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giovedì 13 ottobre 2016

Estratto finale inedito "Danneggiata" di Veronica Deanike

Ciaooo Rumors! Per festeggiare un mese dall'uscita del suo Danneggiata, Veronica Deanike, regala a tutte le lettrici de Il Rumore dei Libriun estratto finale inedito del suo romanzo. Inoltre ci informa che per festeggiare, metterà proprio oggi Danneggiata in offerta a 0.99 centesimi!
Titolo: Danneggiata
Autrice: Veronica Deanike
Genere: Contemporary romance
Editore: Self publishing
Prezzo: ebook 2,99 - OFFERTA A EUR 0,99

Sabrina, ferita e umiliata dalla sua stessa famiglia, vive in una comunità per minori. Danneggiata nell’animo, sviluppa una personalità autolesionista. Bella e arrabbiata con il mondo, brucia i suoi anni con la potenza del suo odio.
Lo psicologo e coordinatore della struttura, Alex, è un uomo di trent’anni che nel suo aspetto ombroso dimostra tutto il tormento del suo passato. Una doppia vita quella di Alex che parla di un profondo disagio: il giorno e la notte, aiutare e distruggere. Sabrina è per lui una tentazione amorale.
Questa non è la storia di un amore, è una storia di distruzione. Una giovane donna che vuole distruggere se stessa, un uomo che vuole distruggere i suoi demoni… L’incontro di due anime spezzate, la lotta per la sopravvivenza, la speranza di un amore.




Estratto

ALEX

Arriviamo a casa, la nostra casa. Sabrina ha un’espressione strana.
“Cosa c’è adesso?” Sono esasperato. Faccio finta di niente, aspetto che sia mia moglie – “moglie”? sembra una bambina imbronciata – ad aprirsi con me.
«Mi aiuti a liberarmi da questo abito?»
Tiene lo sguardo basso, si vergogna. “Lei si vergogna” e fa bene.
Mi avvicino, la volto e inizio a slacciare il corsetto. Lei reclina la testa e la appoggia al mio petto intralciando il mio compito. Si disfa di quello straccio calciandolo, si volta e mi salta addosso, abbracciandomi anche con le gambe: così come fanno i bambini che devono nascondere qualcosa di cui farsi perdonare.
Affondo il viso nei suoi capelli, inspiro forte: sa di miele, di ginepro, di mare. La porto sul divano e mi siedo con lei in braccio.
Disegno cerchi sulla sua pelle, lei respira la mia. Nessuno dei due parla, ma entrambi pensiamo a quel momento: lei sa che su quella scogliera ho visto la morte, la mia e la sua.
“Perché? Sei la mia piccola, lurida bugiarda!”
Voglio delle spiegazioni, ma so già che qualsiasi parola sarà insufficiente a togliermi di dosso questa fottuta paura.
lunedì 16 maggio 2016

Estratto "Wicked Heart (The Starcrossed Series #3)" di Leisa Rayven

Ciao Rumors,
in attesa di leggere il nuovo attesissimo romanzo di Leisa Rayven, Wicked Heart in uscita domani 17 Maggio in lingua originale, abbiamo deciso di regalarvi la traduzione del primo capitolo pubblicato come estratto sul blog americano Natasha is a book junkie (http://natashaisabookjunkie.com/2016/05/03/excerpt-wicked-heart-by-leisa-rayven/)
A presto arriverà anche la nostra recensione, di quello che ormai a gran voce viene proclamato come uno dei best book del 2016.
Vanessa
Wicked Heart (The Starcrossed Series #3)
Leisa Rayven 

Liam Quinn è una delle più grandi star cinematografiche nel mondo… e l’unico uomo che Elissa Holt abbia mai amato.
Dopo essere stato fuori dalla sua vita per 6 anni, lui e la sua meravigliosa fidanzata vengono ingaggiati nel nuovo show di Broadway che Elissa sta organizzando. L’unico problema è che, quando le prove notturne riavvicinano nuovamente Elissa e Liam, la linea tra ciò che è e ciò che poteva essere diventa sfuocata. Adesso un momento di debolezza può creare uno scandalo che risuonerà per tutto il mondo.
Elissa sa che innamorarsi di nuovo di Liam potrebbe essere una tragedia per la produzione, ma come ogni buon romantico sa, l’amore non sempre segue il copione.


CAPITOLO 1
Ingannami una volta
Oggi
Pier 23 Sala prove
New York
Formicolii lungo la schiena. Un calore che divampa sotto la mia pelle.
Maledizione. Questo non va bene.
Perché mi sta succedendo ancora questo dopo tutti questi anni?
Non sono una ragazza che sviene facilmente. Non lo sono per niente. Se dovessi descrivermi direi che sono appassionata ma razionale, focosa ma metodica, spontanea ma organizzata. Tutti questi tratti potrebbero essere visti come contradditori, ma mi rendono una direttrice di scena dannatamente brava, e non sono troppo modesta per dirlo perché all’età di venticinque anni, io sono uno dei più rispettati sceneggiatori di Broadway. I produttori sanno che possono contare su di me per stare calmi in un momento di crisi. Io dirigo i miei show con precisione militare, e pretendo una rigorosa professionalità da tutti, specialmente da me stessa.
Le mie regole per un ambiente di lavoro privo di stress non sono negoziabili: tratta tutti con rispetto, sii deciso ma corretto, e non essere mai coinvolto romanticamente con qualcuno nello show che sto dirigendo. Per la maggior parte della mia carriera non ho mai avuto problemi a seguire le mie stesse regole, ma c’è una sola cosa che può far deragliare il mio equilibrio in uno solo colpo.
Liam Quinn.
Mentre sto seduta nella sala di proiezione privata con il mio team di produzione e guardo l’uomo a petto nudo sullo schermo che atterra un numero eccessivo di nemici, mi sento imbarazzata per quanto è accaldata la mia pelle. Per come il mio respiro è superficiale, e per come stringo le mie cosce. Per come mi abbevero di ogni inquadratura del suo volto e del suo corpo. Per come sono elettrizzata dal movimento di ogni suo muscolo perfetto.
Ma molto più di questo, sono imbarazzata da come la passione della sua performance mi fa fantasticare sul fare cose appassionate con lui. Non solo cose sessuali, anche se si trovano certamente in cima alla lista.
domenica 4 gennaio 2015

Il Weekend degli estratti...

Ciao a tutti e buon sabato. E nuova rubrica Il weekend degli estratti. Di cosa si tratta? Ogni venerdì metteremo sul gruppo Il Rumore dei Libri, un post dove inviteremo gli autori a posare degli estratti dei loro libri. Accumuleremo le varie immagini e le metteremo di sabato qui sul blog. Vi ricordo che tutti i libri sono acquistabili sugli store Amazon, Kobo ecc.
Quindi, che aspettate? Vi aspettiamo nel gruppo! Per leggerli meglio cliccate sull'immagine
 "Aspettavo noi" Elena Russiello
Se io ero bravo lui era un fottuto genio. 
“Hai fatto davvero un buon lavoro” dissi toccando i
fogli appesi. 
“Se avessi davvero fatto un buon lavoro non ti avrei
chiamato dicendoti di tornare.” Scossi la testa. “A prescindere dai guai in cui siamo
sono contento che tu mi abbia chiamato. Era ora di tornare.” 
“Riccardo cos'è successo a New York?” 
“Ho un bel po' di soldi da parte. Li investirò qui.
Glielo devo” dissi cambiando discorso. 
“C'è poca clientela, troppo poca! È come se farsi i
tatuaggi fosse passato di moda.” 
“Il tatuaggio non è una moda. Tu dovresti saperlo
meglio di tutti visto che hai scelto questo lavoro.” Alzò le spalle, rassegnato. 
“E' aperto?” disse una voce alle nostre spalle.
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"Dissidenti" Sara Mazzini
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"Oltre ogni limite" di Tina Caramanico
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"La nave di cristallo" di Simona Busto
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"L'amore si fa in quattro" di Raffaele Napolitano
"L'amore si fa in quattro" un estratto della prima serata danzante di Mia: Mia e le amiche si inoltrarono all’interno. Era la prima volta che partecipava a una serata cubana. I suoi ultimi partner l’avevano abituata a uscite di altro genere: Marco amava ballare la musica house, Giovanni era tipo da pizza e cinema e con Armando si godevano ricche cene e sesso clandestino. Quando arrivò alla pista di ballo, rimase folgorata da quell’atmosfera meravigliosa. La sala era ampia e luminosa, caratterizzata da un elettrizzante gioco di luci colorate che danzavano nell’aria. Era pavimentata con larghe piastrelle quadrate di marmo lucido, che le donavano splendore e sfarzo quasi ipnotico. Un elegante gioco di specchi ne accresceva la profondità sebbene fosse già di per sé grande, e aggiungeva il piacevole effetto speciale di moltiplicare all’infinito le coppie danzanti. Era attorniata da decine di coppie di ballerini che sembravano volare sulla pista. Non si spiegava come fosse possibile che, in quella danza magica, apparissero tutti più belli e terribilmente erotici. Si rese conto di non poter competere con loro ma capì subito che voleva far parte di questo mondo.
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Calista Battaglia... tutta colpa del rock di Lucia Potaqui
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"Destino di un Amore" di Linda Bertasi
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"La sabbia delle streghe" di Teresa di Gaetano
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Ai prossimi estratti!
sabato 27 dicembre 2014

Il weekend degli estratti...

Ciao a tutti e buon sabato. E nuova rubrica Il weekend degli estratti. Di cosa si tratta? Ogni venerdì metteremo sul gruppo Il Rumore dei Libri, un post dove inviteremo gli autori a posare degli estratti dei loro libri. Accumuleremo le varie immagini e le metteremo di sabato qui sul blog. Vi ricordo che tutti i libri sono acquistabili sugli store Amazon, Kobo ecc.
Quindi, che aspettate? Vi aspettiamo nel gruppo! Per leggerli meglio cliccate sull'immagine
In volo con te di Jessica Maccario

Piccole Storie oscure di Tina Caramarnico

Come il vento per la girandola di Nadia Filippini
"Scivolò fuori dalle lenzuola e lo raggiunse con passo leggero. In piedi, dietro di lui, gli accarezzò le spalle con la lingua e con una scia di baci, premendogli i seni sodi sulla schiena.
 «Non dirmi che sei già stanco». 
 Lo provocò, facendogli scorrere decisa le mani dai fianchi all’ombelico e più giù, infilando le dita sotto l’elastico dei boxer. Sentì il respiro di lui accelerare e lo vide piegare la testa all’indietro. Un fremito, e il suo corpo rispose per lui a quella domanda. Le prese i polsi e si staccò da lei. Si girò e finalmente tornò ad ammirarla. Anche immersa nella penombra la sua figura sensuale si delineava nitida davanti a lui. Il profilo di quelle labbra carnose, piegate in un malizioso sorriso di sfida, e di quel corpo perfetto, erano una tentazione troppo forte per non cedervi ancora, un’ultima volta. Con un movimento del braccio la tirò a sé e cercò la sua bocca, affamato. Con impazienza, la fece sdraiare e si insinuò tra le sue gambe, per godere ancora di lei. Proseguendo in quel modo, quella notte, gli avrebbe tolto ogni energia vitale, ma non gli importava. Si illuse, ancora una volta, che andasse bene così."

Il cuore è tuo di Marianna Mineo

Calista Battaglia... tutta colpa del rock di Lucia Patacqui

Sei Gradi di separazione di Federica Nalbone

L'amore si fa in quattro di Raffaele Napolitano
 La squadra avversaria era sbilanciata in attacco e il campo davanti a lui era libero. Schivò un bisonte, grosso ma troppo lento per lui. Corse ancora più veloce, guardandosi intorno ed evitando i vari tentativi di placcaggio. Sentiva il fiato degli avversari sul collo e, in effetti, ne aveva ancora due alle spalle. Era più veloce, più in forma ed era il capitano, l’uomo su cui tutti contavano. Non poteva deluderli. Si lanciò in meta, segnando i primi punti della partita. Il pubblico si infiammò di entusiasmo, facendo partire cori d’ovazione per il loro infallibile capitano che fu travolto festosamente dai compagni di squadra nell’area di meta. Ora toccava a Pietro aggiungere due punti, realizzando con successo la trasformazione. Posizionò il pallone sulla piazzola. Fece tre passi indietro, guardò il pallone, poi i pali, poi di nuovo il pallone… e lo colpì. La traiettoria fu precisa e impeccabile. Finì dritta tra i pali. 

La leggendaria guerriera di Aurora Ballarin

Ricomincio da me di Elena Russiello
"...Alzai gli occhi sentendolo parlare e in quel momento cambiai idea. Ricky era tornato, ma era cambiato qualcosa in lui. Era a pochi centimetri da me e vedevo i suoi occhi che mi guardavano come se fossero in cerca di chissà quali risposte.
“Anni fa ballavo” dissi all'improvviso spostando lo sguardo da lui.
Non riuscivo a sostenerlo. Dovevo cambiare discorso. I suoi occhi continuarono a cercare i miei.
 “E ti manca.” Non era una domanda.
“Da morire” dissi malinconica.
Cercò di spezzare la tensione.
“Se ti può consolare sei ancora bravina. Potresti insegnare agli anziani.” Gli diedi un pugno sulla spalla. “Idiota.” Mi strinse ancora di più a se.
“Non lo pensi davvero.”
“Non puoi esserne così sicuro” dissi sfidandolo.
Lasciò la mia mano e abbassò lo sguardo su di me. Occhi profondi, intensi. Appoggiò la mano sulla mia guancia e con il pollice mi accarezzò lo zigomo. Vedendolo avvicinarsi, d'istinto chiusi gli occhi e quando le mie labbra quasi toccarono le sue, un telefono squillò.
 “E' meglio se rispondi” dissi piano. Sentivo ancora il calore della mano sul viso.
“Ricky il telefono. Devi rispondere.”
Una volta distanti andai verso lo stereo e staccai il suo ipod. Cosa stavo per fare? L'ennesima cazzata. Dieci minuti lo trovai appoggiato al muro che mi fissava.
 “Ho incasinato di nuovo tutto, vero?”
“No, non hai incasinato nulla.” Mi toccai i capelli nervosa.
“Adesso però è meglio se andiamo a dormire.”
Ricky si staccò dalla parete, infilò le mani nelle tasche e si avvicinò a me. Abbassò la testa e senza nessun dubbio o incertezza mi baciò. Solo allora tirò fuori una mano e l'appoggiò sulla mia schiena per tenermi vicino. Si staccò poco dopo.
 “Volevo farlo dalla prima volta che ti ho vista, quando ti ho rovesciato i cappuccini addosso” disse accarezzandomi i capelli.
“Possiamo far finta di nulla. Dimenticare...ma non scappare di nuovo.” Annuii imbarazzata. Sentivo su di me il sapore di quel bacio, delle sue labbra e il suo profumo di dopobarba...."


Aspettavo noi di di Elena Russiello
Martedì pomeriggio.....
“Che ci facciamo qui?” disse
quando le tolsi le mani dagli occhi. Mi ero messo d'accordo con Fabio
per lasciarmi lo studio per qualche ora. C'era un'ultima cosa che
dovevo fare. Sorrisi intrecciando le nostre
dita. “Ho venduto le quote a Fabio.”
“Ricky no, tu ami questo posto!”
“Si e un giorno magari
tornerò. Adesso vieni per prima tua. Ti amo.” Appoggiò le mani sulle mie guance e mi baciò.
“Ti amo.”
“Così tanto da farti fare un tatuaggio da me?” Annuì. La sollevai da terra
abbracciandola.
“Dai smettila, mettimi giù” disse ridendo.
Nervoso come se fosse la prima
volta presi fiato ed iniziai. Quando finii guardai il suo
polso. Era lì, piccolo e Nostro. Baciai il mio Sole.

Amethist di Silvia Castellano

Amore Proibito di Antonietta Agostini
Suonano alla porta. Tiro su con il naso, mi asciugo le lacrime e vado ad aprire.
Christian incombe in casa, con un’aria raggiante più che mai.
«Allora, dimmi che diavolo ti è saltato in mente!»
Già, che mi è saltato in mente? Non lo so, è questo il problema!
«Allora?» mi incita a parlare.
«Non lo so!» sbotto.
«Come sarebbe a dire non lo sai?» insiste.
«Eh, non lo so davvero. So solo che, da quando ho visto Nicholas, sento qualcosa di strano dentro di me. Per un attimo ho pensato solo che volevo saltargli addosso e fare sesso con lui sul divanetto del suo fottutissimo ufficio!» dico con tutta sincerità.
«Oddio Gioia, ma che ti prende?» sembra sbalordito per il mio comportamento e per il linguaggio, che non mi appartiene affatto.
«Okay, ragioniamo», si fa serio.
«Su cosa?» inarco un sopracciglio.
«Lo vuoi rivedere?»
«Credo di sì», abbasso lo sguardo timidamente.
«Okay. E perché?» cerca di analizzarmi, ma in questo momento credo sia davvero impossibile.
«Non lo so! Sono attratta da lui ed è assurdo visto che non lo conosco neanche!» il mio tono di voce sembra isterico.
«Vuoi scopartelo e basta quindi», dice schietto, toccandosi il mento con una mano.
«Cri, non lo so», dico esasperata.
«Cazzo non sai nulla! Tieni …» dice, passandomi il mio cellulare.
«Che devo fare?»
«Scrivi: domani sera alle dieci, sotto casa mia. A te la scelta, il posto lo decidi tu.»
«No.»
«Lascia stare quel coglione di Matteo, vedi ‘sto Nicholas, fatti una scopata e poi torna la Gioia di sempre, che questa nuova versione mi mette un po’ paura. Non ti riconosco più!» dice ridendo.
La cosa buffa è che non mi riconosco neanche io....

L'ombra della Lupa di Giovanna Mazzini

La stella D'oro di Barbara Risoli

Il dono della felicità di Sara Purpura

Coppia di Cuori di Samantha L'IIe
 L'immagine di un ragazzo stupendo che sfreccia in pista ciclabile sulla sua sedie a rotelle mi riempie la mente. L'ho visto solo due volte e in entrambe le occasioni mi ha colpita come una folgore, così come in questo momento mi sto innervosendo al solo pensiero di rivederlo. Si chiama Leonardo e sono certa che si tratti di lui. 

Il sentiero d'inverno di Serena De Filippi

Cronache della fine del mondo di Sara Mazzini

L'amore e altri guai di Prisca Turazzi

La nave di cristallo di Simona Busto

Un pregiudizio ingombrante di Anna de Lorenzo

La sabbia delle streghe- alla ricerca dei ricordi di Teresa di Gaetano

Destino di un'amore di Linda Bertasi

Il cuore e la maschera di Daniela Jannuzzi

The Black Mask di Virginia Rainbow

Peccato d'Amore (She is my Sin SAGA #2) di Diletta Brizzi
Non mi resi conto di cosa fosse successo, ma non appena realizzai che qualcuno ci avesse assaliti, notai un agente giacere a terra privo di coscienza e forse anche di vita.
«Sei stata una bambina cattiva» esordì una voce. Quella voce. 
Fui colta dal terrore alla vista di Leonardo che, tenendo il pugno stretto alla gola del poliziotto rimasto in piedi, con un rapido strattone ne spezzò il collo lasciando ricadere al suolo, come fosse un panno sporco, quel corpo ormai senz'anima. 
«Non farmi del male» mormorai in preda alla paura. 
Lui sorrise.
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Al prossimo sabato!
sabato 20 dicembre 2014

Il weekend degli estratti...

Ciao a tutti e buon sabato. Oggi inauguriamo una nuova rubrica. Il weekend degli estratti. Di cosa si tratta? Ogni venerdì metteremo sul gruppo Il Rumore dei Libri, un post dove inviteremo gli autori a posare degli estratti dei loro libri. Accumuleremo le varie immagini e le metteremo di sabato qui sul blog. Vi ricordo che tutti i libri sono acquistabili sugli store Amazon, Kobo ecc.
Quindi, che aspettate? Vi aspettiamo nel gruppo!

Ilaria Tomasini "Il Cielo Oscuro di Roma"

Sara Purpura "Il dono della felicità"

Serena Versari "L'arpeggio del cuore"

Ornella Calcagnile "Helena"
Cassian sembrò calmarsi. «È stata una bella mossa tornare da me, sarei venuto a cercarti e questa volta niente mi avrebbe trattenuto da uccidere i tuoi amichetti», fece un sorriso sghembo e maligno.
«Lo so, un po’ ti conosco ormai», ammisi.
«E mi conoscerai sempre più», rispose lui divertito. 
In un lampo me lo trovai addosso, una mano si posò sulla mia, quella che teneva il pezzo di legno nascosto dietro la schiena,mentre l’altra mi cinse posandosi sulla mia schiena lasciata nuda dal vestito.
«Questo non ti servirà», dichiarò, lanciando il paletto verso il camino spento. Sempre avvinghiato a me, mi prese il viso con una mano, lo tenne fermo e mi baciò con talmente tanta foga che pensavo volesse soffocarmi. Non feci resistenza, non risposi, in un certo senso abbandonai il mio corpo in quell’istante. 
Fu il bacio più doloroso della mia vita.

Silvia Castellano "Amethyst"

Nadia Filippini "Come il vento per una girandola"

"La nave di cristallo" di Simona Busto (Ellinor Rainwater su facebook)
Behariel rise. «Ero un angelo, e sono stato un demone, ora sono il re del mio inferno.
Comando invece di ubbidire, c’è qualcosa che ti disturba o ti sembra sbagliato in questo?»
«Comandi su quello che ti hanno lasciato, demone. Satana ti ha concesso i suoi scarti.
Credi forse che non sappia perché vuoi a tutti i costi quella ragazza?»
«Il cacciatore l’ha scelta nel giorno a lui riservato, quindi è nostra.»
Fu Ellinor a ridere stavolta. «Sei tu che scegli. Il cacciatore non conta molto, è solo un volgare traghettatore di anime. La vuoi perché sai di chi è il sigillo. È stato lui a farti cacciare, il tuo amato fratello. Questa è la tua vendetta. Ecco l’unico motivo per cui hai deciso di avere a tutti i costi Megan. O c’è dell’altro?»
Behariel toccò uno dei gargoyle, lo accarezzò come si fa coi cani. «Non interessarti alle mie ragioni. Sappi che mio fratello dimostra di tenere molto anche a te, quindi potresti essere una preda abbastanza interessante.»

Giovanna Mazzilli " L'ombra della Lupa"

Fabiola D'Amico "Il cavaliere senza nome"
Rosalinda sfiorò i muscoli possenti del giovane cavaliere. Intendeva dare il meglio di se stessa, la regina le aveva raccomandato di mostrarsi compiacente verso di lui. Non sarebbe stato difficile farlo, il giovane aveva un aspetto virile e molto attraente. Si chinò sul suo capo, aspirando il profumo dei capelli che scendevano appena sulla nuca. Erano neri come l’ala di un corvo, così in contrasto con gli occhi verdi. O forse celesti! Non sapeva definire il colore particolare di quello sguardo. Acquattata nel suo angolo, quando il giovane era entrato nella stanza da bagno, aveva osservato bene il pupillo del padrone. Alto e fiero aveva attraversato la stanza senza curarsi di nessuno. Se le voci che giravano erano vere, tutto in lui era un mistero.
Un grido riecheggiò nella sala. L’ancella sobbalzò, le mani abbandonarono la presa sul corpo muscoloso.
L’ancella riprese con più passione il suo compito. Si dedicò alla fronte ampia, avendo cura di spostare le ciocche ribelli che gli cadevano sugli occhi celati da lunghe e folte ciglia. Il suo sguardo però fu presto attratto dalla figura armoniosa dell’uomo. Le gambe lunghe e tornite si distesero sotto il pelo dell’acqua e il petto villoso cominciò a sollevarsi al ritmo del respiro lento. il torace era muscoloso. sarebbe stato molto eccitante toccare ogni centimetro di quella pelle. Sì, non avrebbe avuto remore a occuparsi di lui. Il suo tocco era lieve ma determinato. Sotto le dita avvertiva una tensione latente. Sciolse un muscolo sul collo e carezzò una vena sulla tempia che pulsava più forte delle altre. Sfiorò il naso dritto e la bocca carnosa. Un tremito di desiderio la sconvolse. Sospirò d’infelicità, nella vita di quel giovane non c’era posto per un’ancella come lei.

Marta Savarino "Parigi, amore e altri disastri" 
"Andrea la guardava senza riuscire a dire niente. Era la persona più incoerente e folle con cui avesse mai avuto a che fare in vita sua. Prima di poter replicare Nadia gli aveva già voltato le spalle e se n’era andata. Questa volta senza fretta, senza correre e fuggire da lui ma era come se lo stesse facendo di nuovo.
Andrea la osservò sparire tra la folla fino a quando non riuscì più a vederla. Scosse la testa, incredulo da tanta cocciutaggine.
«Ti amo anche io, stupida ragazza che non sei altro. Ti amo anche io…» mormorò tra sé. 
Non voleva correrle dietro, non sarebbe servito a nulla e stava cominciando a pensare se non fosse davvero il caso di mandarla a quel paese e lasciar perdere tutto. Affondò le mani nelle tasche dei jeans e rimase ancora qualche istante con lo sguardo fisso sulla gente che camminava.
Dal suo punto di vista quella situazione era incredibile, rasentava la follia. Dopotutto quando due persone si amavano come si amavano loro, non potevano semplicemente stare insieme senza tante storie e complicazioni?
Scosse la testa, non sapeva se essere triste o incazzato ma propendeva per la seconda opzione. Aveva bisogno di una sigaretta e di una birra, ma anche e soprattutto di pensare con calma su cosa poteva ancora tentare di fare… "

Raffaele Napolitano "L'amore si fa in quattro"
Piccoli estratti della finale di Calcio Storico Fiorentino ... 
“Sofia era intenta a seguire con lo sguardo i movimenti diLorenzo e di Christian, senza curarsi più di tanto delle vere azioni di gioco e storcendo il viso ogni volta che prendessero un
brutto colpo.”
“A ogni colpo che Lorenzo subiva, sentiva il proprio corpo trasalire come se stesse condividendo il suo stesso dolore. Non riusciva più a sopportare quella vista. Maledì Michela, che l’aveva convinta ad assistere a quella tortura, e se stessa che soffriva per l’individuo che aveva tradito il suo amore.”
“Lorenzo si pulì il rigo di sangue che gli scorreva dalla bocca. Sangue e sabbia si mischiavano sul campo, come se fossero gladiatori in un’arena da combattimento. A differenza di loro, non combattevano per la libertà, ma per la loro città, il loro quartiere, la loro donna.”

Aurora Ballarin "La leggendaria Guerriera"

Silvia Devitofrancesco "Lo specchio del tempo"
"Questo folle uomo mi sta facendo tornare la gioia di vivere, quella gioia che 
avevo perso alla vista del corpo di mia madre privo di vita e che era 
stata sostituita, col tempo, da semplice gioia. Esiste una profonda, ma 
ineffabile, differenza tra la gioia e la gioia di vivere e sono pochi 
coloro i quali riescono a coglierla. La gioia è solo un aspetto 
esteriore, quasi un accessorio posto sul nostro corpo, mentre la Gioia 
di vivere, quella con la G maiuscola, è un modo di essere, una parte 
dell’essenza dell’individuo. È un qualcosa che si sente dentro."

Giorgia Penzo "Asphodel"

Quanti bei estrattini vero? Sabato, sono certa c'è ne saranno ancora di più! Buon Weekend a tutti. 
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