Londra 1813
Per il Visconte Edward Lewis trovare moglie non è mai stata un’urgenza. Amante a tempo pieno – meglio se di donne che non rivedrà più – al ruolo di aspirante marito ha sempre preferito gli affari.
Certo, perseguire tale intento sarebbe più facile se non fosse l’unico erede di un antico casato. Soprattutto, se non avesse una madre…
La melodrammatica Lady Catherine ha in mente per lui una scintillante Stagione a Londra, nonostante Edward sembri più avvezzo alle fughe, che ai balli.
Il furto maldestro di una carrozza, poi il sequestro involontario di una prostituta, Vivian, e i piani del visconte saranno tutti da rivedere.
Dopo una notte da cliente per ripagarla dell’errore, il fato si rivelerà per entrambi un’occasione: cinque giorni insieme a Mayfair, al costo di tre sterline, per convincere il Ton londinese che Vivian sarà la futura Viscontessa di Ashby.
Facile come bere una limonata, si direbbe, o ardente come un fuoco che divampa?
Al lettore, l’ardua sentenza.
Bentrovati Rumors,
eccomi pronta a tenervi ancora compagnia e stavolta lo faccio con un’autrice che è diventata una cara amica, un vero punto di riferimento che, anche se non la sento molto spesso, so che c’è e questo è l’importante, perché Thina Sulas è speciale come donna e di conseguenza anche come scrittrice. Questa nuova storia è qualcosa che vi consiglio di non perdere per nessun motivo, perché Una Lady in affitto vi farà provare emozioni che saranno impossibili da dimenticare. Quando ho saputo che questo romance sarebbe stato un retelling di Pretty Woman, sono andata in visibilio e la mia curiosità ha raggiunto livelli altissimi. Certo Thina ha avuto un grande coraggio a cimentarsi in questo progetto e, lasciatemelo dire, ha superato di gran lunga ogni mia aspettativa, ha veramente creato un capolavoro e sono sicura che questo sarà il primo di una lunga serie, o quanto meno lo spero e glielo auguro. Non voglio assolutamente sminuire le sue precedenti pubblicazioni, tutt’altro, ma credo che con Una Lady in affitto l’asticella si sia alzata notevolmente.
Edward Raymond Lewis, Visconte di Ashby, è l’erede di una famiglia importante e prestigiosa, da dieci anni manda avanti il suo casato, da quando suo padre è morto, con a fianco sua madre, o forse è meglio dire che la sua genitrice gli è costantemente con il fiato sul collo. Eh già, Lady Cathrine, come ogni madre che si rispetti, vuole vedere il figlio sistemato e vuole che la stirpe continui grazie agli eredi che concepirà con la sua futura moglie, sempre se riuscirà a fare in modo che questo avvenga, visto che già risulta difficile trattenerlo più tempo a Londra, piuttosto che saperlo disperso nei suoi affari ad Ashby lontano da qualsiasi creatura che possa catturare la sua attenzione e magari farsi sposare. Edward non disdegna le donne, tutt’altro, non gli è mai mancata compagnia quando ne ha avuto bisogno, ma diciamo che nessuna è mai durata più di una notte, nessuna promessa, nessun impegno, solo divertimento, soddisfazione dei sensi e, naturalmente, del fisico. Il matrimonio non è mai stato un suo obiettivo, anzi se ne guarda bene dal pensarci anche solo per errore, ma sfuggire alle insistenze di sua madre non è semplice, soprattutto quando organizza delle soirée con questo unico fine, perlopiù a Londra durante la Stagione.
Le donne sono una gran contraddizione. E comunque, è un fatto assodato che per adesso non intenda vincolarmi a nessuna di loro. Non me ne voglia mia madre, ma non lo troverei onesto né onorevole.
Vivian Ward è una giovane donna che ha dovuto reinventare la sua vita, da cinque anni si è allontanata dai suoi affetti familiari a causa di un grosso errore, tutto perché ha creduto nell’amore di un uomo che si è rivelato essere solo un traditore della peggior specie e che ha ridotto il suo giovane cuore in tanti piccoli pezzi. Quando Vivian è arrivata a Londra, nonostante fosse sola e senza speranze per il futuro, ha incrociato sulla sua strada Kitty che è diventata ben presto la sua migliore amica, la sua coinquilina e, perché no, la sua collega. Certo il lavoro, se così vogliamo definirlo, di Vivian non è proprio di quelli più stimabili, perché, diciamola com’è, vendere il suo corpo agli uomini, che siano liberi o impegnati, non è di certo visto di buon occhio nell’alta società e negli ambienti lussuosi della Londra per bene. Vivian rispetta se stessa come donna nonostante tutto, di certo se ne guarda bene dal non farsi calpestare in nessun modo, in ciò che fa è lei che comanda, per una volta sono gli uomini a dipendere da lei e non il contrario, farsi distruggere ancora non è contemplato, per questo sceglie con cura chi soddisfare e a chi cedere il suo corpo, proteggendo in qualche modo non solo se stessa, ma facendo rigare dritto anche Kitty, che spesso tende troppo a lasciarsi andare. C’è una regola importante che Vivian e Kitty si sono imposte e che non devono mai infrangere: vietato baciare un uomo, è troppo intimo, troppo profondo, ancora più vincolante del rapporto fisico, perché sarebbe direttamente correlato a sentimenti importanti e difficili da ignorare o contrastare.
Lord Lewis è moro dalla testa ai piedi. Mascella squadrata, occhi grandi, intensi e neri come il carbone, labbra carnose. Soprattutto, è gentile in un modo che non mi è affatto familiare.
L’incontro tra Edward e Vivian è dettato dal destino ovviamente, lui che fugge, “rubando” una carrozza, dalla festa organizzata da sua madre in suo onore, dove ogni donna lo vede come un trofeo da conquistare, o una focaccina da addentare, e lei che si ritrova su quella stessa carrozza perché d’accordo con un cliente da incontrare, una bizzarra corsa per i quartieri di Londra e la loro conoscenza che ha inizio tra cavalli da guidare e persone poco raccomandabili da cui prendere alla svelta le distanze. E la prima notte che passeranno insieme avrà quel sapore dolce e amaro di una strana liaison che sarà tutto tranne che un’avventura solitaria. Già perché inizierà tutto da lì, sì da un rapporto consumato, ma anche da un desiderio di conoscersi e viversi intensamente, perché c’è tanto da scoprire e nessuno dei due, nonostante tutto, vuole rinunciarci. Quando Edward proporrà a Vivian un accordo, un’intera settimana al suo fianco, a vivere con lui a Wisteria House come finta papabile fidanzata, sarà il primo sigillo del loro rapporto, che non sarà semplice da rompere né tantomeno da dimenticare.
E sulla scia di Pretty Woman, vedremo Vivian diventare a tutti gli effetti una Lady, senza però perdere nulla del proprio carattere forte e combattivo, sfrontato e irriverente, mischiato ad una dolcezza infinita e tanto, tantissimo cuore, ad una passione smisurata per la bellezza delle piccole cose e tanta gratitudine per quello che la vita le offre e le ha offerto in un modo o nell’altro. Se da un lato una Lady risplende di luce nuova, dall’altro un Lord come Edward rigido e ligio al dovere si ammorbidisce, inizia a vedere la bellezza del mondo che gli sta intorno e a capire più nel profondo le esigenze delle persone, sia sul piano lavorativo che personale. E tra una gita in barca, un picnic sul prato, una serata all’opera e un tour nelle più affollate vie di Londra, tra la quotidianità tipica di una coppia, Vivian e Edward diventano amici prima di tutto, confidenti intimi e amanti passionali poi, perché tutto è nato sì dall’appagamento fisico, ma poi si è tramutano in qualcosa che va al di là di qualsiasi istinto e di qualsiasi bisogno, qualcosa che si insinua nel profondo e sconquassa le viscere, rapisce il cuore e brucia l’anima, perché basta un bacio e l’ultima notte che si concedono insieme, l’uno tra le braccia dell’altra, a sconvolgere qualsiasi cosa, visto che quello che condividono è amore. Chissà se basterà la scadenza del contratto ad allontanarli? Vivian farà ritorno alla sua casa senza voltarsi indietro e Edward lascerà Londra una volta per tutte, questo è il piano e solo il tempo o la mancanza sapranno dire se il loro sia vero amore e se sarà in grado di resistere a qualsiasi ostacolo.
Profuma di buono, Lord Lewis e di cattive intenzioni.
I suoi occhi sono come luce nella sera, il suo sorriso il sole.
Il mio cuore aveva ragione. E non importa se provo inquietudine, adesso, amarezza e appagamento tutti insieme. Io vivo. Finalmente, torno a essere me. Una giovane donna capace di osservare gli spilli di cielo tra le fronde degli alberi, di assaporare il canto degli uccelli, il profumo inebriante dell’erba e persino la vista di un uomo. Un uomo… Qualcuno che sono io a scegliere e in piena coscienza.
Lei, che rinfranca il mio animo selvaggio con le virtù dei semplici, anche se semplice non è. Così intelligente e complessa. Fragile e anche forte. Il suo profumo è talmente inebriante da lasciarmi inerme.
Il fatto che un romance sia un retelling di un film fa già pensare al fatto che il finale sarà come tutti lo speriamo, il classico lieto fine può definirsi quasi scontato e viene automatico credere, in prima battuta, che, forse, leggere un libro di questo tipo non sia poi così emozionante. Beh, lasciatemelo dire sinceramente, se qualcuno di voi la pensa così sappiate che si sbaglia di grosso, perché Una Lady in affitto è ancora più coinvolgente del film stesso al quale è ispirato.
La scrittura di Thina Sulas è stata inimitabile, attenta, ben strutturata, armoniosa e spensierata al tempo stesso, in questo suo libro c’è tanto cuore, tanti buoni sentimenti, tanto rispetto e tanta dedizione. Le sue parole mi hanno catturato sotto ogni punto di vista e mi hanno toccato nel profondo, è stato come essere avvolti in una calda coperta, in un bozzolo dove mi sono sentita protetta e coccolata. La descrizione degli ambienti e degli accadimenti è minuziosa e di forte impatto, è stato come essere catapultata in quell’era, se provavo a chiudere gli occhi riuscivo a proiettare nella mia mente in modo nitido ogni scena, fino a diventare io stessa un tutt’uno con la storia. Ho già detto diverse volte, e non mi vergogno a ribadirlo, che il regency non è mai la mia prima scelta, ma Thina Sulas è una delle poche, anzi pochissime, autrici che riesce ad attrarmi verso questo genere senza mai deludermi, facendomi perdere la testa per le sue storie e per i suoi personaggi. Cara Thina lasciatelo dire, sei stata fantastica e definire questo tuo romance un gioiello è il minimo, anzi credo non sia abbastanza.
Grazie per le emozioni, grazie per i sorrisi, grazie per i sospiri e il batticuore, grazie per Edward e per Vivian che mi hanno conquistata totalmente. E grazie naturalmente per la tua amicizia, la tua fiducia e la tua considerazione nei miei confronti, anzi dirti grazie non è sicuramente abbastanza, vorrei averti qui con me per abbracciarti forte, fortissimo, sarebbe il minimo per farti capire cosa provo.
Complimenti veramente, vai avanti così che vai bene, la strada è tutta in salita, si sa, ma conquistare il traguardo passo dopo passo sarà una grande soddisfazione e tu ti merito ogni cosa bella.
Una Lady in affitto si aggiudica naturalmente cinque stelle, che valgono come se fossero un milione e, mi sembra ovvio, consiglio la lettura a tutti, perché privarsene sarebbe un vero peccato.
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