Autrice: Lea Landucci
Editore: Self Publishing
Genere: Chicklit rom-com
Uscita: 31 Marzo 2020
scopre tutto su tutti analizzando i loro profili sui social network!
È tanto competente e brillante sul lavoro, quanto imbranata e sfigata nel resto della vita.
Ha una madre insopportabile, un padre insicuro, e le sue migliori amiche vivono a centinaia di chilometri da lei.
Il suo ex l'ha lasciata un anno fa con un SMS, il giorno di Natale, e da allora si sente dannatamente sola, anche se non lo ammette. Si barcamena tra la sua “mania dei maniaci”, la sindrome da parlata non supervisionata e la propensione all'innamoramento istantaneo (non ricambiato). L'apoteosi del mai una gioia.
Ma quest’anno ha deciso che sarà IL SUO anno!
Riddurrà a zero le aspettative e si godrà tutto ciò che arriva, con assoluta leggerezza! Applicherà alla lettera le “regole per la perfetta seduttrice”: puntare, sedurre, colpire e abbandonare.
Tutto chiaro.
Forse.
IL
LIBRO CI È
STATO DONATO DALLA STESSA AUTRICE
SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
Ciao Rumors,
ho avuto il piacere di leggere in anteprima per voi il libro d'esordio di Lea
Landucci “Mai una gioia – Amore e altri inciampi”.
È stato bello poter
leggere il primo libro di un'autrice perché non sapevo assolutamente cosa
aspettarmi da lei; non sapevo che stile avrebbe usato, come avrebbe trattato le
tematiche affrontate nel libro, né se la lettura sarebbe stata scorrevole o
lenta. È stato un po' come leggere un libro a scatola chiusa e devo dire che mi
è piaciuto parecchio ciò che conteneva quella curiosissima scatola.
Ma andiamo al dunque:
Lea ci racconta la storia di Cristina Aurori, ingegnere informatico di
30 anni che lavora presso l'agenzia DataMedia come investigatrice digitale. È
una pessimista convinta, innamorata della sua città (Firenze) e dei drama
coreani. Ha una propensione all'innamoramento istantaneo e ha improbabili
aspettative. Pensa che tutti gli uomini siano dei maniaci e ha la fobia per i
primi appuntamenti. Ne è proprio terrorizzata, al punto da avere dei veri e
propri attacchi di panico.
«Che situazione di merda. Perché mi comporto
così? Perché non faccio altro che sabotare me stessa?»
«È che non sono più abituata. Non riesco a
gestire chi manifesta interesse per me, perché non so mai se sia il caso di
crederci e abbandonarmi o proteggermi dal sicuro fallimento. Non ho più voglia
di stare male, chiedo troppo?»
Ama se stessa con i suoi
pregi e i suoi difetti ed è convinta di fare solo da sfondo nella vita di chi
le sta intorno e le vuole bene. Si vede sempre come tappezzeria e mai come
protagonista, ma le va bene così.. o almeno, così crede. Preferisce dedicarsi
alla vita, molto più movimentata, delle sue due grandi amiche: Sabrina,
trasferitasi a Milano per lavorare come redattrice moda di “Vogue Italia”, e
Daniela, che invece si è trasferita a Roma per seguire la carriera di attrice.
Si conoscono da più di 15 anni, sin dai tempi del liceo, e non si sono più
separate. La loro è un'amicizia sincera e leale e sugellano le promesse con un
intreccio di mani. Loro sono la famiglia che si è scelta.
“Il tempismo non è
mai stato il nostro forte, l’amore fraterno, sì.”
Ha altri 2 punti fermi nella sua vita:
- suo padre: che la ama alla follia e le dà quella fiducia in se stessa
che Madre (è così che chiama la donna dispotica che ha come genitrice, dalla
quale il padre è divorziato da ormai 10 anni) le nega;
- Carmen: la sua coinquilina, che è un cucciolo di labrador. Lei la capisce come
pochi e le sta accanto in ogni momento. Le è stata regalata dal padre, in un
momento di difficoltà dopo la rottura con Roberto, scegliendola tra tanti
cuccioli perché aveva la zampina anteriore sinistra fasciata.
“Aveva scelto
quella piccola labrador incrinata perché sapeva che così,
non si sa come né quando, ci saremmo aggiustate a vicenda.”
“A parte l’aspetto
siamo molto simili: pasticcione, lunatiche, permalose, pigre e un po’ rotte.
Quando usciamo passeggiamo in silenzio, consapevoli che basta la vicinanza
l’una dell’altra per farci sentire al sicuro.”
Cristina è perseguitata costantemente dal mood Mai una gioia, infatti,
quando incontra casualmente Michele Marini (avvocato nel settore
amministrativo) ad una festa di Capodanno, non riesce a credere che sia tutto
vero e che lui sia interessato realmente a lei.
“Lui appoggia il
viso sulla mia spalla, allineato al mio. Stesso sguardo, stesso respiro.”
Michele è bellissimo e sexy da morire, tanto da essere soprannominato Mr
Sexy. Ma il nostro avvocato è tanto bello quanto sfuggente: quando si
incontrano è molto presente, romantico e attento a lei e alle sue necessità, ma
appena si salutano svanisce nel nulla. Ciò crea in lei un continuo sali e
scendi di emozioni e non fa che aumentare in lei l'insicurezza che la
contraddistingue quando si tratta di sentimenti.
Per fortuna può far affidamento sulle sue amiche che non la lasciano sola
nemmeno un attimo e sono pronte a consigliarla e consolarla quando necessario.
Un avvenimento imprevisto le fa poi scoprire quanto lei sia importante per loro
e quanto sia sfalsata l'idea che ha di se stessa e di come la vedono gli altri.
Il resto lo lascio scoprire a voi, perché non vorrei rovinarvi la
sorpresa di scoprire l'evolversi di questa storia. Di sicuro niente è come
sembra e tutto viene completamente stravolto più e più volte.
Dopo avervi parlato della storia, vorrei parlarvi del mio parere e del
libro in sé:
lo stile è sicuramente frizzante e coinvolgente. Sa far ridere e
commuovere con apparente estrema semplicità.
La protagonista sa farsi amare e per me è stato facile immedesimarmi in lei. Sa
essere tanto profonda quanto leggera e divertente. Credo che in ognuno di noi
ci sia una Cristina che viene più o meno allo scoperto. La cosa che ho
apprezzato molto è la continua crescita e scoperta di se stessa della
protagonista. Abbiamo il piacere di vederla scavare dentro di sé, di vederla
inciampare e rialzarsi ogni volta. Tutti abbiamo degli alti e bassi.. la
difficoltà sta nel rialzarsi e andare avanti a testa alta. Assistiamo alla sua
crescita e alla presa di coscienza di sé. Non è una ragazza che si abbatte, ma
che, anzi, ha la forza di alzarsi e lottare ogni volta.
“Ogni singolo
inciampo, si è trasformato in regalo. Cado perché sono in piedi.”
Non mi era mai capitato di stimare un personaggio di un libro, ma con Cri
mi è successo proprio questo. Credo che molti di noi, non dico che dovrebbero
prenderla come esempio, ma potrebbero prendere qualche spunto utile e potersi
ispirare a lei per la sua grinta.
“Devo iniziare a
prendere in mano la mia vita e portarla dove voglio io.”
Sarà pure agli inizi della sua carriera come scrittrice di romanzi, ma
Lea è capace di guidare il lettore esattamente dove vuole lei e COME vuole lei
con assoluta maestria. Sa giocare con l'emotività dei personaggi e scegliere da
chi farci coinvolgere e da chi no. Sa farci entrare in empatia con le sue
creature di carta. Non si perde in descrizioni materiali, ma si dedica a quelle
più emotive dei personaggi e delle sensazioni. Sa scendere nel profondo senza
appesantire la storia. È un libro pieno di dettagli e tasselli, ma che non
confonde e non infastidisce annoiando. Sa assolutamente far appassionare alla
storia e renderne dipendenti.
P.S. Ho assolutamente adorato il richiamo alla trasmissione radiofonica “Glielo
diciamo noi” del programma di Radio Deejay “Pinocchio”. Conoscendolo
alla perfezione, visto che lo seguo costantemente, mi sono divertita un sacco a
leggere quelle righe e a ritrovare le frasi che la Pina, Diego e la Vale dicono
realmente durante la trasmissione. Brava brava!
Il mio voto non può che essere il massimo che mi è consentito.
Sono davvero curiosa di leggere il tuo prossimo libro. Ottimo inizio Lea!
Giusy
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