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mercoledì 11 novembre 2020

Recensione "L'angelo e il duca" di Amelia J. Parker

Buongiorno Rumors. Oggi la nostra Alessandra ci parla del romanzo edito ODE Edizioni di Amelia J. Parker intitolato L'angelo e il duca. Uscito il 14 Ottobre.

Titolo: L'angelo e il duca

Autore: Amalia J. Parker
Editore: ODE Edizioni
Genere:  Romance Vittoriano
Prezzo ebook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2020
 
 
Londra, seconda metà dell'Ottocento.
È una fredda notte invernale quando Brandon Bromley Duca di Davenham intravvede per pochi istanti la chioma bionda del celebre fantasma del teatro St.James.
Un'apparizione fugace ma sufficiente a legare due destini apparentemente distanti.
Un uomo cinico, di bell'aspetto e di rado sorridente. Un uomo che ha imparato a sue spese quanto l'amore di una donna possa essere un appannaggio per stolti sognatori. Tuttavia, quella vita che sembra essere stata dura con lui ha in serbo qualcosa di più di promiscue nottate al Cardinal's Hat.
In una Londra vittoriana e in un'Europa illuminata dal Positivismo una storia di amore, intrighi, tradimenti e vendette.

IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALL'AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 

Meravigliose/i Rumors, sono felicissima di potervi parlare di un romanzo storico al quale mi sono appassionata sin dalle prime righe. 
 
Ammetto di aver abbandonato il genere negli ultimi tempi, dedicandomi maggiormente ai romanzi contemporanei e ai fantasy, ma il ritorno alla seconda metà dell’Ottocento mi ha permesso di immergermi in una storia che adoravo sempre più, riga dopo riga. 
 
Già mi aveva accalappiata l’ambientazione: la mia adorata Londra. E, grazie alla trama accattivante, alla location, al genere… beh, il romanzo aveva già acquisito notevoli punti di vantaggio. Ma leggendo questa storia vi posso garantire che i punti sono saettati in alto nella classifica.
Ma partiamo dall’inizio…
 
Brandon Bromley, Duca di Davenham, è un uomo affascinante, solitario, austero, che preferisce trascorrere le notti al Cardinal’s Hat, famoso bordello di Londra, piuttosto che tornare a casa da una donna che non può più chiamare moglie, per via di tutti i tradimenti di cui si è macchiata e continua a macchiarsi. Il Duca cerca di lenire il suo dolore in quel modo, ma l’unico momento di vero interesse per lui durante la giornata non è recarsi al locale, bensì a casa del suo caro amico, sir Lawrence Dalton, proprietario del teatro, famoso non solo per gli spettacoli che presenta, ma anche e soprattutto per il fantasma che – si dice – alla mezzanotte inizia a suonare il pianoforte…
 
“L’orologio interruppe i pensieri di entrambi quando batté la mezzanotte. Terminato che fu il dodicesimo rintocco alle orecchie del duca arrivò una melodia dolcissima che subito riconobbe.
Una sonata di Beethoven, il Clair de lune.
«Struggente» disse, guardando di sottecchi Dalton e sorridendo appena. «Perfettamente eseguita. Il tuo fantasma pare essere davvero un eccellente pianista… Ma dovrai svelarmi il segreto della sua identità prima o poi.»
«Temo di doverlo ancora risolvere io stesso. E quando potrò, lo farò più che volentieri» rispose l’amico con le sopracciglia aggrottate. «Te lo prometto.»”

 
Devo ammettere che fino a un certo punto del romanzo ho creduto di trovarmi in una storia paranormale. Non capivo, volevo scoprire anch’io chi fosse il fantasma, perché era come se anch’io stessi udendo la melodia del pianoforte.

Ma subito dopo un altro mistero si è impossessato della mia attenzione: un ragazzino, per l’esattezza, ha ottenuto la mia attenzione e quella del Duca di Davenham che, colto da un senso mai provato prima, si ritrova ad ammirare per più tempo del dovuto gli occhi e i capelli biondi di quel ragazzo che vende fiammiferi sulla scalinata del teatro.
 
“Che ragazzo strano, pensò, strano ma saggio e gentile, e parla francese con grande attenzione. Poi
all’improvviso il duca sembrò prendere una decisione.
«Seguimi» affermò d’impeto e cominciò a salire le scale che portavano al teatro. Angel, ubbidiente, non fece domande e gli trotterellò dietro.”

 
E non solo il Duca porta il ragazzo dal suo caro amico direttore del teatro per nutrirlo e vestirlo con abiti puliti, ma decide di portarlo a casa con sé.
Angel è un ragazzo ubbidiente, dolce e devoto al duca.
Pare addirittura che il duca stia davvero bene in compagnia di quel ragazzino dolce ma dalla lingua tagliente, che sa il fatto suo e che a volte dimentica quale sia il suo posto.
Ma forse perché il suo posto doveva ancora trovarlo.
 



Ecco, carissime/i Rumors, da questo momento in poi non posso continuare. Devo lasciare a voi la scoperta di ciò che si annida intorno a questa storia ricca di suspense, di colpi di scena, ma anche e soprattutto di… amore. 
 
Un amore tra un Duca e un “angelo”, capace di far battere ancora il cuore di un uomo che credeva di essere giunto alla fine della sua vita senza sapere che doveva ancora viverla realmente.

Ho adorato tutto di questo romanzo. L’autrice è stata capace di proiettarmi nella Londra vittoriana, nelle campagne inglesi, nella storia del Duca e dell’angelo, in una storia nuova e incredibile.

Approfitto per fare i miei più sinceri complimenti all’autrice.

Ma non posso lasciarvi senza un ultimo estratto che ho adorato.

Tuttavia, vi prego di non leggere se non amate lo spoiler! Sapete che non lo faccio mai, perché desidero che voi sentiate sotto pelle l’adrenalina salire da sola riga dopo riga, ma stavolta… nella frase (che adoro) c’è un piccolo dettaglio che non dovete leggere se non volete anteprime!

Quindi…
Non leggete…
Se non volete spoiler!



 
Consiglio questo romanzo a coloro che amano i romanzi storici, alle inguaribili romantiche come me e a chi cerca una storia “diversa” ma soprattutto “unica”!

“Davenham annuì e avvertì una volta di più quanto Angeline gli riempisse il cuore e l’anima, la vita stessa con il solo sguardo”
 
Alla prossima lettura, meravigliose/i Rumors!
La vostra Ale 😊

 

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