Una guerra, ecco cosa.
Dylan e Keira non si tollerano, si odiano da sempre.
Lui ha tutto: ricchezza, indipendenza, ma soprattutto una gran voglia di essere qualcuno. Lei, invece, non vuole altro che confondersi tra la gente.
Talmente diversi da non sopportare nemmeno di vedersi, ancor più dalla notte che ha segnato definitivamente il destino del loro rapporto. Ma nonostante le innumerevoli liti e l'insofferenza reciproca, nessuno dei due è disposto a fare un passo indietro. Sopportarsi è una tortura, ma perdere Lily, la loro comune amica, sarebbe peggio.
Segreti, bugie, tradimenti saranno il filo conduttore di una storia che svelerà un passato difficile intrecciandosi a un presente intricato e pericoloso. Entrambi non sono completamente come appaiono. Dentro nascondono molto, molto di più.
E se uscire allo scoperto diventasse inevitabile?
Cari Rumors,
con tanta emozione mista ad una leggera ansia, oggi vi parlo del secondo volume della Second Chance Series, Fuori Controllo di Annalisa Parigi, un libro che attendevo fin da quando ho concluso la lettura del primo Non Sfidarmi, perché Dylan e Keira hanno subito stuzzicato la mia curiosità, così diversi tra loro ma che si riscopriranno simili per certi aspetti, soprattutto se si pensa al tormento che si portano dentro da quasi tutta la loro vita. Se potessero questi due si prenderebbero per il collo ogni volta che si vedono, ma per il quieto vivere della loro migliore amica Lily cercano quanto meno di sopportarsi, anzi più che sopportarsi si ignorano completamente, meno interagiscono e meglio stanno, questo almeno fino a quando non si ritroveranno troppo vicini di quanto lo siano mai stati ed i loro corpi, seguiti automaticamente dal cuore, avranno reazioni del tutto inaspettate che li lasceranno completamente destabilizzati e, in un primo momento, anche colmi di rabbia. Si sa, il confine tra odio e amore è molto sottile, Dylan e Keira se ne accorgeranno molto presto, sono come una bomba ad orologeria, un’apocalisse preannunciata…ma saranno la massima espressione dell’amore perfetto, forse ancora di più di Lily e Cody.
Me ne resto qualche secondo a osservarla allontanarsi e mi rendo conto di provare rabbia; non mi importa un cazzo della sua opinione, eppure, ogni volta che i suoi occhi si fermano su di me, riesce a farmi sentire sbagliato. Lo detesto. È lei che detesto.
Dylan è un essere sregolato che vive le giornate senza alcun piano, prendendo quello che viene senza rendere conto a nessuno. Ne sopporto il nome e la presenza nel mondo solo perché è il migliore amico di Lily, altrimenti ne avrei cancellato il ricordo ormai da un bel po’.
Keira è una donna posata, riflessiva, seria, nel suo gruppo di amiche è quella che si distingue per non andare mai fuori dagli schemi, nessuna frivolezza, nessuna pazzia, ha il suo lavoro da infermiera e la sua stabile relazione da ormai sei anni con Terence, un uomo premuroso, attento e tradizionalista proprio come lei, la loro storia è solida, vivono nella loro magica bolla di sicurezza, già perché, se vogliamo dirla tutta, nel loro rapporto è tutto prevedibile, non c’è mai niente che dia il giusto brio, si vogliono bene, si amano, si sostengono, non serve altro per essere felici insieme. Sarà realmente così? Keira non ama esternare i suoi sentimenti e le sue emozioni, anche con il suo modo di vestirsi, rigorosamente di nero, crea una corazza intorno a se, difficile da scalfire, difficile da abbattere, avere tutto sotto controllo è ciò che la fa stare tranquilla, meno imprevisti ci sono e meglio è, ama la sua vita, quasi metodica, e ama il suo Terence che gli dà quella giusta sicurezza per non farla mai vacillare, unico lusso che si concede sono qualche uscita con le sue eccentriche amiche, non le serve altro, ha tutto quello che desidera. Allora perché da qualche tempo, quando si addormenta, sogna di vivere un amore passionale e travolgente con un uomo che non conosce e che la porta su una barca chiamata Miracle? Il problema non è quello che sogna ma è come si sente Keira quando si sveglia, scombussolata, eccitata e desiderosa di emozioni che fino a quel momento non aveva mai provato, neanche con Terence, perché in fondo, diciamocela tutta, lui non sarà mai in grado di dargliele.
Cerco sempre di dimostrare che va tutto bene, che sono felice e che non mi manca niente; anche quando non è così, anche quando la mia testa è talmente colma di pensieri che liberarmene sarebbe solo un sollievo. Preferisco tenermi le cose dentro e rintanarmi tra le coperte, sperando che il passare della notte possa farmi sentire meglio.
Terence mi completa, mi soddisfa, mi rispetta. Come ho potuto essere tanto folle da chiedergli di cambiare? La nostra normalità non mi è mai sembrata tanto bella.
Ok, non gli dirò mai che ho fatto quello stesso sogno quasi ogni notte da quella volta. Stesso contesto, stessa passione e stesso uomo dal fisico statuario di cui non ho mai visto il volto. E poi quella scritta: Miracle.
Dylan è come un vulcano, la sua vita è pura euforia, è sconsiderato, sbruffone, strafottente, allegro e matto da legare, vive di adrenalina e di emozioni a mille, come se avesse il piede sull’acceleratore costantemente, non vuole farsi scappare nessuna occasione per essere in pace con se stesso e per le persone che contano veramente nella sua esistenza, ha già perso troppo nel suo passato, il buio che incombe sulla sua anima e il dolore che gli stritola il cuore ogni volta che la mente torna a quello che ha vissuto sono già troppo da sopportare per crearsi nuovi problemi, meglio prendere tutto ciò che gli viene dato e sperimentare a più non posso, piuttosto che rinunciare e poi pentirsene per non aver rischiato il tutto e per tutto. Dylan è sempre stato abituato ad avere tutto nella vita, la sua famiglia è ricca e non gli ha mai fatto mancare niente, eppure per qualche meccanismo strano nella sua testa e delle persone sbagliate che frequentava, è arrivato a sentirsi fuori posto e inappagato al punto di spingersi sempre oltre il limite, trovandosi invischiato in loschi affari e in traffici illegali, il brio era talmente tanto da renderlo del tutto fuori di testa, più veniva osannato e rispettato per la sua posizione e più alzava l’asticella del rischio, è come se la sua mente si fosse del tutto spenta e vivesse solo di impulsi, fino a quasi al punto di non ritorno. Conoscere Lily e farla entrare nella sua quotidianità è stata la sua salvezza, grazie alla sua amata “testolina” è riuscito a chiudere, anche se non del tutto, la porta su quel passato oscuro e complicato e a rialzarsi per costruire un futuro più solido e sicuro ma soprattutto giusto. Per questo ha accolto di buon grado di aprire l’associazione con Lily e Blake, per dare una possibilità a quei ragazzini che tanto somigliano a ciò che lui era un tempo, risucchiato da un mondo che lo avrebbe rovinato e distrutto del tutto se non avesse trovato le forze e il coraggio di allontanarsi. Farli appassionare agli sport in acqua, al parkour e a tanto altro, teneva lontano quei ragazzi dal pericolo e permetteva a lui di mettere a tacere le voci nella sua testa.
Dylan darebbe la sua vita per i suoi amici, Lily è come una sorella, farebbe qualsiasi cosa per lei, certo sarebbe più semplice se non dovesse sopportare la presenza di una persona apatica ed insulsa come Keira, prova odio nei suoi confronti, al pari di quello che lei prova per lui. Eppure sarebbe più semplice andarci d’accordo, ma appena questa idea gli piomba nella testa cerca immediatamente di scacciarla perché è impossibile da realizzare e neanche gli interessa più di tanto.
Dovrei forse cambiare atteggiamento verso Keira, in modo che acquisisca sicurezza in sé stessa? Beh, potrei farlo, perché no, ma poi dove sarebbe il divertimento? Sono una merda? Sì, maledettamente la peggiore. Ma lei ha qualcosa che mi istiga a darle fastidio e non sarà la compassione a frenarmi.
Lily….. Con il passare del tempo, però, lei è riuscita a distruggere ogni mio dubbio. Dio solo sa quanto avessi bisogno di una persona come lei nella mia esistenza. Incontrarla mi ha fatto riscoprire il vero valore dell’amicizia. L’ho imparato vivendola, perché ciò che avevo avuto prima era stato tutto una farsa: un attaccamento tanto forte quanto insano.
Il fatto che Dylan e Keira si odino così tanto è quasi inspiegabile, c’è qualcosa che è successo in quel passato inquietante che ha infettato entrambe le loro anime e le ha portate a respingersi per difesa, per non lasciarsi distruggere dagli eventi, per non riconoscere che da quel momento i loro cuori erano già legati, anche se non sono stati in grado di riconoscerlo e accettarlo. Cosa sarà successo per renderli così duri l’uno nei confronti dell’altra? Entrambi lo sanno e ne sono consapevoli, ma hanno paura di scendere a patti con la loro coscienza e di riconoscere che forse, dico forse, sono stati troppo precipitosi nel giudicarsi, non hanno dato la possibilità di spiegarsi, hanno preferito nascondersi, chiudere gli occhi e le orecchie piuttosto che arrendersi all’evidenza, al fatto che, se si fossero impegnati e sforzati un po’ di più, avrebbero potuto diventare amici. Ma ciò che è stato non si può cancellare, ma non si può di certo dimenticare, così come non si può ignorare quella strana scintilla che si accende quando, per colpa di un frivolo gioco tra amici, si ritrovano vicini, troppo vicini, quasi fossero un unico corpo ed un unico respiro. Ed il timer della bomba inizia a ticchettare….
«Dio sia lodato» dice lei. «Finalmente» esclamo io, mentre Keira si alza e si appresta a prendere le sue cose. D’un tratto un brivido mi percorre l’intero corpo, come se il suo allontanamento mi avesse scosso. No, che cazzo mi viene in mente. Sarà il ghiaccio!
Dylan… Sono stata quindici minuti appiccicata a lui. Quando mi sono seduta avrei pagato per potermi allontanare da lì, quando mi sono alzata, però, mi ha invaso una sensazione di vuoto. Com’è possibile?
La svolta si ha quando Keira si ritrova presa di mira da un suo collega al quanto insistente, vittima di una persona pazza e che nel giro di poco tempo la fa sentire sbagliata, oltre al fatto che ne è completamente spaventata, ma non riesce a parlarne con nessuno, né con Terence, che ormai sembra lontano anni luce da lei, né le sue amiche, il terrore di essere giudicata per certi suoi comportamenti la porta a chiudersi ulteriormente a riccio e a subire ciò che le succede ogni giorno, non solo al lavoro, ma anche quando si ritrova tra le mura domestiche, che dovrebbero proteggerla, ma che in realtà sono diventate una prigione. Keira non sa come venirne fuori e l’unica persona che si accorge del suo stato d’animo è proprio Dylan, vuoi complice il fatto che dopo un incidente sul lavoro si ritrova ricoverato nel reparto dove lei lavora, vuoi la sua arguzia a fiutare i pericoli e le persone ignobili. E sarà proprio a Dylan che Keira si rivolgerà, nella disperazione totale, mangiata dalla paura e sopraffatta dalle lacrime, cercherà l’aiuto del suo nemico numero uno che, nonostante tutto, non esita un istante a rispondere alla sua richiesta disperata, spinto dal desiderio di rivalsa e di giustizia.
Sarà dopo questo episodio che tutta la loro esistenza verrà completamente messa sotto sopra, complice il terrore, la collera, l’adrenalina e la troppa vicinanza degli ultimi tempi, Dylan e Keira, presi dal momento, si lasceranno andare ad un bacio disperato, avvolgente, sconsiderato, infuocato, un bacio tremendamente sbagliato ma follemente voluto da entrambi, la bomba è esplosa ed è solo l’inizio di un incendio che li travolgerà lasciandoli completamente sconvolti e scioccati, ma comunque desiderosi di vedere dove questa folle passione li avrebbe portati. L’attrazione tra Dylan e Keira è così irruenta perché è stata soffocata per troppo tempo, sotto cumuli di rancore, di segreti e bugie, di illusioni e pregiudizi, perché le loro anime si erano già scelte da tempo, stavano solo aspettando che entrambi facessero pace con se stessi, che mettessero d’accordo la ragione con il sentimento, la testa con il cuore.
Per Dylan e Keira non sarà facile gestire tutta la situazione, i nodi da districare saranno tanti e i problemi da risolvere ancora di più, perché quando il passato torna, ancora più incattivito, a chiedere il conto non è semplice ragionare a mente lucida, soprattutto se nella tua vita ora c’è una persona per la quale vale la pena lottare, una persona che si rischia di perdere ancora prima di avere la possibilità di viverla.
Mi sento smarrito. Una vita a vederla con ogni sfumatura del nero, quando in bianco è semplicemente ammaliante….. La Keira che ho sempre creduto di conoscere, non esiste. In realtà è molto più simile a me di quanto avessi mai creduto.
Mi batte il cuore all’impazzata ripensando a ciò che è accaduto oggi, e non solo per quanto fosse sbagliato, ma soprattutto perché mi ha lasciata senza fiato. Letteralmente. Sono stata all’inferno e mi è piaciuto, così tanto da non riuscire a pensare ad altro.
Keira è una sorpresa. Qualcosa che neanche lontanamente avrei immaginato tanto travolgente.
È fuoco, è passione, è vita. Sento salire il piacere come un fiume in piena pronto a esondare e in pochi secondi sto bussando di nuovo alle porte dell’inferno. Non è un errore, il mio diavolo personale mi ha invitata nella sua reggia e, per quanto possa illudermi del contrario, è esattamente dove voglio essere.
La storia di Dylan e Keira è tutta da vivere, capire, assaporare, perché il sentimento che li lega va oltre qualsiasi cosa immaginabile, il loro amore è vero, unico, intenso, completo e viscerale, quell’amore che arriva improvviso come un fulmine che squarcio il cielo e che manda completamente in pappa il cervello, un amore che fa paura per la sua potenza, ma farne a meno risulta impossibile, quell’amore che si pensava di aver già provato ma che in realtà è solo con la persona giusta che se ne capisce il vero significato e il vero valore.
Annalisa Parigi ancora una volta è riuscita ad emozionarmi totalmente con la sua scrittura semplice, attenta, intrigante, stimolante, appassionata, ogni sua parola è ben calibrata, la precisione e la cura dei dettagli è spettacolare, non c’è niente di scontato o banale in questa storia, ogni elemento si incastra alla perfezione con tutti gli altri, ogni personaggio ha il suo perché e la struttura con cui la vicenda viene raccontata rende il tutto molto più completo, coinvolgente e accattivante. L’alternarsi tra presente e passato per conoscere Dylan nel profondo è una scelta vincente ed Annalisa ha saputo gestire meravigliosamente la situazione creando quell’ansia d’attesa, quella suspense che porta il lettore a continuare ininterrottamente la lettura, spinto dal desiderio di saperne sempre di più e di lasciarsi travolgere da ogni sensazione ed emozione, fino al punto di ritrovarsi a piangere e sorridere allo stesso tempo, vivendo sulla propria pelle ciò che provano gli stessi protagonisti, lasciandosi trasportare completamente con ogni fibra del proprio corpo.
Complimenti Annalisa, ogni tuo nuovo libro è una scoperta continua, ad ogni pubblicazione l’asticella si alza, ogni nuova storia ha qualcosa in più rispetto alla precedente, le mie aspettative vengono del tutto superate ogni volta leggo ed anche con Fuori Controllo è successo, Dylan e Keira sono indimenticabili.
Ora non mi resta che attendere Blake, non so perché ma credo che con la sua storia verserò tutte le mie lacrime, così come sono sicura che perderò completamente la testa per lui e naturalmente non vedo l’ora.
Alla prossima Readers e mi raccomando non lasciatevi scappare questo libro.
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