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giovedì 16 settembre 2021

Review Party: Recensione "Siamo un istante perfetto" di Daniela Volonté

Ciao Rumors. Oggi per il Review Party, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Siamo un istante perfetto di Daniela Volonté. Uscito il 30 Agosto.

 
Titolo: Siamo un istante perfetto
Autore: Daniela Volonté
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 30 Agosto 2021
 
 
Dopo aver raggiunto l’apice della sua carriera ciò che resta oggi a Viola Carli è un lento declino. Come può un’autrice continuare a scaldare i cuori delle proprie lettrici se ha perso la magia della scrittura?
Thomas Molteni ha ottenuto molto dalla vita, forse più di ciò che si sarebbe aspettato, ma il destino gli ha giocato una mossa difficile da contrastare. Cosa può desiderare un uomo che sembra avere ottenuto già tutto?
Viola e Thomas non si conoscono e non si sono mai incontrati nemmeno per caso, tuttavia entrambi decideranno di partecipare a un esperimento sociale e per cinque settimane saranno obbligati a vivere a stretto contatto come moglie e marito.
In che modo riusciranno ad affrontare questa loro folle decisione?

Nota dell’autrice: il romanzo è stato liberamente ispirato da un format televisivo andato in onda per la prima volta in Danimarca nel 2013 ed esportato in oltre venti paesi. In Italia, la serie dal titolo “Matrimonio a prima vista” è approdata nel 2016.
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
  

Ben trovati Rumors,
inizio questa mia recensione ringraziando il blog perché mi ha dato la possibilità di scoprire un’autrice che non conoscevo e che mi ha lasciato senza parole, Daniela Volonté e con piacere vi parlo del suo ultimo libro “Siamo un Istante Perfetto”.

Appena ho iniziato a leggere la vicenda è stato automatico pensare al programma “Matrimonio a prima vista Italia” e rimanere un po’ scettica su un libro basato su questo format. Mi sono bastate poche pagine per ricredermi immediatamente e per essere subito risucchiata dalla storia di Thomas e Viola.

Viola ha 28 anni, è un’autrice di libri romance in piena crisi, quello che l’ha colpita è il classico blocco dello scrittore. Tutto quello che ha proposto al suo editore durante l’ultimo anno è stato cestinato e ne è conseguentemente demoralizzata.

Thomas, ex modello, famoso in tutto il mondo per aver lavorato per i migliori brand, ora è dirigente della sua azienda di moda, ha 34 anni e da qualche anno ha dovuto ridimensionare la sua vita a causa di una grave malattia.

Decidono entrambi di partecipare alle selezioni per il programma “Matrimonio tra sconosciuti” che prevede, oltre al matrimonio, il vivere insieme per cinque settimane, trascorse le quali si decide se proseguire o divorziare. I motivi che spingono Viola e Thomas sono differenti. Viola pensa di recuperare un po’ di ispirazione e di tornare a scrivere come un tempo; Thomas vuole provare cosa significa sposarsi e condividere i suoi giorni con qualcuno, prima che la situazione in cui si trova non glielo consenta. Entrambi vengono selezionati e dovranno proprio sposarsi tra loro. Inutile dire che entrambi ne sono spaventati ed elettrizzati in ugual misura. Appena Viola sa delle condizioni di salute di Thomas non ci ha pensa due volte e accetta subito; Thomas è incredulo, era sicuro di non venir scelto a causa della sua malattia ma soprattutto non pensava di trovare una donna disposta a tanto. Il giorno del loro matrimonio sono entrambi agitati ma nel momento in cui si ritrovano davanti al celebrante e incrociano i loro sguardi qualcosa cambia, tra loro c’è subito una strana empatia che sconvolge entrambi.

Appena il celebrante inizia a parlare del motivo per cui siamo tutti qui, noto che il corpetto dell’abito di Viola si gonfia visibilmente. Intuisco che è nervosa da come stritola con forza il bouquet di rose. I poveri petali di un rosa pallido sembrano sbiancare per quella tortura. Senza riflettere, allungo la mano e la appoggio sulla sua. Mi do subito dell’idiota! Penserà che ci sto già provando come un adolescente arrapato. Sto per scostarla prima di rovinare tutto, ma è lei a intrecciare le dita attorno alle mie. Il mio sguardo scivola fino a quel groviglio e mi sento strano. Il cuore smette di pulsare tanto in fretta e l’eco in tutto il mio corpo cessa di darmi fastidio. Anche il respiro torna regolare e per la prima volta, dopo tanti anni, non mi percepisco diverso. Non mi sento malato. Non ho nulla in meno rispetto a ogni altro essere umano. Posso scegliere la mia strada come una persona chiunque.

Il dorso della mia mano è così piccolo nel suo palmo. Continuo a osservare ogni movimento del nostro groviglio di dita e giuro che il cuore salta un battito nel momento in cui il suo pollice mi accarezza la pelle. Non riesco a descrivere la sensazione che mi pervade. È come la brezza estiva che ti sorprende in una giornata afosa. Thomas non smette di sfiorarmi e ogni volta che lo fa, acquisto una sicurezza mai provata. Basta così poco per mandare al diavolo i miei timori? Non sono sola... Ecco, cosa nasconde questo gesto.


Inutile dire che la scelta di Viola e Thomas di sposarsi ad occhi chiusi non è stata ben accettata da parte delle rispettive famiglie, preoccupate che da questa avventura possano uscirne devastati e con ancora più ferite nell’anima di quelle che entrambi già hanno. Viola ha perso i genitori quando aveva sedici anni e da allora è stata cresciuta dagli zii, per lei importanti quanto un padre ed una madre, il dolore che porta nel cuore è grande e rimpiange tutte quelle volte che non ha dimostrato il suo affetto alle persone che le hanno dato la vita. Gli zii non vogliono che Viola soffra ancora e temono che la situazione in cui si trova il marito possa solo creare altri problemi. Thomas ha sempre vissuto negli agi e nel lusso, una vita di sregolatezze ed eccessi, alcol, droghe e fiumi di donne con cui spassarsela. Una volta diagnosticata la sua malattia si è ricreduto circa le cose veramente importanti della vita, gli affetti delle persone care e della famiglia. I genitori di Thomas sono iperprotettivi, soprattutto la madre è scettica sulla moglie del figlio, teme che lei se ne voglia solo approfittare e non manca mai di farlo presente.

Il loro matrimonio sancisce la loro unione e la loro nuova vita inizia con il viaggio di nozze a Sirmione sul Lago di Garda e la loro conoscenza inizia a farsi strana ed interessante. Viola è dolce, sensibile, testarda e tenace ma tanto insicura. Thomas è consapevole della sua bellezza e della sua prestanza fisica, è un gentiluomo ma con quella giusta dose di sfrontatezza e spavalderia, ma ha tanta paura di non avere più tempo.

Man mano che si conoscono e trascorrono i giorni insieme scoprono che quel brivido provato il giorno delle nozze non era dovuto solo al momento che stavano vivendo, ma è qualcosa di più, che va oltre. Qualcosa nei loro cuori inizia a smuoversi e fa solo un gran bene ad entrambi. Inutile dire che anche l’attrazione fisica è tanta e la passione fa presto a travolgerli, lasciandoli quasi disorientati.

Muovendosi velocemente, mi incornicia il viso con le mani e posa le labbra sulle mie. Mi sta baciando. Non c’è la stessa gentilezza che mi riserva quando mi sfiora la tempia o mi regala baci tra i capelli. Questo bacio è urgenza e non potrebbe essere più perfetto di così, perché adesso noi siamo un istante perfetto.

Sto per ringraziarla, quando lei compie un gesto inaspettato. Mi accarezza il volto e i capelli con dolcezza. «Tutto bene?». Dio, più che bene. Mi piace da morire quando mi sfiora. Faccio un cenno con la testa perché non riesco a parlare e non è solo per il medicinale andato di traverso.


La vita insieme già non è facile per un matrimonio “normale”, figuriamoci tra due persone che si sono viste per la prima volta il giorno del fatidico “sì” e che si stanno conoscendo solo adesso che vivono a stretto contatto. Le debolezze di ognuno vengono presto a galla e fanno subito vacillare il precario rapporto che hanno iniziato a costruire. Thomas è molto condizionato dalla sua malattia, nonostante Viola sia per lui una boccata d’aria, sia per lui vita, frequentemente si chiude in se stesso e nel suo dolore senza consentire a nessuno di aiutarlo e sostenerlo; non vuole che la moglie lo guardi con occhi diversi solo perché sta male. Viola vorrebbe stargli vicino, cerca in tutti i modi di fargli capire che lei c’è, se vuole, senza forzarlo perché d’altronde non può costringerlo ad aprirsi con una persona che conosce da così poco tempo. Viola più si avvicina a Thomas e più le sue paure aumentano, non vorrebbe affezionarsi a lui perché non vuole più provare il dolore di perdere una persona importante e che ama più della sua stessa vita; aveva già perso i suoi genitori, non avrebbe potuto sopportare un’altra perdita.

«Ciò che offusca la mia serenità è l’idea di far soffrire le persone che mi vogliono bene. Quello che invece mi fa arrabbiare, non è la malattia, ma gli sguardi di pietà. È un comportamento che odio dal profondo. Non reggo che la gente mi guardi con la pena negli occhi. E se mi sono comportato da stronzo con te, è perché avevo il terrore di leggere la stessa cosa sul tuo viso. Lo so che non lo hai mai fatto, però temo che prima o poi succederà. E non potrei sopportarlo».
«Ho partecipato all’esperimento, perché volevo sapere cosa si provasse a essere sposati. A condividere la propria vita con un’altra persona. A trascorrere il tempo con lei, a dormire tutta la notte accanto alla stessa donna e a svegliarmi al mattino in un letto che profuma di vita».

In questo momento non mi sento una ragazza sbagliata. Non sono quella a cui sono morti i genitori. Non sono un’autrice che ha perso la magia della scrittura. Non sono una donna che non crede nell’amore per difendersi dagli addii. Sono una moglie che si sente protetta dall’abbraccio del proprio uomo. E questo pensiero mi terrorizza a morte, perché significa che sto iniziando a provare qualcosa per lui.
…..Mi sono iscritta alle selezioni, perché ero stanca di non avere una famiglia mia. Volevo vivere lo stesso amore che respiravo a casa, quando ero piccola… La parte più bella di questo viaggio è stata addormentarmi con Thomas e trovarlo accanto a me, appena sveglia. 

Dopo la luna di miele, iniziano la loro vita insieme come marito e moglie andando a vivere in centro Milano, nella casa di Thomas. Entrambi lavorano principalmente da casa e quindi è automatico condividere quasi ogni momento. Da un lato diventano sempre più complici, più intimi e più coinvolti, dall’altro le incomprensioni e le incursioni esterne li rendono spesso nervosi e distanti. Sia Viola che Thomas si lasciano sopraffare dalla paura e dal senso di inadeguatezza, chiudendosi a riccio senza lasciar trapelare nessuna emozione e senza riuscire a confidarsi con l’altro. Solo quando si toccano riescono a superare le divergenze, quasi come se il semplice sfiorarsi, abbracciarsi o tenersi per mano possa dare a entrambi la forza di non crollare; i gesti tra loro valgono più di mille parole. Viola e Thomas si amano in un modo talmente intenso da non rendersene neanche conto, i sentimenti che provano non li avevano mai provati per nessuno prima d’ora. E’ come se ognuno di loro sia la metà di un cuore e solo insieme possono ricomporne uno solo, forte e palpitante.

«Viola, dammi la mano», dico, porgendole il palmo della mia. Questa volta mi ha sentito, perché smette per un attimo di piangere, però non si muove. «Per favore», aggiungo in tono supplichevole. «Perché?», chiede con la voce roca e giuro che vorrei prendermi a pugni. Sono io la causa di tutto. «Quando ci tocchiamo va meglio, me lo hai detto tu». Alza lo sguardo e mi uccide sapere di essere la causa del suo dolore. Lancia un’occhiata alla mia mano, poi con lentezza vi posa sopra la sua. Il calore di quel contatto lenisce in parte la fitta che provo al petto…

Il destino però non sempre è a favore, anzi spesso è proprio a causa sua che le sofferenze tornano a bussare alla porta. Pochi giorni prima della conclusione delle cinque settimane, Thomas prende la decisione più difficile della sua vita. Non può costringere Viola a soffrire per il suo male, non dopo che lei aveva già subito tanto dopo la perdita dei suoi genitori. Viola doveva avere tutto dalla vita, dopo tanto buio doveva vedere la luce e Thomas, per il suo bene, la lascia libera. Viola gli ha dichiarato il suo amore e lui se ne va lasciandole una lettera…

…In queste settimane mi hai dato tantissimo, più di chiunque altro, e ti ho visto acquistare un po’ di sicurezza. Mi piacerebbe poter dire di averti aiutato almeno in questo processo, durante il tempo passato insieme, ma la verità è che non ho fatto praticamente nulla per te. Ti chiedo scusa anche per ciò. Prego con tutto me stesso che la mia scelta non abbia conseguenze su di te, se così fosse non me lo perdonerei. Grazie a te, Adamo ha potuto sfiorare la mano di Dio e, anche se è durato un solo attimo, è stato meraviglioso. Non potrò mai dimenticarlo, ma è il momento che ognuno torni al proprio ruolo e alla propria vita. Se ti fa sentire meglio, odiami pure, me lo merito, ma non lasciare che i miei errori ricadano su di te. Non è quello che voglio. Se puoi, ogni tanto ricordati anche quello che siamo stati... un istante perfetto. Un bacio, Thomas.

E’ dopo queste parole che ho iniziato a piangere senza rendermene conto, continuando a leggere la storia di Viola e Thomas, arrivando fino all’ultima pagina di questo libro strepitoso con il cuore in gola. Le gioie e i dolori non si concludono così, i colpi di scena sono tanti, i sorrisi e purtroppo le tante, tantissime lacrime non si risparmieranno. La vita, si sa, è fatta di insidie di ogni genere, è una continua salita, alternata a momenti di serenità, una continua sfida, una continua lotta che con il trascorrere del tempo ci rende più forti e più consapevoli di ciò che è veramente importante, portandoci a godere delle cose che abbiamo senza cercare l’impossibile. Questo libro mi ha fatto riflettere su diverse questioni, soprattutto su quanto spesso ci facciamo condizionare sulle nostre scelte di vita e su quanto a volte ci sentiamo non meritevoli di qualcosa di bello. Nessuno deve sentirsi inadeguato o soffrire della propria condizione, spesso chi è provato da una malattia si sente devastato e si chiede il perché di tanto dolore, arrivando quasi alla certezza di non riuscire ad avere un minimo di felicità. Siamo umani e spesso non riusciamo a comandare le nostre emozioni, sia che siamo pessimisti od ottimisti, dobbiamo imparare a cercare di trovare il bene nelle piccole cose. Certo più facile a dirsi che a farsi… Daniela Volonté mi ha trasmesso tutto questo e anche di più. Il suo modo di scrivere è coinvolgente, d’impatto e senza troppi giri di parole è in grado di trasmettere ogni sensazione provata dai vari personaggi, coinvolgendo il lettore in un turbinio di emozioni e sensazioni uniche. Dopo aver letto questo libro ho deciso di recuperare tutti i precedenti libri di questa autrice, la sua scrittura mi ha stregato. 

Per chi non conosce ancora la penna di Daniela, consiglio vivamente di iniziare dalla lettura di questo libro e di farsi coinvolgere in tutto e per tutto dalle vicende di Viola e Thomas. E fate attenzione a come pronunciate il nome del nostro bel protagonista, potrebbe prendersela veramente. Secondo voi Viola lo avrà pronunciato nel giusto modo quando ha visto per la prima volta il suo futuro marito? Vi dico solo che il cuore del povero Thomas ha perso uno o due battiti….il resto ve lo lascio scoprire sa soli. 

Un’ultima cosa: ricordate che basta un’istante perfetto per stravolgere completamente la vita e quell’istante non lo dimenticherete mai.

Mariaelena
 

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