli, non fosse stato per gli alti mucchi di spazzatura che il assediavano. […] Le due facce di una Roma dedita a turpi commerci ma che, pur nel degrado, non rinunciava mai alla propria bellezza.”
Ed è proprio lì, in quel palazzo, che Sofia e Marco si vedono per la prima volta…
“Un fiore stentato, cresciuto in mezzo alla sabbia. Mi ero sforzato di non fissarla, ma avevo perso la battaglia contro me stesso. Sembrava che il mio sguardo fosse calamitato dalla sua bellezza e dalla sua fragilità. Aveva occhi immensi, nocciola. Occhi di un animale ferito che le prendevano mezzo viso.”
Lei era lì per la sua dose, lui era lì come infiltrato.
Ma i loro occhi si incatenarono in qualcosa che andava al di là di tutto e di tutti.
“Il suo sorriso fu inaspettato e luminoso, gli accese gli occhi. Sembrava diverso quando sorrideva. Non più un gigante minaccioso che seguiva gli ordini del capo, ma un uomo, uno vero, dotato di un cuore persino.”
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui l’autrice ha permesso al lettore di innamorarsi di entrambi i protagonisti. Lui, forte e pronto a tentare il tutto per tutto per salvare Sofia. Lei debole, con tanto bisogno di essere salvata.
Non pensate che sia stato facile ottenere fiducia da parte di Sofia e soprattutto non pensate che sia stato facile potersi avvicinare a lei dovendo seguire ordini impartiti dai grandi capi per portare al termine la missione il prima possibile, senza farsi scoprire dai malviventi. Marco non doveva assolutamente sgarrare, altrimenti non solo non avrebbe arrestato il clan di Minniti e il boss stesso, ma ci avrebbe addirittura lasciato la “pelle”.
Doveva agire di nascosto. Ma il desiderio di proteggerla andava al di là di ogni logica umana.
“Io volevo salvarla. Lo volevo con tutte le mie forze.”
Per quale motivo sentiva questo forte impulso, questo desiderio di proteggere Sofia? Per via del suo passato? Perché è un poliziotto e quindi per il senso del dovere? Perché crede con tutto se stesso che i ragazzi che passano davanti a lui in cerca di una dose stiano sprecando la loro vita?
Anche.
Ma soprattutto perché quegli occhi incastonati in un volto d’angelo l’hanno letteralmente stregato.
“Mi ero sforzato di non fissarla, ma avevo perso la battaglia contro me stesso. Sembrava che il mio sguardo fosse calamitato dalla su bellezza e dalla sua fragilità. Aveva occhi immensi, nocciola. Occhi di un animale ferito che le prendevano mezzo viso.”
Rumors care/i, vi prego di non dare nulla per scontato perché questo romanzo è talmente inteso e ricco di emozioni da far accapponar la pelle!
Vi lascio solo alcuni brevi estratti per non spoilerare troppo, ma vi prego di leggere questo romanzo perché vi catapulterà in un mondo in cui la realtà si mescolerà con la fantasia… ma alla fine avrete la speranza che anche la fantasia stessa possa tramutarsi in realtà.
“Poi la sua bocca si chiuse sulla mia, e le sensazioni che provai furono troppo reali per poter continuare a crederlo un sogno.”
“Perché con lui non ero più debole. Non ero più fragile. Ero una donna forte. La padrona del mondo.”
La vostra Ale
Grazie davvero a tutte, ragazze.
RispondiEliminaIl mio ringraziamento va in modo particolare ad Alessandra, che ha saputo cogliere lo spirito del romanzo fin nei minimi dettagli.
Una recensione splendida, viva e vivida.
Ti adoro, Alessandra! <3