Ciao Rumors. Oggi per il Review Party, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Rewind di Raffaella Franceschini. Uscito il 11 Luglio 2022.
Titolo: Rewind
Serie: Johns Hopkins Medical Series vol. 5
Autore: Raffaella Franceschini
Editore: Self Publishing
Genere: Romance Medical
Data di uscita: 11 Luglio 2022
Esigente, autoritario, intransigente, il Dottor Maxwell Cole è uno degli psichiatri più stimati del Johns Hopkins.
Ma che cosa si nasconde dietro la sua maschera di severità?
Ѐ quello che vuole scoprire la Dottoressa Allison Moore.
Quando arriva al Johns Hopkins non sa che la sua vita sta per cambiare.
Una nuova città.
Un nuovo incarico.
E lui...
Lavorare nello stesso reparto non sarà affatto facile.
Attrazione, tormento, segreti da svelare e l'ombra del passato che incombe sul futuro.
Maxwell e Allison sono mente e cuore, due mondi troppo diversi tra loro.
Riusciranno mai a trovare un punto d'incontro?
Può un sentimento profondo riuscire a guarire le ferite scavate nell'anima?
Quinto romanzo autoconclusivo della JOHNS HOPKINS MEDICAL SERIES
Ma che cosa si nasconde dietro la sua maschera di severità?
Ѐ quello che vuole scoprire la Dottoressa Allison Moore.
Quando arriva al Johns Hopkins non sa che la sua vita sta per cambiare.
Una nuova città.
Un nuovo incarico.
E lui...
Lavorare nello stesso reparto non sarà affatto facile.
Attrazione, tormento, segreti da svelare e l'ombra del passato che incombe sul futuro.
Maxwell e Allison sono mente e cuore, due mondi troppo diversi tra loro.
Riusciranno mai a trovare un punto d'incontro?
Può un sentimento profondo riuscire a guarire le ferite scavate nell'anima?
Quinto romanzo autoconclusivo della JOHNS HOPKINS MEDICAL SERIES
Cari Readers,
ci siamo, eccoci all’ultima tappa della JH Series, l’ultimo dei cinque libri che chiude una serie sensazionale che ha regalato emozioni indescrivibili e a tratti contrastanti, abbiamo pianto e gioito con i medici del Johns Hopkins, abbiamo preso tutto quello che ci hanno dato e per certi versi ci hanno anche insegnato qualcosa. Quindi sono pronta per parlarvi di Rewind di Raffella Franceschini, finalmente conosciamo il Dott. Maxwell Cole e la Dott.ssa Allison Moore.
ci siamo, eccoci all’ultima tappa della JH Series, l’ultimo dei cinque libri che chiude una serie sensazionale che ha regalato emozioni indescrivibili e a tratti contrastanti, abbiamo pianto e gioito con i medici del Johns Hopkins, abbiamo preso tutto quello che ci hanno dato e per certi versi ci hanno anche insegnato qualcosa. Quindi sono pronta per parlarvi di Rewind di Raffella Franceschini, finalmente conosciamo il Dott. Maxwell Cole e la Dott.ssa Allison Moore.
Maxwell è il primario del reparto di Psichiatria e professore nella sezione universitaria del Johns Hopkins, 33 anni, una carriera invidiabile nonostante la giovane età, medico apprezzato per le notevoli capacità e competenze, attento e minuzioso nell’organizzazione della sua equipe. E’ un uomo tutto d’un pezzo, rigido, freddo, autorevole, esige rispetto e disciplina dandone a sua volta, dal suo atteggiamento non trapela alcuna emozione, nessun tentennamento, è imperscrutabile, per certi aspetti molto simile al tanto odiato direttore strategico Gabriel Black, anche lui difficilmente malleabile se non dalla sua compagna Soraya. Maxwell è stato cresciuto con disciplina e rigore, l’unica cosa che doveva fare era obbedire ad un padre autoritario, dispotico e per niente affettuoso, un padre problematico che ha segnato la sua crescita in modo pesante ed ha lasciato ferite ancora sanguinanti nella sua anima e nel suo cuore. L’unico amore che ha conosciuto è stato quello di sua madre almeno fino a quando lo ha lasciato solo, smettendo di lottare e lasciandosi morire. Ma c’è stato un altro affetto importante, quello per la sua migliore amica Lily, che ha conosciuto quando era piccolo e con la quale ha condiviso i pochi momenti di spensieratezza all’ombra di un grande albero, unico testimone di un legame importante che cresceva dopo ogni estate passata insieme, questo fino a quando all’età di tredici anni le loro strade si sono divise. Questo è l’unico piacevole ricordo che fa provare qualcosa di diverso a Maxwell ancora dopo tanti anni, al di fuori di questo il suo cuore è chiuso, barricato, gelido e incapace di amare.
Allison è Psicologa con specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale, 30 anni, dopo una buona carriera nel suo campo, approda al Johns Hopkins, finalmente un lavoro in uno dei centri medici di eccellenza di Baltimora, un sogno che diventa realtà dopo tanti sacrifici e tanto impegno. Vive nella periferia della città con la sua migliore amica Hope, loro due sono l’una la famiglia dell’altra, sono cresciute insieme, non si sono mai divise, tranne durante gli studi universitari, per poi ritrovarsi ancora insieme a sostenersi nella loro personale scalata lavorativa e non solo. Allison ha sofferto quando era piccola quando suo padre ha lasciato lei e sua madre per rifarsi una vita, una delle figure più importanti l’ha lasciata e lei si è aggrappata con tutte le forze all’amore incondizionato per sua madre, almeno fino a quando anche lei l’ha lasciata a causa di un grave incidente. Allison è una donna tenace, dedita al suo lavoro, preparata e affermata nel suo campo, sia nel lavoro che nella vita ci mette non solo la testa, ma soprattutto il cuore. Nonostante abbia sofferto, non ha mai smesso di credere nell’amore ed ha sempre custodito dentro di se la speranza di trovare qualcuno con cui costruire una famiglia, il suo futuro e la sua felicità. Ha solo un rimpianto, che conserva come dolce ricordo: aver perso il suo primo amore adolescenziale, un amore puro, platonico ma che le dà forza e speranza ogni gorno.
Quando Allison viene convocata da Maxwell il primo giorno di lavoro, quando entra nel suo ufficio, in ritardo purtroppo, rimane intimorita dalla sua aria autorevole ma viene anche destabilizzata dal suo sguardo di ghiaccio, due occhi azzurri-grigi che nascondono tormento e passione allo stesso tempo. Maxwell è rimasto ben colpito dal curriculum di Allison tanto da volerla nel suo staff, è ammaliato dal suo entusiasmo che unito alla sua preparazione ne fanno un mix di invidiabile qualità. C’è un solo dettaglio che lo disturba: i suoi occhi verde bosco sono limpidi, profondi, capaci di leggere dentro a chi li incrocia. E’ uno sguardo che risveglia ricordi lontani, sensazioni e sentimenti messi a tacere negli anni e che in un battito di ciglia riaffiorano in modo prepotente e destabilizzante.
Non è normale l’effetto che ha avuto su di me. Non è normale che io senta ancora il suo sguardo addosso. Non è normale il modo in cui la sua voce, bassa e misurata, mi abbia fatto ribollire il sangue. In questo incontro non c’è stato proprio nulla di normale. Ma qualsiasi cosa io abbia provato devo togliermela di dosso e dimenticare. Perché è un lusso che non mi posso concedere. Non con un mio superiore. Non con lui.
Sbatte le palpebre e le lunghe ciglia ondeggiano sui suoi occhi verde scuro, che da vicino sono ancora più belli, e per un maledetto istante mi sento disorientato, perché mi riportano a un tempo ormai lontano in cui credevo che la felicità avesse gli stessi colori. Lei continua a guardarmi. Avverto la sensazione che riesca a vedere dentro di me quello che cerco di nascondere.
Lavorare insieme per Maxwell e Allison non sarà per niente semplice, i loro sguardi si incrociano, si cercano costantemente anche se non vogliono, il loro corpo reagisce come se fossero una calamita. Ma non è solo attrazione fisica, è anche mentale che coinvolge cuore e anima. Maxwell ovviamente è il più restio a tutto, non vuole una compagna né tantomeno una famiglia, il suo destino è segnato da sempre, il suo oscuro passato ne è stato l’artefice e lui non può permettersi di rischiare di fare del male e di far soffrire chi entra nella sua vita. Il suo destino lo vuole solo e così rimarrà, non può promettere nulla, in una relazione non può dare sicurezza e solidità, per nessun motivo al mondo. Allison non ha mai provato una connessione così immediata con un uomo, lei cerca il lieto fine e fino a questo momento non lo aveva trovato con nessuno, ci aveva sperato con quell’amore adolescenziale ma poi la vita ha deciso diversamente separandoli definitivamente. Allison vede in Maxwell la possibilità di un futuro insieme e di un sentimento che possa andare oltre l’attrazione. Anche lei ha paura, non è mai stata così impulsiva, e soprattutto quello che conta ora è il suo lavoro e la sua carriera, non può rischiare la sua professione proprio ora che lavora dove ha sempre sognato di fare.
La collaborazione lavorativa tra loro è ottima, nonostante un primo periodo di prova difficoltoso, le competenze e le abilità di entrambi completano la professionalità l’uno dell’altra. E’ come se lavorassero insieme da sempre, anche se spesso l’approccio è diverso, ma alla fine anche sul lavoro si completano. E con la scusa del lavoro, nonostante respingano il richiamo dei loro corpi quando sono vicino, non mancano di istigarsi e punzecchiarsi. Allison tiene testa al sexy dottore e questo a Maxwell intriga parecchio.
La verità è che per Maxwell non provo soltanto un’attrazione. Avverto nei suoi confronti una connessione profonda, qualcosa che non riesco a spiegare ma che sento che c’è. La sento quando i suoi occhi mi guardano e mi sembra di intuire i suoi pensieri. La sento quando i suoi silenzi mi circondano e mi sembra di percepire le sue emozioni. La sento quando il suo corpo mi allontana e mi sembra di dover colmare un vuoto. Ѐ una connessione che percorre strade invisibili, passa dalla testa e arriva dritta al cuore.
Allison mi mette alla prova continuamente impedendomi di fare la scelta giusta quando le sono accanto. Non posso starle vicino come vorrei ma non riesco nemmeno ad allontanarmi, perché per quanto io mi sforzi, tutte le volte fallisco, proprio come adesso.
Il loro sarà un continuo tira e molla, soprattutto da parte di Maxwell che, quando si scambiano il primo bacio appassionato che strappa il respiro ad entrambi, respinge Allison e rimette distanza e gelo tra loro.
Inutile dire che la bella psicologa è esasperata da questo atteggiamento, ma nonostante tutto non può fare a meno di cercare costantemente un approccio e un avvicinamento perché Maxwell nasconde qualcosa, i suoi occhi passano dall’essere luminosi all’essere granitici in modo repentino, e lei ha tutta l’intenzione di scoprire di cosa si tratta, anche se lui non la vuole far entrare nel suo mondo ma soprattutto non vuole che si insinui nel suo cuore.
Resto a bocca aperta davanti a tanta razionalità. Maxwell e io siamo ragione e cuore, due mondi inconciliabili. E fa male constatarlo….
Quello di cui sono certa, però, è che Maxwell e io non siamo solo un’unione di corpi. Noi due siamo un intreccio di anime, la mia e la sua, così complessa e travagliata, ma bellissima. Io la vedo, deve solo riuscire a vederla anche lui.
Allison rimarrà sempre il mio sacrificio più grande, la mia rinuncia più difficile, perché tutto ciò che sono stato, che sono e che sarò deve rimanere lontano da lei e dalla sua vita senza ombre. E non importa quanto faccia male. Ѐ così che deve andare.
La caparbietà e la sfrontatezza di Allison, unita alla sua bellezza e alla sua estrema dolcezza, avranno la meglio e faranno cedere del tutto Maxwell, lei entrerà a piccoli passi nella sua vita, nella sua casa, nel suo cuore e vi metterà radici, anche se lui non lo vuole ammettere e continua a mettere i suoi paletti. Quando Maxwell cede decidendo di vivere Allison in ogni modo, spiritualmente e fisicamente, chiarisce subito che non le potrà mai promettere un futuro e una vita insieme, a suo rischio e pericolo che da un giorno con l’altro lui decida di metterla da parte e continuare la sua vita come sempre, come se la loro parentesi non fosse esistita. Allison vuole mettersi in gioco, eccome se lo vuole, e con Maxwell gioca il tutto per tutto, è certa che il suo agire con cuore possa insinuarsi nella sua razionalità e fargli cambiare idea, convincendolo che tutti hanno diritto ad una seconda possibilità e a vivere senza rimorso e rimpianti. Allison sa che si farà solo del male, il rischio è molto alto, eppure va avanti a testa alta, forte delle sue convinzioni.
La posizione di Maxwell è chiara. Lui non può fare parte della mia vita e io non posso fare parte della sua. Ha già preso la sua decisione. Ma anche io ho preso la mia. E non mi importa se opporrà resistenza. Lui segue la voce della ragione. Io, invece, seguo la voce del cuore. E il mio cuore grida solo un nome: il suo. Mi sono innamorata di Maxwell? Credo di sì. Ѐ probabile che alla fine di questa storia rimarrò ferita, ma questo non mi fermerà.
La stringo a me e dò voce nella mia mente a quelle parole che avrei voluto dirle. Che è la luce nel buio più nero, e che è il sorriso per le mie labbra che non hanno mai imparato a farlo. Questa notte Allison mi ha donato la parte più intima di sé. Averla tutta e concedermi a lei non è stato sono un’unione fisica. Questa notte ho fatto l’amore per la prima volta con qualcuno. Mi sono perso nel suo corpo, e, per alcuni istanti, ho dimenticato chi sono.
Il destino si sa è crudele e beffardo, il coltello dalla parte del manico ce l’ha sempre lui, infatti quando Maxwell scopre la verità su Allison, matura ancora di più la consapevolezza di doverla allontanare definitivamente, anche se fare a meno di lei non sarà semplice, nonostante la vicinanza del suo corpo plachi il suo tumulto interiore e sia il balsamo che potrebbe guarire le sue ferite definitivamente, sconfiggendo una volta per tutte i suoi demoni. A nulla varranno i consigli del suo migliore amico Emanuel, inutili saranno le parole del Dott. Becker suo collega e psicologo, ma soprattutto colui che è stato a tutti gli effetti un padre pur non essendolo realmente. Maxell ormai ha deciso, lui andrà per la sua strada e Allison per la sua. La respingerà nel peggiore dei modi, causandole dolore, ma avendo la certezza che con il tempo lei saprà rialzarsi più forte di prima e trovare un uomo adatto a lei, un uomo senza problemi e senza oscurità.
Credevo di essere importante per lui. Credevo di essere diventata una prospettiva nella sua vita. Credevo di avere trovato tutto quello che ho sempre cercato. Invece non ho niente di niente. Torno a essere quel nessuno che sono sempre stata.
Questa volta sarò io a decidere, per me stesso e per Allison. Perché è la sola cosa che posso fare. Proteggerla dal mondo. Proteggerla dalla sofferenza. Proteggerla da… me. So che con il mio comportamento l’ho ferita, ma lei è forte e si rialzerà. Saprà andare avanti.
Dopo giorni di lontananza e di contatti centellinati e al limite della freddezza sul lavoro, Maxwell decide che se deve chiudere definitivamente con Allison, dovrà essere sincero e raccontarle cosa lo affligge e il peso che si porta sulle spalle e sulla coscienza da tutta la vita. Maxwell racconterà il suo passato di bambino infelice e spaventato, Allison prenderà tutto il suo dolore e se lo farà suo, cercando di alleviare il più possibile il tumulto del suo uomo. Già, perché Allison è certa che Maxwell sia il suo uomo per la vita, forte del suo amore che gli dichiara nell’ultima notte che si concederanno, lo aspetterà all’infinito anche se ne verrà fuori completamente stremata. Maxwell stesso, dopo l’ultima notte in cui si vivranno totalmente, capirà di amare Allison anche se non glielo dice, ma facendoglielo capire con i suoi gesti, il suo corpo e i suoi occhi, suggellando definitivamente il loro addio.
La storia di Maxwell ed Allison non è facile per niente, è una storia intricata, ricca di sfaccettature, di verità nascoste, di bugie involontarie, una storia che si insinua nella mente, nel cuore e nell’anima di chi la legge, percependo tutte le sensazioni e i brividi sulla propria pelle, una storia che non ha niente di prevedibile e che tiene costantemente col fiato sospeso, una storia che fa piangere, sorridere, sospirare e battere il cuore in modo forsennato.
Raffaella Franscechini la conoscevo già come autrice ed è stato piacevole ritrovare la sua fantastica penna. La sua scrittura secondo me è sopra la media da tanto è coinvolgente, ben curata, scorrevole ma non banale, corretta e coerente, rispettosa e appassionata. Il lavoro che ha fatto in questo libro è eccezionale, come ha saputo unire una grande storia d’amore all’ambiente ospedaliero è stato magistrale, perché giustamente in un medical romance devono venire fuori le due varianti con lo stesso peso, e lei ha dato la giusta importanza e competenza a entrambe le componenti; si vede che ha fatto un lavoro molto curato nella ricerca e nell’esposizione delle tematiche e devo dire che tutto ciò è ammirevole. Raffaella è riuscita a farmi innamorare totalmente e prepotentemente di Maxwell ed Allison e di questo la ringrazio, perché in Rewind ci ho lasciato un pezzo del mio cuore.
Questo libro è stata la migliore conclusione che potesse avere questa serie, perché non abbiamo solo conosciuto Maxwell ed Allison, ma abbiamo ritrovato anche tutti i protagonisti dei precedenti libri, Noah e Maud, Bradley ed Abigail, Emanuel e Lea, Gabriel e Soraya.
Complimenti a Raffaella Franceschini, sinceramente e con tutto il cuore, e ovviamente complimenti ancora anche alle altre quattro autrici, che tutte insieme hanno fatto un lavoro straordinario, dando vita ad una serie sensazionale che ha regalato mille emozioni difficili da dimenticare. Chissà che in futuro non decidano di tornare tutte e cinque in nuovo progetto, pensateci ragazze, noi accanite lettrici siamo qui, non vi abbandoniamo per nulla al mondo, anzi probabilmente diventeremo ancora più stalker di quello che siamo.
Grazie al blog e grazie a Raffaella, Chiara, Giusy, Cara e Sarah che mi hanno datò la possibilità di vivere questa fantastica avventura.
Alla prossima.
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