Condanna da scontare: quarant’anni di reclusione
Pena già espiata: dodici
Avevo solo ventitré anni, quando un brutto scherzo del destino mi ha spedito nel girone dei dannati. Omicidio di secondo grado… è ciò che mi sono meritato per aver mandato il mio migliore amico al Creatore.
Ho brancolato nel buio, un buio già sperimentato che mi ha dirottato in un’esistenza che non mi appartiene. Sono un uomo, adesso, ma di Colin Baker non c’è più traccia. Al posto dei sogni c’è un numero a identificarmi: Detenuto 4587.
Ci credereste se vi dicessi che stavo per sigillare l’unico spiraglio di luce di queste mura di cemento? Niente psicologhe e nemmeno avvocatesse in una prigione di lupi affamati, eppure… lei esiste. Non possiamo toccarci né vederci, ma è l’unica a rendere questo dannato posto un dolce supplizio.
Ho tante colpe, più o meno gravi. Ho una coscienza e così un’anima che non fanno che tormentarmi. Mi ricordano il castigo in cui vivo e da cui non uscirò mai perché è come un loop infernale.
Respiro ancora. Forse questo è il mio rimorso. Respiro per istinto di sopravvivenza, quindi sì, Vostro Onore, sono colpevole... colpevole di avere un cuore che vuole tornare ad amare.
Il libro di cui vi parlo oggi è impegnativo e forte, vi starete chiedendo perché ed è presto detto!
Colin, oggi trentacinquenne, è in carcere in un penitenziario del Texas da 12 ore, gliene restano ancora 28 da scontare. Cosa ha combinato? Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e con una serie di spiacevoli eventi è stato accusato dell’omicidio del suo migliore amico, che considerava come un fratello.
Ha una condotta esemplare e nessuno che gli resta come affetti, si adopera come tuttofare per effettuare lavori manuali in carcere e ha trovato nel suo compagno di cella un alleato e amico.
Per scherzo decide di iscriversi ad un sito compilando i suoi dati per essere contattato da persone comuni, credendoci poco a questa iniziativa…
Tate, figlia del sindaco della città, con i genitori ha un pessimo rapporto per eventi passati anche molto drastici.
Ha un lavoro come insegnante per i bambini piccoli e una migliore amica: Sierra.
Dopo un colloquio con il parroco del paese, con un peso sul petto che vorrebbe togliere, decide di cercare ispirazione per sentirsi meglio.
Si imbatte quindi nel sito del carcere dove anche suo fratello è stato in detenzione e al programma predisposto per conoscere i detenuti.
Scorre tutti i volti finché viene catturata da due occhi magnetici… Colin – detenuto 4587.
Prova a scrivergli una lettera a mano… e si chiede dove potrebbe portare tutto questo…
Colin, dopo 12 anni di carcere riceve una lettera, dal programma in cui si è iscritto su pressione del compagno di cella.
Questa missiva inizia a scaturire qualcosa in lui che non sa spiegarsi; è come se tutto tornasse ad avere un senso.
Lui stesso si è fin da subito arreso alla sua sorte, nessuno ha combattuto per il suo caso, anche se si è sempre proclamato innocente; questa lettera è il primo spiraglio di luce dopo tutti questi anni.
Dapprima scettico risponde con freddezza a questa donna che lo ha colpito con le sue parole.
Tate però è cocciuta e non demorde, così tra i due nasce una corrispondenza stretta…
Appoggio una mano sulla sua. Mai avrei pensato che un gesto così semplice potesse essere tanto bello, intimo.
"Tate..." sussurra.
Non mi trattengo. Mi alzo in punta di piedi e lambisco le sue labbra.
Lui dischiude subito la bocca e prende in mano la situazione. Circonda il mio viso tra i palmi mentre la sua lingua mi invade con una rude dolcezza.
Può bastare a loro questo rapporto o sta per diventare qualcosa di più? Si stanno per caso innamorando l’uno dell’altra? Ci sarà una speranza per Colin di rivedere la luce totale grazie alla sua Tate?
Voglio lasciarvi con questi interrogativi per fare in modo che possiate gustarvi e leggere questo romanzo tutto d’un fiato come è successo a me.
"Cavolo, amore, sono sfinita. Oggi ho avuto un primo colloquio con la preside" Tate si siede sul divano e si sfila le scarpe.
"Allora bisogna festeggiare. Mettiamoci comodi e beviamo qualche bicchiere di vino."
Questo nuovo libro scritto a quattro mani da Lorena e Teresa è come sempre superlativo, i temi trattati sono importanti ma sono descritti in maniera accurata e attenta, lasciando trasparire le forti emozioni dei due protagonisti.
La scrittura alternata è quella che preferisco, infatti mi ha dato modo di scorgere completamente i sentimenti e gli aspetti di Colin e Tate; nulla è lasciato al caso, le due scrittrici hanno fatto un lavoro egregio.
Questo libro ha tenuto alta la mia attenzione per tutta la lettura con i colpi di scena e con la passione che emerge dai nostri protagonisti.
Tanti complimenti a Lorena e Teresa che come sempre mi hanno catturato con il loro nuovo romanzo!
Ovviamente, attendo con impazienza un prossimo vostro lavoro, ma quello già lo sapete!
Buona lettura Rumors!
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