Natalya Foster ha avuto un’infanzia traumatica ma grazie all’amore del padre e alle pazze amiche che l’hanno aiutata sembra aver trovato un nuovo equilibrio. Soprattutto quest’ultime con la loro esuberanza l’hanno salvata dal buio. Insieme sono le Queen.
“Sentite è ancora valida quell’offerta di diventare cheerleader?” Gigi mi guardò sorpresa. “Non solo cheerleader. Ma la quarta Queen. È qualcosa di più. Una Queen non viene mai lasciata da sola.”
Da diversi anni sta con JJ. Il loro rapporto è sempre stato altalenante e pieno di tira e molla. Nat fuggiva ma poi ritornava sempre da lui fino a convincersi che sia l’uomo della sua vita.
“In fondo, chi può dire cosa è realmente l’amore? Chi sa esattamente quali e quante forme esso può avere? Quel filo invisibile che ci legava mi faceva sempre trovare la strada per tornare da lui.”
Nat si sente in colpa per la morte della madre ma ha un vuoto di memoria. In tutti i modi cerca di ricordare ma niente sembra mancare ancora qualcosa.
“Ogni volta che mi immergevo in acqua cercavo di far affiorare immagini e suoni persi chissà dove nel labirinto della mia memoria, ma anche quella volta fu solo un’insopportabile vuoto a predominare. Eppure, sentivo che, da qualche parte, dentro di me, quelle tracce di memoria c’erano.”
Nat decide di riprendere la passione che la lega alla madre, il pattinaggio artistico. Qui incontra due occhi di ghiaccio che faranno traballare il suo equilibrio e le sue convinzioni.
Axel Cooper, soprannominato Ice, è riuscito con solo le sue forze e la sua testardaggine ad essere un campione acclamato di hockey ed essere la punta dei New York Kings. Ha avuto un passato difficile alle spalle, ha imparato sin da piccolo a cavarsela da solo e combattere per realizzare il suo sogno. Adesso la folla lo acclama e le ragazze perdono la testa per lui.
“Ice, Ice, Ice. Le grida di incitamento del pubblico sugli spalti che cadenzava continuamente il mio nome mi eccitavano e davano la carica. Ero adrenalina pura. Sapevo esattamente cosa volevano da me. Cosa si aspettavano che facessi: infilare il disco nella rete avversaria. Quella dei Chicago Knights.”
Ice ha un carattere particolare, a volte non sa gestire la rabbia e per questo si trova spesso in punizione. Proprio in uno di questi momenti i suoi occhi intercettato una ragazza danzare sulla pista di ghiaccio e ne rimane incantato.
“Le mie sinapsi si attivarono immediatamente e i miei occhi si spostarono rapidi per cercare quel qualcuno che nel frattempo era già dall’altra parte della pista: una ragazza. Braccia aperte ad ali di farfalla, busto piegato in avanti e schiena inarcata. Gamba sollevata all’indietro. Capelli raccolti in una lunga coda di cavallo. Pattinava leggera, come se stesse fluttuando sul ghiaccio. «Chi è quella dea?» Chiesi senza smettere di guardarla.”
Ice non perde tempo e anche se agli occhi di Nat appare esasperante non molla e le chiede di uscire, ovviamente Nat non lo considera neanche. Qualche sera dopo si rivedono in un locale e Nat si ritrova a fissarlo.
“Appena lo vidi rimasi con la bocca aperta per la sorpresa. Alto, muscoloso, capelli biondi ossigenati, sopracciglia scure, occhi chiari. Era quel giocatore di hockey che mi aveva tediato qualche sera prima con le sue insistenti domande e richieste. Non ricordavo come si chiamava, ma non avevo dimenticato quel suo ridicolo soprannome: Ice. Mi voltai dall’altra parte, fingendo di guardare altrove e sperai con tutta me stessa che non si accorgesse di me.”
Ma c’è qualcosa nel suo sguardo, qualcosa che l’attira ma che non riesce a capire e per questo subito lo distoglie. I suoi occhi di ghiaccio le ricordano qualcosa e improvvisamente sembra soffocare. A causa di un quasi mancamento Nat viene soccorsa da Axel e lui insiste ancora a chiederle di uscire nonostante lei dica di essere fidanzata. Iniziano a chiacchierare e tra un bicchiere e l’altro Nat sembra ritrovare la ragazza che era al liceo e che sembra voler uscire fuori. L’ alcool le dà il coraggio di fare ciò che lei desidera e senza neanche accorgersi si ritrova molto vicino a lui.
“Ero attratta da lui come da nessun’altro prima. E il mio corpo ne era la prova. Era scosso da fremiti di piacere che non mi avevano mai pervasa. Portai le braccia attorno al suo collo per stringermi ancora di più a lui mentre ci divoravamo le labbra. Sentii le sue mani scendere sui miei glutei e sfiorarli, prima di afferrarli con decisione e di sollevarmi. Le mie gambe si avvinghiarono, istintivamente, con forza, attorno al suo bacino e rimasero così, saldamente incollate al suo corpo anche quando lui iniziò a muoversi per allontanarsi dalla pista. Raggiungemmo un angolino buio e isolato del locale mentre le nostre labbra si consumavano a furia di baci in un crescendo di passione.”
Axel per la prima volta sente di volere di più da una ragazza. Nat le è entrata dentro, sa di casa e desidera andare fino in fondo con lei. Anche Nat si ritrova sempre a pensare ad Axel ed entrambi cercano piccole scuse per vedersi. Dopo vari tentennamenti e altrettante discussioni una cosa è ben chiara: non possono stare lontani. Nat è molto confusa ma approfittando dell’occasione che JJ è fuori per lavoro, e rimanendo da sola per un pò decide di accettare i consigli delle amiche e dare ascolto a cosa le suggerisce il cuore, cioè di frequentare Axel.
«JJ tornerà tra un mese. Sono libera… di essere solo tua, se ti va.» La guardai negli occhi. Non desideravo altro che fosse solo mia. «Si può fare…» Feci il prezioso. Sul suo viso comparve un sorriso così luminoso che per poco non mi abbagliò. «E tu saresti disposto a vedere solo me e nessun’altra? Sai, nemmeno a me piace l’idea che tu vada a letto con altre.» «Mmh… la mia esclusiva dipende da due cose.» «Quali?» Mi fissò stranita.La prima è che voglio i tuoi occhi solo per me.» Le sfiorai un sopracciglio con un dito e lasciai che quella carezza raggiungesse le sue labbra. «Scusa?» Si accigliò, sorridendo. «Che significa che li vuoi per te? Non capisco.» «Significa che qualsiasi cosa succederà tra noi, i tuoi occhi mi apparterranno. Per sempre. Nessun altro potrà averli. Dovranno essere una mia proprietà.» Sorrise divertita. «Ma è ridicolo. I miei occhi sono sul mio viso, non puoi possederli.» «Non posso materialmente, ma idealmente sì.» Le accarezzai una guancia. «Se tu accetti, quelle stelle che brillano nell’oscurità delle tue pupille illumineranno solo le mie notti. Amo i cieli pieni di stelle. Ne ho bisogno. Mi fanno stare bene.»
Iniziano così una travolgente e intensa storia dove entrambi mettono dentro se stessi e il loro cuore. Vivranno ricordi che resteranno indelebili. Insieme sono perfetti ed entrambi ritrovano quella serenità e spensieratezza che avevano perso da bambini.
«E se poi ti innamori di me? Non hai pensato che possa accadere?» No, non ci avevo pensato, anche perché non mi era mai accaduto. «Io non mi innamoro mai. E tu, invece? Non hai pensato che potrebbe succedere a te, che potrei entrarti nella testa?» «Ti ho già detto che nessuna ci entra mai, Queen.»
Ci sarebbe ancora tanto da dire ma vi lascio proseguire per scoprire come andrà avanti questa intrigante storia.
La storia di Ice e Nat è intensa sin dal loro primo sguardo. Un colpo di fulmine che sembra tirare e accorciare sempre di più quel filo rosso di un destino ostile. Entrambi sognano di essere felici, e se Nat sembrava esserlo, era solo in apparenza perché è ancora in cerca della verità che potrebbe farla stare nuovamente male, e Alex si sente felice per la prima volta dopo tanto tempo solo dopo aver incontrato la sua Queen. La loro storia mi ha coinvolto sin dall’inizio. Due giovani che si innamorano e hanno tanto da dare e da da prendere. Sono due pezzi di un puzzle che combaciano perfettamente. Ho apprezzato tantissimo il rapporto di Nat con le sue amiche e ho fatto il tifo per Ice da subito. L’autrice ha messo insieme amicizia, sport, determinazione e amore dando vita ad una storia bellissima, commovente e piena di colpi di scena da mon perdere assolutamente.
Giusi M.
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