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giovedì 3 febbraio 2022

Review Tour: Recensione "Angelo di ghiaccio" di S.P. Hopeful

Ciao Rumors. Oggi per il Review Tour, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance edito Ode Edizioni intitolato Angelo di ghiaccio di S.P. Hopeful. Uscito il 26 Gennaio 2022.
                                                      
 
Titolo: Angelo di ghiaccio
Autore: S.P. Hopeful
Editore: Ode Edizioni
Genere: Sport romance, new adult
Data di uscita: 26 Gennaio 2022


 
Mya Allen, l'Angelo di Ghiaccio. È così che è sempre stata soprannominata fin da bambina per il suo modo aggraziato e leggiadro di scivolare sulla pista ghiacciata. Ma il destino beffardo spezza quelle ali, togliendo all'angelo la sua forza e la sua gioia.
Poi una nuova vita e un incontro.

Quelle ali forse non si erano davvero spezzate. Forse, avevano solo bisogno di trovare un altro angelo per tornare a volare.

IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 

Cari Rumors,
le amiche del blog mi hanno offerto su un piatto d’argento un libro ed un’autrice che non potevo farmi scappare, S.P. Hopeful e il suo Angelo di Ghiaccio. La storia di cui vi andrò a parlare è una storia di sofferenza e di rinascita che mi ha fatto provare mille emozioni e per la quale ci ho lasciato un pezzo del mio cuore.

Lei è Mya, è nata per il pattinaggio artistico, è fantastica, elegante, talentuosa, soprannominata Angelo di Ghiaccio perché su quel ghiaccio sembra volare come un vero angelo. La sua carriera è tutta in salita e il suo obbiettivo sono le Olimpiadi, è da quando era piccola che si impegna per questo, non ha mai sgarrato, allenamenti, sacrifici, studio, non ha mai ceduto e si è sempre distinta. Ma alle selezioni della categoria senior, qualcosa va storto, la lama si stacca improvvisamente dal suo pattino e tutti i suoi sogni di gloria si infrangono. Un brutto infortunio e una lunga riabilitazione la fanno sprofondare nel baratro e nella disperazione. Quando i suoi genitori non sanno più che fare per aiutarla, la convincono a trasferirsi per gli ultimi due anni di università a Montréal, da sua cugina Julia.

Lui è Evan, vive a Montréal, frequenta l’ultimo anno di università, è il capitano della squadra di hockey e migliore amico di Julia e del suo ragazzo William, ovviamente anche lui giocatore di hockey. Evan è un vero dio sul ghiaccio, il suo scopo è sfondare in questo sport e farne del tutto la sua ragione di vita; ha un amore sconfinato per la madre e la sorellina, ma a parte questo, non ci crede più da quando è stato tradito dalle due persone più importanti della sua vita. E’ chiuso in se stesso, non da niente di sé a nessuna ragazza, solo puro divertimento e piacere ma nient’altro, nessun affetto, nessun sentimento, nemmeno un bacio, sarebbe troppo intimo, insomma niente di niente.

Piango e lo faccio in silenzio, perché la mia vita e il mio mondo si sono sgretolati davanti ai miei occhi. Da quel dannato incidente, non ho avuto più la forza di rialzarmi, di ritornare a pattinare. Ogni volta che ci provavo, non ci riuscivo, la paura si impossessava di me, bloccando ogni mio tentativo. Mi sono chiesta il perché tante volte e oggi non ho più né la forza né la voglia di capire, di trovare una spiegazione. L’unica cosa di cui sono certa è che, da quel giorno, una parte di me si è spenta e non brilla più.

Alcune volte devo caricarmi di responsabilità che la maggior parte dei miei coetanei non hanno. Potrei anche evitarlo, ma non ci riesco, il mio è un bisogno di protezione verso mia madre e mia sorella. Se ripenso a quanto la mia famiglia era perfetta fino a qualche tempo fa, la rabbia mi assale. Mi sentivo invincibile, protetto e fortunato. Un padre avvocato, una madre istruttrice di pattinaggio, ma tutto si è sgretolato quando lui ha deciso di pensare solo a se stesso, dimenticandosi di noi.


Il primo incontro tra Evan e Mya non è dei più idilliaci, tra loro sono subito fulmini e saette, frecciatine e frasi parecchio taglienti. Ma volenti o nolenti dovranno vedersi spesso, vista la presenza di Julia nella vita di entrambi.
Evan giudica Mya una ragazza snob, la chiama principessa per sbeffeggiarla e non sopporta la sua aria saccente e il suo essere sempre sulle sue. Ma c’è qualcosa in quegli occhi azzurri come il cielo, si nasconde un dolore che non passa inosservato, soprattutto se in quel dolore si rispecchia quello che si porta dentro lui.
Mya considera Evan un cavernicolo, senza cuore, borioso ed insensibile, il classico sportivo che si pavoneggia ed usa le ragazze come fossero oggetti. Eppure il brivido che prova quando si tuffa nell’oscurità del suo sguardo non la lascia indifferente, anche se non vuole dargli peso.
Né Evan né Mya vogliono concedere qualcosa di sé all’altro, la corazza che si sono costruiti entrambi è dura e impenetrabile, difficile da scalfire, non hanno più niente da mettere in gioco, non è concepibile soffrire ancora, il loro cuore è già distrutto in mille pezzi, non possono rischiare di ridurlo in polvere per una semplice scintilla scoccata tra di loro.

Apro la porta della mia stanza dove posso, finalmente, spogliarmi della mia armatura. Una corazza fatta di dolore, rinunce, silenzi e ricordi che mi strappano il cuore. Fra queste quattro pareti riesco a essere solo Evan. Mi stendo sul letto e cerco di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo. L’ultimo pensiero che ho, però, è un viso straniero e due occhi che mi trapassano l’anima.

La mia vita era il pattinaggio, vivevo solo per quello. Ora, invece, mi sento sempre nel posto sbagliato. Ho perso la mia identità e sono sicura che non riuscirò a trovare un nuovo posto nel mondo. Il mio era lì, sul ghiaccio e ora non c’è più.


All’ennesimo scontro e litigio, succederà qualcosa che porterà entrambi a fare un passo indietro e a fare un esame di coscienza, a ricredersi e rivedere l’opinione che hanno l’uno dell’altra. Basta quel poco di umiltà e il bisogno di capirsi e sostenersi, che inizieranno a parlarsi e a conoscersi veramente. La prima cosa che li accomuna è il ghiaccio, perché scivolando su di esso si sentono veramente liberi e in pace con la propria coscienza. Solo sul ghiaccio spengono ogni problema, ci sono solo loro, tutto il resto, soprattutto il male che si portano dentro, viene tagliato fuori. L’unica pecca è che Mya su quel ghiaccio non ci è più tornata, anche se solo sfiorarlo con lo sguardo, gli provoca una scarica di adrenalina nel corpo e nell’anima. Il ghiaccio è la forza di Evan, è il suo riscatto e il suo orgoglio e quando viene a conoscenza dell’incidente di Mya, si ripromette di aiutarla a superare le sue debolezze e a ritrovare quell’autostima necessaria per tornare a pattinare.
Evan e Mya sono molto simili nell’anima, due stelle che possono illuminare l’intero universo o che possono distruggerlo nel peggiore dei modi. Sono due mine vaganti, la potenza dei loro sentimenti è notevole, le vibrazioni dei loro cuori sprigionano passione e tormento.

Dentro di me si fa largo l’esigenza di capire chi sia Mya Allen. Prima di andare via Robert mi ferma: «Evan, qualsiasi cosa tu abbia in mente, non ferire quella ragazza. Quando è arrivata qui era spenta, senza vita. Giorno dopo giorno, i suoi occhi stanno iniziando a brillare. Tu e lei avete la stessa scintilla di passione nello sguardo ed è una caratteristica che non ho visto spesso. Questa scintilla ha una tale forza che può annientarvi oppure unirvi, sta a voi decidere come usarla. Per questo devi stare attento e ponderare le tue decisioni.»

«Mya…» mi sta parlando con gli occhi chiusi. Il mio respiro si ferma. «Riposa, Evan.» «Solo per stanotte, stenditi vicino a me, ho bisogno di sentirti.» Il cuore inizia a battere con potenza, il suo viso, il suo corpo, tutto in questo momento mi attrae. Non riesco a dirgli di no, per questo faccio come mi ha chiesto. Sposto la coperta e mi stendo vicino a lui. E non so perché, ma mi sento a casa.


Ma se il primo bacio tra loro, quasi rubato, è impetuoso e rabbioso, è il secondo bacio quello che fa la differenza e che ribalta ogni cosa, un bacio profondo, colmo di dolcezza, rispetto, desiderio, un bacio che vuole curare le ferite e infondere sicurezza. Evan e Mya iniziano a crederci, iniziano a vedersi veramente per quello che sono, anche se lasciarsi andare è difficile e ci vuole tempo, iniziano a concedere un po’ di sé all’altro, poco per volta, a piccole dosi, sempre più decisi a conquistare quella felicità ormai lontana da troppo tempo.

Ogni volta che la stringo tra le braccia, il mio cuore perde una parte di corazza e inizio a vivere di nuovo. Mi piace averla qui, sul mio petto, non voglio rinunciare a lei, è diventata importante per me. La desidero ardentemente nella mia vita. Se penso a tutto quello che è successo, capisco che per me è diventato fondamentale il suo sogno, per questo prometto a me stesso che farò di tutto per ridarle la sua ragione di vita.

«Principessa…» «Non dire nulla, entrambi sappiamo cosa pensiamo. Tra di noi non servono le parole, basta che parlino i nostri cuori.» Si mette di lato, mi afferra il viso con una mano e mi bacia. «Sei speciale.» Sorrido e mi accoccolo vicino a lui. Ci siamo detti tutto, senza dire nulla. Siamo due anime ferite, ma che insieme possono ritornare a volare.


Evan grazie a Mya riesce a perdonarsi e a tornare a credere nell’amore verso una donna, ed è proprio una donna come Mya, che con la sua semplicità e la sua tenerezza, riesce a illuminare la sua esistenza e a ripulirlo da quell’aura oscura che lo opprime da tempo. Lei è un angelo a tutti gli effetti, il suo angelo.
Mya grazie ad Evan ricomincia a provare fiducia in se stessa, riesce a superare le sue paure e grazie alla forza che lui le trasmette, riesce a tornare a pattinare; anche se gli incubi legati all’incidente sono ancora presenti, sa che adesso può lottare per riuscire a sconfiggerli e tornare a brillare e a volare come solo lei, l’angelo di ghiaccio, sa fare. 

Evan e Mya insieme per la vittoria, insieme per raggiungere i loro sogni sportivi, l’hockey e il pattinaggio di figura, due sogni, due obbiettivi, due scalate al successo, due campioni che lasceranno il segno. E non meno importante l’amore che li lega, quel sentimento puro, sincero, ardente che li ha fatti rinascere a vita nuova.

La storia di Evan e Mya è come un’arrampicata su di una montagna per raggiungere la vetta più alta, ogni sporgenza che fa avanzare la scalata è una conquista e uno sgretolarsi delle loro insicurezze, ogni scivolone o tentennamento è un nuovo ostacolo, un nuovo problema da dover affrontare e sconfiggere anche se non è semplice, anche se si verseranno nuove lacrime, anche se ci saranno nuovi dissapori e allontanamenti, anche se bisognerà far fede a tutte le proprie forze fisiche e morali per non crollare ancora. Si rimetteranno in gioco nuovamente, arrivando quasi a strisciare e ad arrancare per riprendersi ciò che si meritano e riemergere finalmente dalle tenebre e respirare dopo tanto, troppo tempo, vissuto in apnea.

La storia di Evan e Mya è una storia complicata e difficile sotto molti punti di vista, ciò che viene narrato non sono banalità, sono situazioni di vita normale, purtroppo, di vita problematica e dolorosa, di vita fatta di segreti, inganni, cattiverie, sotterfugi. Ma è anche una storia fatta di rivalsa, di lotta, di verità, di affetto, comprensione, protezione, famiglia, amicizia sincera e unica, di amore incondizionato, delicato, struggente, viscerale, potente, unico e a tratti un po’ folle, e proprio per questo, vero e autentico.

Questo è tutto ciò che ho ricevuto da questo splendido libro, è tutto ciò che Evan e Mya mi hanno dato, un sacco di emozioni che mi hanno fatto tremare l’anima, facendomi spesso piangere e sorridere nello stesso momento, sospirare e trattenere il respiro da tanto mi sono trovata coinvolta.

E’ un libro che ho letto tutto d’un fiato, la scrittura di S.P. Hopeful ha saputo risucchiarmi dalla prima all’ultima pagina, senza mai permettere che l’attenzione venisse meno. Il suo modo di scrivere è semplice, pulito e diretto, avvincente, per niente prevedibile, anzi sempre originale e d’impatto, attento e accurato, conforme alle tematiche affrontate, senza mai correre il rischio di essere ripetitivo e monotono. 

Un libro che per me è un vero gioiello e che sarà impossibile da dimenticare.
Un’ultima cosa prima di salutarvi: il finale è qualcosa che non ci si aspetta e che lascia letteralmente senza parole.

Buona lettura readers e date retta a me, la storia di di Evan e Mya vale la pena di essere letta e si merita tutto il tempo che vorrete dedicarle.

Mariaelena

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