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venerdì 2 settembre 2022

Review Tour: Recensione "La nostra meta" di Roberta Damiano

Ciao Rumors. Oggi per il Review Tour, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance edito Ode Edizioni intitolato La nostra meta di Roberta Damiano. Uscito il 26 Agosto.
 
 
 Titolo: La nostra meta
Autore: Roberta Damiano
Editore: Ode Edizioni
Genere: Sport romance
Data di uscita: 26 Agosto 2022
 
    
Allyson Coleman vuole coronare il suo più grande sogno, ma viene di continuo ostacolata dalla maglia numero 9: Arjay Bishop, il ragazzo più indisponente e affascinante del liceo. Tra loro esiste una rivalità che dura anni, ma questa volta lei non è disposta a farsi mettere i piedi in testa e cercherà, con ogni mezzo disponibile, di realizzarsi come giocatrice e distruggere il suo nemico numero uno, ma lungo il percorso qualcosa inizia a cambiare.

Arjay Bishop non ha vita facile e ha una meta da raggiungere e non vuole vederla sfumare per colpa di Allyson e la sua testardaggine.  Si sfidano in continuazione, non fanno altro da anni.
Lui la vuole lontana, lei desidera entrare in campo.
Chi avrà la meglio?
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
 
Bentrovati Rumors,
quando ho saputo che Roberta Damiano sarebbe tornata con un nuovo libro, mi sono proposta subito con il blog per poterne fare la recensione e loro gentilmente mi hanno accontentata, adoro la penna di questa autrice e non mi faccio scappare nessuna sua pubblicazione. Oggi vi parlo di La nostra meta, finalmente si torna dalla famiglia Coleman e dopo aver conosciuto la storia di Ryan e Kristel, Thomas e Alexandra, ora è la volta di Allyson e Arjay.
 
Allyson Coleman è la secondogenita di Ryan e Kristel, nel sangue ha il football come suo padre e suo fratello e vuole a tutti i costi entrare nella squadra del suo liceo, gli Engineers, almeno all’ultimo anno vuole finalmente realizzare il suo sogno e aprire le porte del suo futuro verso questo sport. Ovviamente sua madre non è d’accordo mentre suo padre non potrebbe esserne più fiero, così come suo fratello Thomas che la sostiene e la allena. Allyson è testarda, tenace, combattiva, non si fa mettere in piedi in testa, ha sempre lottato contro chi negli anni l’ha sempre sbeffeggiata e si è fatta una bella corazza grazie al suo nemico principale: Arjay, quarterback e capitano degli Engineers. Nonostante questa diatriba leggendaria, Allyson è una ragazza dolce e sensibile, dà tutta se stessa per le persone alle quali vuole bene, come i suoi migliori amici Ricky e Vicky e ovviamente la sua famiglia, verso la quale nutre un amore sconfinato.
 
Arjay Bishop è avvenente, sexy, sfrontato, supponente e battagliero, ha ben chiari i suoi obiettivi e non si fa intralciare da nessuno, tantomeno da una ragazzina impertinente che vuole giocare a football in una squadra maschile: Allyson è la sua spina nel fianco oltre che essere il suo tallone d’Achille, tanto la odia e tanto la desidera, anche se non vorrebbe. Arjay nonostante le apparenze, è un ragazzo con la testa sulle spalle con un cuore grande, protegge e aiuta la sua famiglia, sua madre e suo fratello maggiore Joshua sono il suo tutto, ancora di più da quando quest’ultimo, a causa di un grave incidente, è costretto su una sedia a rotelle e non esce più di casa. Il padre non è da considerare, visto che li ha abbandonati da tanti anni per vivere la sua vita e lasciarli in condizioni pessime.
Inutile dire che la guerra tra Allyson e Arjay si intensificherà quando lei, ancora una volta, tenterà di entrare in squadra. Arjay, spalleggiato dai suoi amici e compagni di squadra, le renderanno la vita impossibile.

Era una ragazzina che non aveva intenzione di stare al suo posto e mi faceva perdere la testa. Quella sua lingua biforcuta era sempre pronta a ribattere, ma io ero più insistente di lei. Alla fine avrebbe ceduto e si sarebbe arresa dal continuare a perseguire la strada che stava tentando. Ero io a guidare la squadra e non la volevo! Non avrei fatto ammettere una ragazza tra gli Engineers.

Mi trovavo al settimo cielo e allo stesso tempo mi sentivo sprofondare sotto piedi di terra. Callaghan cominciò a snocciolare i dettagli che già conoscevo bene. Mi ero allenata. Potevo farcela. Alle spalle dell’allenatore, a schiera come un muro di cinta, si trovavano gli Engineers a rapporto e con le braccia incrociate al petto. Al centro di quei giganti spiccava il numero nove: Arjay Bishop. Il mio più grande ostacolo.


Sarà una lotta continua tra i due, una lotta fisica, mentale e di cuore, perché, anche se non lo vogliono ammettere, Allyson e Arjay si attraggono e questo è tremendamente pericoloso. Più Arjay ordina, più Allyson lo indispettisce trasgredendo a ciò le viene imposto, più Arjay si avvicina e cerca un contatto, più Allyson freme e ribolle di rabbia mista a brama. Ogni pretesto è buono per schernirla e metterla in difficoltà sia sul campo che fuori, ad ogni occasione Arjay impone la sua supremazia in quanto capitano e idolo di tutta la scuola, mentre Allyson si fa forza e fronteggia lui e tutti gli altri componenti della squadra, riuscendo così a farsi anche degli alleati. Alcuni compagni iniziano ad apprezzarla e anche molte ragazze, così come le stesse cheerleaders, la stimano e la incoraggiano per come cerca di raggiungere i suoi obiettivi e come riesce a farsi valere. Inutile dire che tutto ciò fa imbestialire ancora di più Arjay oltre al fatto che tutte le attenzioni che le rivolgono i suoi amici lo fanno rodere dalla gelosia, anche se lo nega con tutto se stesso. Allyson e Arjay insieme generano tempesta, di quelle più impervie e rumorose.

Scossi la testa e corsi nell’unico posto dove si poteva ragionare con calma: la libreria scolastica. Non c’era quasi nessuno a quell’ora. Mi sedetti in un piccolo e riparato angolino e appoggiai la testa sul tavolo nascondendo il volto con le braccia. Non mi ero mai comportata in quel modo. Non avevo mai dato uno schiaffo a nessuno. Arjay mi faceva fare pazzie. Il suo continuo punzecchiarmi mi imbestialiva a tal punto da essere poco riflessiva. Sentivo ancora il palmo vibrare dopo averlo colpito in maniera dura. Sarei finita all’inferno per colpa sua.

Quella ragazza era il mio caos. Mi portava all’esasperazione. Mi rendeva un cattivo elemento. Faceva uscire il lato oscuro di me. Mi spazientiva. Non mi ascoltava, non seguiva i miei ordini, faceva sempre tutto di testa sua. La nostra era una continua lotta di potere. Non riuscivo a scrollarmela di dosso. Volevo allontanarla, ma perdevo sempre. La sua bocca carnosa, i suoi occhi grandi e combattivi, i capelli lunghi da afferrare, il collo snello da baciare, la sua pelle profumata… Era tutto impresso nella mente.


Quando Allyson passa le selezioni ed entra a far parte della squadra, anche se al momento il suo ruolo sarà come riserva in panchina, Arjay perde completamente la bussola e le riserva il peggiore dei trattamenti, aiutato dai suoi fedeli amici Sal e Ridley la tiene sotto torchio, riservandole scherzi sempre più infami e meschini. Arjay ha ben chiari i suoi obiettivi e farsi distrarre da Allyson non è contemplato, lui vuole sfondare nel football, diventare un campione indiscusso sia per lui ma soprattutto per aiutare la sua famiglia, in primis suo fratello verso il quale sono rivolte tutte le sue attenzioni. Arjay vuole che Joshua torni a vivere veramente e a lottare per i suoi sogni, vuole che torni a camminare e proprio per questo anche i suoi studi sono indirizzati per aiutarlo. Allyson affronta la sua vita con forza ed entusiasmo, diventare una delle donne più talentuose nel mondo del football è un desiderio che coltiva da sempre, fin da quando da bambina giocava con suo padre e suo fratello, farcela per lei vuol dire superare i suoi limiti, sconfiggere i pregiudizi e tutte le sue paure. Anche Allyson non vuole distrazioni e Arjay la destabilizza a tal punto da mettere in discussione ogni cosa.

Le mani prudevano per la voglia di afferrarle il viso e impattare contro la sua bocca fino a consumarla di baci. Mi sentivo stordito, accaldato, stanco di combattere contro quel sentimento che provavo per lei. Mi piaceva. La odiavo. La odiavo perché mi piaceva. La mente lottava in quel modo da anni, senza mai trovare soluzione.

Non perdevo mai il controllo delle emozioni e lui era arrivato dove mai nessuno si era spinto. Non ero come le altre ragazze, non volevo divertirmi. Speravo di trovare la persona giusta da amare ed essere amata allo stesso modo. Donarmi a qualcuno che mi rispettava, mi apprezzava. Quel qualcuno non era lui. Arjay era pericoloso, perché mi faceva perdere la bussola, la direzione da seguire.


All’ennesimo affronto però viene oltrepassato il limite ed Allyson si sente completamente sopraffatta dalla cattiveria che le viene riservata da Arjay e dagli altri ragazzi, arrivando al punto di avere difficoltà a reagire, stanca di dover continuare a lottare per farsi accettare. Ed è in quel momento che Arjay inizia a capire qualcosa di più della piccola Coleman, in lei c’è un fuoco che brucia, c’è passione, entusiasmo e voglia di realizzarsi, c’è tutto ciò che in lui non c’è più da molto tempo ormai, dal giorno dell’incidente avuto con Joshua la sua scintilla si è spenta e non l’ha più ritrovata. Arjay è ostile con Allyson proprio perché invidia il suo carattere forte e temerario, oltre che la sua sensibilità e il suo buon cuore toccano corde della sua anima che non vibrano più da troppo tempo. Man mano che i dissapori si appianano ed iniziano a comportarsi in modo più amichevole, come è giusto che sia tra due compagni di squadra, Allyson inizia a vedere in Arjay il suo lato più sensibile scavando nella sua anima densa di dolore e amarezza, oltre che insinuandosi nella sua vita quotidiana conoscendo sua madre e suo fratello, scoprendo totalmente il suo mondo, con l’intento di aiutarlo a sconfiggere i suoi demoni e le sue paure. Allyson ha sangue Coleman nelle vene e ciò vuol dire non arrendersi e combattere per il bene delle persone che si amano, e Arjay sta diventando sempre più importante, una persona speciale per la quale farebbe qualsiasi cosa, anche se tutto ciò fa paura e il rischio d uscirne con il cuore a pezzi è molto alto.

Non perdevo mai il controllo delle emozioni e lui era arrivato dove mai nessuno si era spinto. Non ero come le altre ragazze, non volevo divertirmi. Speravo di trovare la persona giusta da amare ed essere amata allo stesso modo. Donarmi a qualcuno che mi rispettava, mi apprezzava. Quel qualcuno non era lui. Arjay era pericoloso, perché mi faceva perdere la bussola, la direzione da seguire.

La istigavo a combattermi perché mi piaceva. La punzecchiavo perché non potevo fare a meno di sentire la sua voce. La trattavo male perché sentivo la necessità continua di una sua reazione e perché non era accondiscendente nei miei confronti. Rimasi interdetto da quella verità, ma quei tre anni a detestarla mi avevano dato l’opportunità di non sentirmi male. Odiarla mi dava l’opportunità di amarla.


Un passo alla volta, giorno dopo giorno, confidenze dopo confidenze, tra carezze e baci rubati, Allyson e Arjay diventano più complici, più intimi e si lasciano trasportare da quel crepitio che c’è sempre stato tra loro, da quel sentimento che li lega da anni e che, nonostante le schermaglie, li ha portati inconsapevolmente ed irrimediabilmente ad innamorarsi, un amore puro, sincero, travolgente, un amore che cresce, lenisce le ferite e fa rinascere. Allyson per Arjay è la migliore cura e Arjay per Allyson è il miglior sostegno, non importa quanti ostacoli dovranno affrontare e quanto male dovranno ancora subire, quello che conta è restare uniti e lottare con tutte le loro forze. La strada della vita è lunga, tortuosa ed impervia, i nemici sono sempre in agguato, ma per fortuna ci sono anche gli amici e gli affetti famigliari che sono sostegno e che non verranno mai meno.

Una volta provata quella bocca, sembrava difficile allontanarmi. Per troppo tempo avevo resistito a quel dolce richiamo che mi cantava soave alle orecchie. Per troppo tempo la rabbia me l’aveva fatta allontanare. Ero sempre della convinzione di non essere il ragazzo adatto a lei, di non meritarmi il suo amore. Se ne aveva nei miei confronti. Mi sentivo sbagliato, mentre lei sprizzava luce e perfezione.

Non c’era mai stato nessuno, perché nessuno riusciva mai a competere con lui. Era difficile ammetterlo, ma Arjay mi piaceva fin dal primo anno di liceo. Lo avevo sempre venerato, mi aveva ammaliato il modo in cui sapeva giocare, la grinta, la grande intelligenza, mi piaceva persino quel suo essere di continuo scorbutico e quella maniera di odiarmi. Nessuno riusciva a scuotermi come faceva lui tutti i giorni.


La storia di Allyson e Arjay è una soave melodia, è un temporale estivo che devasta, è miele che addolcisce le giornate, è fuoco che arde e sprigiona passione, insomma un bel miscuglio di emozioni e sensazioni che rendono il tutto più avvincente, elettrizzante e, perché no, anche divertente. I Coleman li ho adorati fin dal primo libro e con loro anche tutti i personaggi che hanno popolato le loro storie, ognuno di loro ha contribuito a rendere le vicende più coinvolgenti ed indimenticabili. Allyson e Arjay sono i protagonisti senza i quali nulla avrebbe senso, sono speciali e unici, ma insieme a loro anche tutti gli altri personaggi sono stati indispensabili per rendere La nostra meta un vero gioiello, una storia che ti entra dentro e che lascia un segno indelebile.
Roberta Damiano ha una scrittura fluida, semplice e accattivante, attenta e ben cadenzata, sensibile, giusta, coerente e competente, rispettosa, né banale, né scontata, è in grado di trasportarti in un mondo fantastico e di farti vivere in prima persona quello che provano i vari personaggi, facendoti partecipe in prima persona della vicenda. La mia attenzione e la mia curiosità è rimasta vigile dalla prima all’ultima pagina, anzi arrivata alla fine ne avrei voluto ancora, è stato difficile lasciarli andare perché questa storia mi ha dato tanto e di questo non posso che esserne felice.
Io credo che rincontreremo presto “dogo” Arjay e “scricciolo” Allyson, così come tutti i Coleman, d’altronde ci sono altri eredi che promettono bene e che sono sicura possano farci vivere fantastiche avventure. Non è vero Roberta? Io lo spero tanto, con tutta me stessa.
Quindi in conclusione, cari readers vi consiglio, se non lo avete ancora fatto, di leggere La nostra meta al più presto e se non conoscete ancora i Coleman recuperare velocemente anche i precedenti libri, perché lasciarseli scappare è un vero peccato.
Prima di salutarvi, vi lascio un ultimo passaggio del libro per me veramente importante e che credo possa essere così anche per tutti voi.

La vita sapeva essere dura, a volte tremenda e anche piena di ingiustizie. E quando accadeva tutto si tingeva di nero, era facile cadere in un limbo, ma dentro di noi si celava sempre un segno di speranza a indicarci la via, bisognava solo ascoltarla più spesso.

Quindi lettori, mi raccomando, mai perdere la speranza e mai arrendersi, per nessun motivo al mondo! Io cercherò di non dimenticarlo, fatelo anche voi.
Alla prossima e buona lettura.

Mariaelena

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