Titolo: Petali dalla Luna
Autore: Reika Kell
Genere: Dramatic Romance
Editore: Self publishing
Prezzo: Eur 0.99
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Isabel traccia volti con la delicatezza di una piuma, e crea storie che sembrano esserle raccontate da un’intelligenza universale, più che dalla sua semplice fantasia. “Petali dalla Luna” è una di queste. Anzi, non è una storia. E' La Storia. Robert Donegal, l’editor della Cosmos, ne è rimasto folgorato, al punto da assumerla all'interno di un team di eccellenti professionisti. Ma le notti di Isabel si tingono di rosso e di morte. E la guerriera che sembra affrontare la sua nuova vita con tenacia si trasforma in una delicata bambola di cristallo, pronta a spezzarsi al minimo sussurro. Il silenzio che nutre i suoi demoni viene sfasciato dalle flebili note di un pianoforte. Note incerte. Intrise di dolori antichi, custoditi tra le pieghe del passato. Nian è alla ricerca dell'ispirazione perduta, per completare il suo brano inedito. Ma come affrontare il giorno più importante della tua carriera, se non trovi le note giuste e tutto sembra arido e incolore? Come puoi, con la tua musica, aver smosso qualcosa che, dentro me, era destinato a spegnersi? E se i miei antichi segreti fossero troppo pericolosi per il tuo precario equilibrio? Se l’amore, quello vero, non esistesse se non qui, dentro i disegni abbozzati delle mie storie e dentro i tuoi accenni di melodie bruscamente interrotte? E se piovessero petali dalla luna… sarebbe amore?
“La luna lo sa.
La luna sa tutto. Lei riconosce il vero amore.
E quando è vero Amore, piange
petali di rosa.”
Questa
è la prima volta in cui mi ritrovo a recensire un romanzo dove all'interno vi
è una duplice storia, entrambe caratterizzate da quella “cruenta” realtà di
perdita e mancanza, ma fondamentalmente basate sull'amore.
Isa è
una disegnatrice di manga, dall'animo spezzato e dal cuore a brandelli. La sua
autostima non sembra esistere, a causa soprattutto di quel solito errore che la
porta inevitabilmente a collocare al di sopra di sé chiunque, anche coloro di
poco valore. Ecco perchè l'allontanamento dal suo Paese natale, funge da
unguento lenitivo per le sue ferite. Quell'improvviso lavoro le è parso come
un vero miracolo, paragonabile ad una luce pronta ad alleggerire quel malsano
buio che occupava i suoi giorni. Robert Donegal, capo della Cosmos&Bro,
spiazzato dai suoi disegni, le propone l'immediata assunzione nel suo staff, e
la garanzia di un clima sereno e di accoglienza al suo interno.