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mercoledì 15 dicembre 2021

Review Party: Recensione "Prima che scenda la notte" di Carola Rifino

Ciao Rumors. Oggi per il Review Party, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Prima che scenda la notte di Carola Rifino. Uscito il 10 Dicembre 2021.
 

                                                        Titolo: Prima che scenda la notte
Autore: Carola Rifino
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance/New adult
Data di uscita: 10 Dicembre 2021 
 
Da due anni Beau ha scelto di trasformarsi in una delle ombre che popolano San Francisco. Passa quasi ogni sera al The Bay, il pub che gli è valsa la fama di pericoloso seduttore, e in cambio di una doccia e un letto comodo in cui dormire offre del sesso appagante privo di implicazioni. 
 
Ad attirare Taylor al The Bay è un uomo ricoperto da tatuaggi. Costretta ad accettare un matrimonio combinato con uno sconosciuto, desidera vivere ogni svago che la vita ha da offrirle prima del fatidico momento. 
 
Il caso però non le porta una notte di sesso, bensì un ascoltatore. Perché Beau, strano a dirsi, sembra essere l’unico in grado di capirla. Le regole da rispettare sono semplici: si incontreranno solo di mercoledì, non usciranno mai dal pub e non andranno a letto insieme. Il tempo a loro disposizione ha una scadenza e i sentimenti sono proibiti. Ma se fosse Taylor la redenzione inattesa di Beau? E se proprio Beau rappresentasse la felicità insperata di Taylor? 
 
Siamo una tempesta in fuga che incontra un ginepraio di caos. 
Siamo la biforcazione inattesa che porta solo guai. 
Siamo due che non si devono avere.
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
 

Ciao Rumors,
oggi vi parlo di “Prima che scenda la notte” ultimo libro di Carola Rifino. Conosco questa autrice e la sua particolare scrittura, ho letto tutti i suoi libri adorandone ogni singola pagina. Avevo grandi aspettative da questo libro e sono state tutte ampiamente soddisfatte, anzi Carola è riuscita ancora una volta a sorprendermi.

Devo però essere sincera, dopo solo tre capitoli, nella mia testa è rimbombato un secco “NO” e non perché non volessi proseguire la lettura, ma perché al primo impatto è stato un colpo al cuore scontrarsi con Beau e Taylor, all’apparenza così distanti ma nella realtà tanto simili forse troppo. 
 
E il mio rifiuto iniziale è stato verso la loro, chiamiamola, superficialità nei rapporti, entrambi non cercano e non vogliono l’amore, solo appagamento fisico, divertimento, sfogo degli istinti, insomma solo semplice sesso. Ma perché i protagonisti devono essere sempre così? Questa è stata la prima cosa che mi sono chiesta, ma ci sono volute poche pagine perché la storia di Beau e Taylor iniziasse a travolgermi, che la notte delle loro anime mi inghiottisse e che i miei, cosiddetti, pregiudizi svanissero. Due come Beau e Taylor possono essere solo così, c’è troppa oscurità e inquietudine che li avvolge, seppur in maniera differente, c’è troppa paura che incombe su di loro.

Beau ha 28 anni, è di buona famiglia ma da due anni vive come un vagabondo, senza fissa dimora, sfrutta le avventure di una o due notti per avere un tetto sulla testa, non ha un lavoro fisso al momento, i soldi li racimola come capita. A nulla vale, ora come ora, la sua laurea e il suo essere un architetto affermato, si nasconde dalla sua vita di prima, soffocato dalle colpe e dal rimorso.

Taylor ha 21 anni, è all’ultimo anno di università, di ricca famiglia, anzi ricchissima, nonostante non sia viziata, non si fa mancare nulla, i soldi a sua disposizione sono tanti e lei sa come usarli al meglio. Non vuole legami, ciò che conta è divertirsi finché potrà farlo, ancora pochi mesi di libertà prima che si sposi con un uomo che non conosce. Un matrimonio combinato, è questo il destino beffardo di Taylor.

Sono un’ombra che struscia nei vicoli silenziosi di San Francisco. Me lo si legge tra le pieghe sottili che mi segnano la coda dell’occhio, nella cenere impigliata tra il biondo arruffato dei miei ricci.

Non so cosa ne sarebbe di me, se decidessi di sottrarmi al mio destino, né so se sarei in grado di sopravvivere senza la mia rete di sicurezza. Non mi riferisco alle vacanze ad Aruba o alla mia borsa Chanel, mi riferisco al rapporto con mio padre, alle battutine piccanti di mia madre, alla cerchia di persone che considero amiche. Sparirebbero? Se scappassi, come mi suggerisce da anni Lily, chi mi rimarrebbe a parte lei?


In un freddo giorno di gennaio si incrociano al The Bay, pub che è solito frequentare Beau e dove Taylor capita una sera con la sua migliore amica. Si scontrano solo con gli occhi e tanto basta per sentire i brividi sulla pelle e non solo. Taylor conosce la reputazione di Beau, eppure ne è attratta subito, perché l’inquietudine che lui le trasmette la incuriosisce, i tatuaggi che lo ricoprono nascondono una storia che vorrebbe conoscere. A Beau basta tuffarsi nello sguardo di Taylor per capire che dietro quella ragazzina che beve costantemente cocktail mimosa, tutta curve e spavalderia, si nasconde una tristezza infinita al pari della sua e questo basta a suscitare in lui un senso di protezione.
Sono però i successivi due incontri che fanno scattare la molla, a San Valentino quando si parlano la prima volta e un giorno sulla spiaggia a China Beach dove Taylor si reca in preda alla disperazione, non sapendo più come sfuggire al suo destino, tanto è il terrore di non avere un futuro come desidera. Non basterebbe scappare perché suo padre la troverebbe ovunque, dunque perché non scegliere un gesto estremo…. Ma non ha fatto i conti con Beau, che trovatosi a pochi metri da lei poteva percepirne sulla pelle il suo stato di apatia e il desiderio di farla finita, lo stesso desiderio che aveva avuto lui tante volte pur di sfuggire ai suoi demoni. E la salva ridestandola dal suo torpore e impendendole di fare una pazzia.

Perché quell’immagine continua a torturarmi, insieme alle parole che mi ha urlato contro sulla spiaggia. “Non volevo uccidermi! Volevo solo scappare.” So cosa significa a volerlo fare, ho provato sulla mia pelle la sensazione di sentirsi in trappola, la delusione che ti invade il corpo, uno tsunami di liquame putrido straripato da una fogna che arriva e ti fa affogare quando la vita decide di farti aprire gli occhi, eppure mai una volta ho preso in considerazione l’idea di togliermi la vita.

«Non volevo suicidarmi», emette in un soffio dopo non so nemmeno io quanto tempo. «A volte ho pensato di farlo, però pensarlo non significa volerlo fare». C’è qualcosa nella malinconia della sua voce che spezza un punto preciso all’interno di me, a metà strada tra polmoni, costole e cuore. Per questo lascio stare la birra, struscio l’avambraccio sul legno e afferro la sua mano nella mia. Una rassicurazione che non mi appartiene, un gesto che la porta a sollevare gli occhi dal suo mimosa per posarli nei miei. È un fottuto incidente, una moto che si schianta contro un tir, una corda da bungee-jumping che si spezza e ti fa finire in un cratere dove ribolle lava e merda.


La connessione tra loro scatta da quel momento e per sfuggire ai problemi, o forse semplicemente consolarsi e confidarsi a vicenda, iniziano a frequentarsi ma solo come amici, entrambi consapevoli che avere una storia è insensato, andare oltre complicherebbe solo la loro situazione già fin troppo incasinata. Ma è proprio così che inconsciamente quel filo che li lega, ad ogni giorno che passa, si rafforza.
Si incontrano ogni mercoledì al The Bay, parlano e non parlano, cercano di aprirsi l’una con l’altro, mantenendosi sempre sul chi va là, il bagaglio che si portano dietro entrambi è troppo pesante per poterlo condividere, per poter stravolgere ancora di più le rispettive esistenze. Quello più chiuso è Beau, non vuole rischiare di mettere in pericolo Taylor, farla soffrire più di quanto stia già soffrendo non è tra i suoi programmi, anzi tenerla lontana sarebbe la scelta più logica, anche se ormai impossibile.  
Ha il caos in testa quella ragazzina, e io vivo le mie giornate ai margini della società: mi limito a collezionare passi tra le pareti scheggiate di San Francisco, sfuggo alla tempesta, mi riparo sotto cieli umidi che piangono stelle, nutrendomi delle gocce di sole spremute sul parabrezza del mio pick-up. Caos e tempesta non vanno miscelati. Caos e tempesta possono generare un’instabilità tanto intensa da far sbriciolare la città. Ma è difficile convincermi di ciò ora; ho il suo odore addosso, la sua pelle sulle labbra, la sua immagine incastrata nella testa…

No, ha ragione, non siamo amici. Siamo una tempesta in fuga che incontra un ginepraio di caos. Siamo la biforcazione inattesa che porta solo guai. Siamo due che non si devono avere.


Beau e Taylor si vogliono anche se resistono, si cercano anche se rimangono indifferenti. Il passo in più da fare è difficile, perché spingersi l’una tra le braccia dell’altro sarebbe complicato da gestire, rimetterebbe in gioco tutte le carte e bisognerebbe fare i conti non solo con il futuro, ma anche con il passato e con il dolore che da esso deriva. E’ inevitabile che si scateni il caos, Beau e Taylor sono tempesta, quella più violenta e devastante, quella che crea scintille e fuoco, ed è proprio questo che succede quando finalmente oltrepassano il confine tra amicizia e amore…..un vero e proprio cataclisma.
Beau e Taylor hanno cercato di stare lontano, ma è stato tutto inutile, non possono resistere, loro si completano a vicenda. Con non poca difficoltà iniziano a far fronte ai propri problemi, ad abbattere i muri e a ribellarsi al destino scritto da qualcun altro.

Il rapporto con Beau, invece, ha scardinato l’ordine delle mie precedenti relazioni: ci siamo conosciuti, prima, l’ho lasciato frugare nella mia testa, ha toccato la mia anima e solo poi il mio corpo. Involontariamente, ho dato un pezzo del mio cuore a quel ragazzo.

Una stringa di parole che ha chiarito quanto il nostro osservarci, il nostro ascoltarci, sia reciproco. Una frase che mi ha fatto capitolare ancora una volta ai suoi piedi. La volta definitiva, quella che mi ha legato a lei. È stato quello l’istante in cui ho capito che Taylor non è un’infatuazione passeggiera né uno sfarfallio destinato a sopperire nel buio….


Un anno dopo il loro primo incontro, grazie anche alla complicità del futuro marito di Taylor, esattamente d’accordo con lei sull’assurdità del matrimonio combinato, Beau e la sua ragazzina decidono di darsi una possibilità e di essere una coppia anche se con una scadenza. Vivendo insieme e condividendo ogni cosa, a poco a poco si sciolgono, l’impegno e lo sforzo che entrambi ci mettono per costruire il proprio futuro è lodevole, vedere come a piccoli passi reagiscono alle difficoltà e al dolore è impressionante. Taylor può sembrare troppo giovane, ma le imposizioni della propria famiglia l’hanno fatta crescere alla svelta e grazie a Beau si è risvegliata del tutto, capendo che ciò che conta nella vita non sono i soldi né tantomeno tutto ciò che si può acquistare con essi. Quello che conta davvero è realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni e, se tutto questo viene fatto con le proprie forze, è più gratificante. Lo è ancora di più se poi lo si condivide con chi si ama.
Beau, con la vicinanza di Taylor, riesce a riemergere dalla propria oscurità, affrontando il passato, cercando una soluzione agli errori commessi e alle ingiustizie subite, ricostruendo a poco a poco, mattone dopo mattone, la propria vita cercando la solidità di una casa e di una famiglia con una persona per la quale vale la pensa rischiare.

La nostra attenzione, la nostra intesa, la nostra connessione, l’unione carnale di due anime che si desiderano. Uno scambiarci la pelle, i demoni, le vulnerabilità, i nostri casini. Un donarci luce, speranza, emotività.

Non so dire con precisione cosa ci sia tra Beau e me, non sono in grado di affibbiarci un nome e, sinceramente, non mi interessa poi troppo farlo; di qualunque cosa si tratti mi fa stare bene, dà respiro alla mia ansia, allevia il peso della malinconia che da un po’ mi si è rifugiata tra le costole. E questo è tutto ciò che mi serve sapere.


La strada è tutta in salita, non sarà facile contrastare chi si opporrà alle loro decisioni e chi li porterà ad allontanarsi inevitabilmente, succubi ancora dell’influenza altrui e delle recriminazioni che avranno l’una verso l’altro. Beau e Taylor sono come marionette nelle mani di una forza oscura, farsi condizionare ancora dalle avversità della vita è un attimo. Ma ci vuole niente a capire che non possono più vivere lontani, si rimboccheranno le maniche e combatteranno ancora e ancora, prima che scenda la notte su di loro, fino allo stremo delle loro forze, fino a raggiungere la luce in fondo al tunnel.
La storia di Beau e Taylor è un tripudio di emozioni, è come andare sulle montagne russe, lo stomaco si stravolge e si aggroviglia, il groppo in gola e le lacrime si alternano a sospiri estasiati e sorrisi. E’ un cammino tortuoso il loro, è un crescere insieme e curare le rispettive ferite, è un amarsi e sacrificarsi in modo totalizzante e profondo, è un rimettersi in gioco e rivalutare tutta la loro esistenza. Sono due anime affini Beau e Taylor, due stelle del firmamento che vagano nel buio della notte e che quando si incontrano generano la luce più potente dell’intero cosmo.
Carola Rifino scrive con eccellente maestria, il linguaggio utilizzato è ricercato e accurato, preciso e d’impatto, nulla è lasciato al caso, tutto è articolato in modo che ogni minima emozione, ogni minimo dolore, ogni più piccola gioia venga trasmessa al lettore, in modo che quest’ultimo sia in piena connessione con i protagonisti e la loro storia. Sono rimasta sbalordita da Prima che scenda la notte, una storia complicata, struggente, intensa, passionale e tanto vera.
Quando sono arrivata all’ultima pagina mi sono resa conto che Beau e Taylor mi sono talmente entrati dentro, che quel “NO” inziale che è scattato nella mia mente, è diventato un enorme, convintissimo e meritevole “SI’”.
Non vi ho raccontato molto della vicenda di Beau e Taylor perché è giusto che la viviate in prima persona, poco per volta, scalino dopo scalino, sentimento dopo sentimento ed è giusto che conosciate anche tutti gli altri personaggi che colorano la loro storia, in particolare i loro rispettivi migliori amici, le loro colonne portanti, Ren e Lily, coloro senza i quali non sarebbero sopravvissuti.
Io non so cosa si inventerà Carola per il prossimo libro, è inutile dire che riesce sempre a lasciarmi senza parole e riesce sempre a rinsaldare la mia passione per la lettura. Come in tutti i suoi libri, sarei andata avanti a leggere di Beau e Taylor all’infinito.
Alla prossima cari lettori e se non avete ancora letto questo libro, spero con le mie parole di avervi incuriosito e che in questo momento stiate correndo in amazon ad acquistarlo.

Mariaelena
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