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venerdì 13 dicembre 2024

Recensione "Kiss me, baby" di Veronica Deanike

Ciao Rumors. Oggi la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Kiss me, baby di Veronica Deanike. Data di pubblicazione 22 novembre 2024.
 
 
Titolo: Kiss me, baby
Autore: Veronica Deanike
Editore: Self Publishing
Genere: New Adult
Data di uscita: 22 novembre 2024
  

Sono Mia e a 18 anni ho già perso tutto. Costretta a lasciare l’Italia, ora vivo a New York. Odio gli Stati Uniti, odio la Columbia University e tutti quei ragazzi ricchi e viziati che sembrano usciti da un teen drama. E poi c’è lui, Derek: il più popolare, il più bello, il più arrogante e io – ancora non posso crederci! − sono la sua tutor. Letteratura Italiana è il suo ultimo ostacolo prima della laurea e dell’ingresso trionfale nella NFL. Io la sua ultima speranza. Ci detestiamo. Lui ha tutto, io niente. Eppure c’è dell’altro, lo sento, come quei brividi ogni volta che si avvicina. Ma non mi importa, non deve importarmi. Ho un obbligo con me stessa: restare lucida, laurearmi e tornare alla mia terra. Mi chiamo Derek, tutti mi conoscono ma nessuno sa chi sono veramente, e a me sta bene così. Il football è l’unica cosa che mi fa sentire vivo. Esistono tanti modi per morire e io ho conosciuto il più subdolo. Ho 24 anni e non mi sono ancora laureato, come avrei potuto? Letteratura Italiana è la mia nemesi. Fortuna che al campus è arrivata Italy, carina, timida, velenosa come una serpe, ma è la mia ultima possibilità. Se non fosse così giovane, ci avrei anche fatto un pensierino. Mi aiuterà con gli studi e poi arrivederci, ognuno per la sua strada. Facilissimo. Peccato che, ogni volta che sto con lei, mi sento guardato dentro. Non le frega nulla di chi sono, dei miei soldi, della mia popolarità, anzi… A quanto pare, mi odia soprattutto per questo. Eppure, qualcosa ci unisce, e non ha a che fare coi nostri mondi. C’è dell’altro. Giù, nel profondo. È oscuro e ha il rumore di una vita spezzata. Ma non sono affari miei, non voglio vederla e non voglio che lei mi veda. Fine della storia.
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
 

Cari Rumors,

è tanto che non vi tengo compagnia e sono contenta di tornare a farlo con l’ultimo libro uscito di Veronica Deanike, che ritroviamo finalmente dopo un po’ di tempo che non ci deliziava con la sua scrittura e vi assicuro che torna a farlo nel migliore dei modi, con Kiss me Baby, un romance che vi rimarrà impresso nella mente, nel cuore e sulla pelle.

I protagonisti di questa storia sono Mia e Derek, lei ha 19 anni, lui 24 anni, si incontrano, anzi scontrano, alla Columbia University, lei è una matricola, lui dovrebbe finalmente laurearsi, se solo riuscisse a superare l’ultimo step del corso di letteratura italiana.

 

Mia si è trasferita da poco, con sua sorella maggiore Ana è andata a vivere da nonna Polly, dopo che i loro genitori se ne sono andati prematuramente, lasciandole sole e totalmente in balia degli eventi, perse e costrette a reinventarsi completamente. Mia è quella che soffre di più, non riesce ancora ad elaborare il lutto, nonostante la vicinanza e il sostegno da sorella e nonna, non riesce ad accettare di non avere più al suo fianco chi l’ha messa al mondo, non poter condividere con loro ogni attimo della vita la fanno stare male e la disperazione che soffoca il suo cuore cresce sempre di più, giorno dopo giorno. Vivere a New York per Mia è una congiura, una punizione alla quale non vuole sottostare, non vuole girare pagina, non vuole rifarsi una vita, non vuole trovare la felicità e riscrivere il suo futuro, le sembra di fare un torto ai genitori, l’unica cosa che vuole è tornare nella sua amata Sardegna, in Italia, nella loro casa dove è sicura di riuscire a trovare un po’ di pace per il suo dolore. Studiare letteratura italiana alla Columbia le permette di mantenere vivo il legame con le sue origini, così come utilizzare i libri di sua madre riesce a tenere forte il ricordo dentro di sé e sopravvivere ad ogni giorno che passa in questa nuova città così sconosciuta, una città che non sentirà mai sua, in nessun modo, perché non vuole dimenticare ciò che ha perso, non vuole rischiare che i visi dei suoi cari sbiadiscano poco alla volta nella sua mente, vuole sentire dentro di sé ancora le loro voci, percepire i loro abbracci, il loro amore incondizionato nei suoi confronti e in quelli di Ana. Solo tornando in Italia può mantenere vivo tutto questo, anche se non ci sono più, anche se nulla tornerà come prima. E’ come se Mia fosse morta anche lei in quell’incidente, non vive più, semplicemente sopravvive.

Derek è il ragazzo più popolare dell’università, capitano della squadra di football, osannato dai suoi compagni di squadra e adulato dalla ragazze che fanno la fila per farlo capitolare o solo semplicemente divertirsi per una notte o qualcuna di più, senza impegno, solo per appagare i sensi e gli istinti. All’apparenza sembra avere tutto, di famiglia facoltosa, i soldi non gli mancano così come qualsiasi agio immaginabile, eppure la sua vita non è così scintillante come sembra, soprattutto da quando i suoi genitori sono morti, lasciandolo totalmente solo a gestire la sua esistenza e a lottare contro chi vorrebbe portargli via l’unica persona che abbia mai amato, la sua sorellina Charlotte di quasi sei anni, che è tutto il suo mondo. Derek non ha mai avuto affetto né da suo padre né da sua madre, quello che da lui hanno sempre preteso era che, una volta adulto, avrebbe preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, non hanno mai appoggiato le sue scelte, hanno sempre ignorato i suoi desideri e le sue aspirazioni, lo hanno sempre ostacolato e contrariato, non gli sono mai stati vicino. Per colpa loro non ha mai conosciuto il vero significato di famiglia, neanche quando è nata sua sorella le cose sono cambiate e a causa di tutto quello che ha dovuto subire e ingoiare negli anni, ha covato dentro di sé una tale rabbia da renderlo insofferente e rancoroso all’ennesima potenza, con il rischio di rendere infelici anche le persone che gli sono vicine. Derek non può permettersi errori, deve laurearsi, nella NFL e avere finalmente la totale e sicura custodia della piccola Charlotte, perderla non è contemplato, nessuna assistente sociale o giudice dovrà dividerli, per nessun motivo al mondo.

Complice il professore di letteratura, e con un aiuto non indifferente dal destino, Mia e Derek dovranno passare del tempo insieme, volenti o no, dovranno interagire e condividere gli studi in primis, perché lei sarà la sua tutor per superare l’ultimo esame che lo porterà diretto alla laurea e lui sarà il suo pass per ambientarsi all’università, alla nuova città e, perché no, per farsi dei nuovi amici che potrebbero aiutarla ad ammorbidirsi, in qualche modo.

Nel mezzo del cammin di nostra vita… Gli endecasillabi corrono musicali, potenti, evocativi. Il tempo si slarga e in men che non si dica finisco di leggere. Sollevo gli occhi dal foglio e la prima persona che guardo dopo l’incanto è proprio lui. La malia stranamente continua. Non ride più. Mi guarda. Intensamente. E io, indifesa, trattengo il fiato.

La sto guardando in modo cupo– lo avverto– sprigiono la mia energia nera, quella che mi prende quando vado fuori controllo. Cos’ha questa bambinetta per attirare la mia attenzione in modo così brutale? Proprio io che sono indifferente a tutto tranne che al football.

Non è la battuta al fiele a scuotermi, quanto la tristezza palesemente nascosta dietro al sarcasmo e alla finta leggerezza. Mi ha turbato perché l’ho riconosciuta. Quella tristezza, intendo. Italy, Italy… Più ti conosco, più capisco che dovrei starti alla larga. Eppure…

In diciannove anni è la prima volta che mi sento così: è bello e tremendo, ghiaccio e fuoco, ma soprattutto è sbagliato. Non dovrei vivere queste emozioni sapendo che mamma e papà non ci sono più. Torno alla realtà, padrona di me stessa. È il solito vecchio dolore a farmi rinsavire.

Non sarà semplice, perché né Mia né Derek vogliono scoprirsi più di tanto, non vogliono lasciare trasparire le reciproche incertezze e difficoltà, ma soprattutto non vogliono essere compatiti o addirittura incompresi per ciò che hanno dovuto e devono subire e sopportare ogni giorno. Mia è testarda, tenace, a tratti ancora troppo ingenua, quasi infantile, ma è tanto tanto fragile, ha bisogno di qualcuno che la aiuti a tornare a respirare, a smettere di vivere costantemente in apnea e con la tremenda paura di non meritare nulla di bello dalla vita. Derek è spavaldo, sagace ed esuberante, ma dietro tanta apparente sicurezza, c’è un animo intimorito e distrutto dal passato e da quello che ha dovuto subire, il rancore lo corrode a poco a poco, ogni giorno che passa, anche se è legato con un filo indissolubile alla sorella Charlotte, se non riesce a scrollarsi di dosso la rabbia rischia di fare del male sia a lei, sia a se stesso.

Studiare insieme sarà il primo passo verso la svolta, la piccola Charlotte sarà il secondo collante che unirà in modo inscindibile Mia e Derek, ma è quando si ritroveranno nello stesso gruppo di recupero che inizieranno veramente a conoscersi nel profondo e, in qualche modo, condividere ciò che pesa sulle loro spalle da troppo tempo e che forse, da quando si sono incontrati, ha iniziato poco alla volta a risultare meno gravoso e più sostenibile. Ma la luce in fondo al tunnel è ancora lontana e il futuro sempre troppo incerto, soprattutto se non riescono a fare pace con se stessi. La soluzione sarebbe riuscire a riconoscere i propri limiti e accettare l’aiuto di chi hanno accanto, e rischiare il tutto e per tutto, cedere a quello che è nato come uno strano e bizzarro rapporto di amicizia, ma che con il tempo è diventato più forte, più intenso e si è arricchito di una buona dose di complicità, di possesso, di appartenenza, facendolo diventare semplicemente amore, vero e incondizionato. Ora sta a Mia e Derek cosa farne di questo amore, se accettarlo, proteggerlo e coltivarlo insieme giorno dopo giorno o se cedere ancora una volta all’incertezza rischiando di sprofondare ancora nell’oblio, perché se c’è una cosa che li ha accomunati fin dall’inizio è il buio che oscurato la loro essenza, spegnendo totalmente la luce che hanno sempre avuto dentro e che scalpita per tornare finalmente a brillare. E’ bastato un bacio per stravolgere ogni cosa, rendendoli inaspettatamente dipendenti l’una dall’altro, del tutto ignari del fatto che possono salvarsi a vicenda e affrontare finalmente i demoni che si portano dentro da troppo tempo.

Aveva ragione, sale le scale come un principe con in braccio la sua rosa preziosa, da proteggere e occultare al mondo. E io lo guardo come si fa con un mistero oscuro e affascinate. Chi sei, Derek? Chi sei per davvero?

Mia è talmente bella che sembra finta, sono certo che a causa della sua giovane età non immagini minimamente quale potere possa avere su un uomo il suo aspetto e quel carattere al peperoncino.

Mi guarda, lo guardo, e tra noi passa qualcosa, non so di che si tratta, ma fa male e poi bene, un pugno travestito da carezza. Noi siamo anche questo, solo che un noi, devo ricordarmelo, non esiste.

Mia porta allegria, freschezza e quella malinconia nella quale è facile rispecchiarsi. Ci somigliamo e non poco, io sono solo più bravo a mentire a me stesso e agli altri, ho una discreta collezione di maschere che indosso all’occorrenza, lei invece è così giovane, spontanea, pura e ingenua…

Riscoprire Veronica Deanike come autrice è stato come tornare a casa, la sua scrittura forte, attenta, diretta e travolgente riesce sempre a fare centro e lasciare un segno indelebile. Pensando alle sue storie precedenti che ho letto, posso dire che con Mia e Derek si è spinta oltre la sua comfort zone, se così vogliamo definirla, perché nelle pagine di Kiss me Baby c’è una nuova Veronica, più decisa, più appassionata, più determinata, non che prima non lo fosse, non fraintendetemi, ma ho percepito in ogni parola la sua totale essenza, il suo cuore grande e coraggioso. Perché ci vuole coraggio per affrontare certi temi delicati che sono raccontati in questo libro, ci vuole tanta “pancia” per non lasciarsi sopraffare dalle mille emozioni contrastanti che sono venute fuori da questa storia, ci vuole tanta consapevolezza e delicatezza per creare due personaggi così unici e speciali come lo sono Mia e Derek.

Grazie mille Veronica per questo incredibile romance, grazie per il batticuore, per i sorrisi, i sospiri e le lacrime che ho condiviso con i tuoi protagonisti e che hanno fatto in modo che si conquistassero un posto speciale nel mio cuore, le emozioni che ho provato dentro di me e le sensazioni che ho sentito sulla mia pelle non le dimenticherò mai. E non vedo l’ora di tornare al più presto da loro, ma soprattutto non vedo l’ora di conoscere cosa ci riserva la combattiva ma altrettanto fragile Ana, sono certa che sarà un’altra storia al cardiopalma.

Grazie infine al blog Il Rumore dei Libri e a Federica Goz, il mio punto di riferimento costante, per la costante fiducia e per avermi consentito di tornare con una lettura e recensione di un’autrice che stimo tantissimo e che non mi ha mai deluso in nessun modo e mai lo farà.

Le cinque stelle sono doverose, che valgono come se fossero dieci e più.

Consiglio a tutti lettura di Kiss me Baby, con l’accortezza di leggere la storia di Mia e Derek con un occhio di riguardo.


Mariaelena

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