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venerdì 13 giugno 2014

Presentazione Elena G. Santoro

Ciao a tutti vi presento una nuova autrice Elena G. Santoro e i suoi libri. Qui c'è il link dell'anteprima: http://issuu.com/0111edizioni/docs/ante.un_errore_di_giovent__ 

-Perché ne sono innamorata, è il mio romanzo di esordio, edito da Montag nel 2013, disponibile solo come cartaceo. E' la storia di quattro ragazze alle prese in i loro amori più o meno soddisfacenti: Manuela rimpiange il suo ex, Ljuda insegue un seminarista, Martina cerca di non farsi schiacciare da un fidanzato prepotente e violento e Futura sembra aver trovato il ragazzo perfetto, ma poi scopre che anche lui ha un problema serio.

 - L'occasione di una vita, uscito con Lettere Animate, solo in versione ebook e disponibile su tutte le piattaforme. E' un libro di genere sentimentale, rivolto a un pubblico prevalentemente femminile, che può piacere a chi ama l'Irlanda, che ho ripercorso sulla falsariga di un mio viaggio. Nel mio romanzo si parla di una gravidanza inizialmente non desiderata e terminata per caso, e del dolore che ne segue, ma c'è anche, a latere, una parte più ironica e leggera che ridicolizza e mette in rilievo la ferocia dei reality show.

- Un errore di gioventù, con 0111 Edizioni, disponibile sia cartaceo che ebook.
I personaggi sono gli stessi, per lo meno i protagonisti, qualche anno dopo, ma il taglio è diverso. Questo libro è rivolto a un pubblico sia maschile che femminile. Il tema centrale è la pena di morte e ho tentato di rispondere alla domanda: dopo quanti anni un errore può presentare il conto?
Perché ne sono innamorata 
Di Elena G. Santoro
Quanti modi ci sono per innamorarsi? E quanti per esprimere l’amore? Come inizia una storia duratura?
Questo libro rivolto ai giovani ma non solo, definibile in prima battuta come   “sentimentale” e scritto con uno stile fresco e leggero, è un pretesto per trattare il tema della violenza contro le donne. 
“Perché ne sono innamorata” è un romanzo quasi tutto al femminile e parla di innamoramento a vent’anni, innamoramento che può essere vissuto come attaccamento morboso, o come fenomeno che rischia di scombinare tutti i piani e scardinare le labili certezze messe insieme fino a quel momento e di gettare, nel bene o nel male, le basi per la vita adulta. Innamoramento che può aprire le porte ad un’avventura meravigliosa e inaspettata, oppure che può costringere a scelte impegnative, o, infine, che può condurre all’annullamento di sé e della propria dignità quando la controparte è un ragazzo violento, arrogante e prepotente. 
“Perché ne sono innamorata” è la storia di un inizio, i protagonisti hanno appena intrapreso il loro cammino),  - anche il “cattivo” è un cattivo al primo stadio,  -  ma già si intravede come tutti loro sceglieranno di vivere quando giustificano le loro azioni dicendo: “Lo faccio perché ne sono innamorato”.
Trama:
Futura, al liceo, non si è mai sentita carina. Ora che frequenta l’università non riesce a credere che Patrick, un ragazzo più grande, molto bello e spigliato, possa interessarsi proprio a lei, anche in ragione del fatto che Manuela, la sua compagna di stanza in collegio, glielo descrive come il fidanzato fedifrago da cui è appena stata lasciata.
Chiariti alcuni equivoci iniziali, Futura e Patrick raggiungono un equilibrio di coppia, ma il ragazzo subisce un’aggressione e finisce in coma, anche per via del fatto che l’emofilia di cui soffre ne peggiora il quadro clinico.
Nel momento in cui si sveglia, però, sprofonda nella depressione post traumatica e allontana Futura per non coinvolgerla in quella che teme possa essere una vita di sofferenza. 
Martina, timida studentessa di biologia, è sentimentalmente legata a Giulio, che non fa che maltrattarla, nonostante le amiche le consiglino vivamente di lasciarlo.
Ljuda, ex cattiva ragazza, è da tempo innamorata di Massimo, seminarista integerrimo che corteggia ormai da anni, fino al giorno in cui lui non la allontana in malo modo. A quel punto lei decide di distrarsi e di stordirsi come meglio riesce, ma la conseguenza è che rimane incinta di uno sconosciuto.
Alla fine tutti i protagonisti dovranno fare i conti con il concetto di innamoramento e riflettere su quali sono le storie che meritano di essere portate avanti, perché sane, e quelle che invece devono essere accantonate perché malate.
L’occasione di una vita
Di Elena G. Santoro
Genere: narrativa
Target: pubblico femminile

A Londra Futura rimane inaspettatamente incinta, ma Patrick inizialmente non è disposto ad accettare l’idea di diventare padre. Tra i due conviventi scende a lungo il gelo, finché il ragazzo, intenerito dall’ecografia del piccolo, decide di rivedere le proprie posizioni. Non fa in tempo però a manifestare le sue intenzioni che Futura perde il bambino e in conseguenza di ciò decide di allontanarsi, non essendosi sentita sufficientemente amata e capita durante la pur breve gestazione.
Lì per lì Patrick, ferito nell’orgoglio, accetta la situazione, ma successivamente accusa il colpo e, in un momento di debolezza, cede alle avances di Claire, una collega intrigante e sicura di sé, che lo bacia proprio nell’attimo in cui Futura mette piede in casa per un chiarimento.
Futura, sconvolta, fugge in Irlanda con il suo amico Kenneth, che non ha mai nascosto di avere un debole per lei, ma immediatamente Patrick si mette sulle sue tracce, intenzionato a riconquistarla e a chiederle una nuova occasione.
A Torino Massimo e Ljuda, sposati e con due bambini, si dividono tra lavori part-time e la gestione della Casa di Accoglienza, struttura che si occupa di ospitare donne vittime di violenza che tentano di rimettere insiemi i cocci della loro vita. Ljuda però non è felice, le pesa la perenne carenza di soldi e decide, senza il benestare del marito, di partecipare al Reality più famoso d’Italia, dove è stata scritturata come concorrente, per dare una svolta alla sua esistenza. Stritolata dai meccanismi della televisione, che sfruttano la sua storia personale per fare audience, capirà presto che essersi venduta per denaro le sta costando il matrimonio.
Manuela, volontaria della Casa di Accoglienza, critica aspramente il modo in cui viene fatta beneficenza e pertanto decide di dare la sua impronta glamour alla gestione della Casa, suscitando le ire di un Massimo già sufficientemente provato dai suoi problemi familiari.

E mentre Futura e Patrick tenteranno di rimettere insieme il loro rapporto, ci sarà spazio anche per una riflessione sul senso della sofferenza.


Un errore di gioventù di Elena G. Santoro
Futura è alla fine della seconda gravidanza e tutto procede a gonfie vele. Suo marito Patrick è felice e pensa che la loro vita stia sfiorando la perfezione. Certo, c’è qualche problema creato dalla presenza in casa di Elettra, l’amica di Futura, che, con una bambina piccola, si sta separando dal compagno Ted, un nero americano di cui non fa che parlare male, come se la causa della rottura fosse sua. L’apparente equilibrio viene messo a dura prova da due avvenimenti. Patrick viene contattato da una donna, Arlene, con cui, in adolescenza, aveva avuto un rapporto sessuale non protetto durante una festa. Costei gli confessa di avere una figlia quasi adolescente, che potrebbe essere sua. Lui, ovviamente, rimane scioccato, perché mai avrebbe immaginato una cosa del genere, e inoltre non sa come confessarlo a sua moglie, che durante la prima gravidanza aveva avuto un’eclampsia a causa di un picco pressorio. Patrick teme dunque che per lo shock Futura possa avere conseguenze fisiche, ma, oltre a ciò, teme il suo giudizio e ha paura che lei decida di lasciarlo. Inoltre è pieno di sensi di colpa verso la ragazzina, per la quale non riesce a provare un sentimento paterno, e si domanda se sia giusto una “cazzata” compiuta a diciotto anni possa avere delle conseguenze che si manifestano a quindici anni di distanza, quando uno nel frattempo è cresciuto, maturato e ha impostato la propria vita in tutta un’altra maniera.
Però anche una seconda notizia è destinata a portare dolore. Futura e Patrick sono da anni gli amici di penna di Luis, il fratello di Ted, colpevole di un omicidio commesso quindici anni prima sotto l’effetto di stupefacenti e condannato a morte. Ora l’iter processuale è terminato e la condanna a morte è stata fissata proprio nel giorno in cui per la gravidanza di Futura è previsto il termine.
Intanto in California il famoso attore irlandese Julian MacGregor, Mac per gli amici, è in crisi nera perché il suo ultimo film sugli alieni è stato un flop pazzesco.  Per questo motivo è depresso, irascibile, e cede all’alcol che è sempre stato un suo problema. La sua fidanzata nonché agente Connie, stanca di sentirsi accusare di incompetenza e stufa delle sue sbronze e dei suoi sbalzi di umore lo sbatte fuori casa, imponendogli di tornare solo dopo che si sarà schiarito le idee. Mac vola a Londra, dal suo amico Patrick, quasi un fratello per lui, in cerca di conforto. Ma Patrick ha anche i suoi problemi, e più che conforto gli chiede aiuto. Vorrebbe infatti che Mac volasse in Alabama da Luis, che è un suo fan, per una visita prima dell’esecuzione. Mac è inizialmente contrario. Non è favorevole alla pena di morte, ma non capisce il senso della richiesta. Nella sua testa Luis è pur sempre un pericoloso assassino. Futura e Patrick ci impiegheranno giorni a fargli capire che Luis è ora una persona molto diversa dal ragazzo sbandato (ma non cattivo) che era stato quindici anni prima. Ora è pentito, si è convertito, è cambiato e non merita di morire. Inoltre Futura e Patrick spiegano a Mac in quali condizioni disumane campano i condannati nel braccio della morte.
Alla fine Mac si convince e tra mille remore raggiunge l’Alabama. Dopo l’incontro con Luis, in cui si rende conto di aver di fronte a sé un uomo pieno di dignità, si pente di avere desiderato morire per un film stroncato dalla critica. A quel punto decide di intraprendere una campagna mediatica, sfruttando la propria popolarità, per salvargli la vita.
Nel frattempo in Italia entrambi i fratelli di Futura sono contesi da due donne. Il timido Giovanni, che sta mettendo fine al proprio matrimonio con Manuela, stringe amicizia con Teresa, un ex transessuale, forte e fragile allo stesso tempo e segnata da grandi problemi con la famiglia d’origine, che ha subito l’intervento di adeguamento del sesso. Lo sfacciato Iago, afflitto da Fabiana, fidanzata gelosa al limite del patologico, decide, a discapito della sua relazione con lei, di aiutare la sua amica Elena che ha bisogno di soldi per curarsi. Entrambi giungeranno alla conclusione che le loro storie, con Manuela e con Fabiana, non sono state altro che errori dettati dall’inesperienza.
Quando Patrick, a ridosso del parto, confessa Futura la verità su Arlene, lei non reagisce bene e si allontana momentaneamente di casa. Intanto Mac si rende conto che negli Stati Uniti la sua campagna contro la pena di morte rimane inascoltata e anzi, se possibile, rischia di peggiorare solamente la situazione di Luis.
Luis morirà nell’esatto momento in cui, oltre oceano, la secondogenita di Futura verrà al mondo, poco dopo che lei e Patrick si saranno chiariti davanti ad un test del dna che libera Patrick dal fardello di quella paternità aggiuntiva non preventivata.
Sul finale compare Ted, distrutto dal dolore per la perdita di suo fratello e incurante del fatto che Elettra ormai abbia sfacciatamente un altro.
Ci sarà infine un confronto tra Ted e Patrick, a proposito degli errori che, commessi in gioventù, possono condizionare il destino anche in seguito: 

 "Ma vedi, se anche fosse stata tua figlia, - gli disse, - la tua costrizione, la tua condanna sarebbe stata un ergastolo, - e per esprimere tale concetto Ted usò la locuzione “life sentence”, che in inglese significa sì “ergastolo”, “condanna a vita” ma che per Patrick, che parlava correntemente italiano, essendo italiano dalla parte di suo padre, suonò come “condanna alla vita”. Ed in effetti avere una figlia di troppo poteva costituire un problema, ma era comunque una condanna “alla vita”, oltre che una condanna “a vita”. Patrick non aveva mai considerato la faccenda da quel punto di vista. La presenza di Allison lo aveva soltanto terrorizzato, ma magari avrebbe potuto portare anche cose buone. – Invece Luis è stato meno fortunato. L’unico suo errore di gioventù l’ha condotto ad una death sentence, a una condanna a morte."

Nota dell’autrice:
Luis Crawford invece non è mai esistito e il suo caso giudiziario non è ispirato ad alcun avvenimento specifico.
Tuttavia, dal 2002 al 2010 ho avuto la fortuna e l’onore di diventare amica di penna di Martin “Eddie” Grossman. Il nominativo di Eddie mi è stato fornito dalla persona di riferimento nella Comunità di Sant’Egidio, che da sempre lotta contro la pena di morte.
Eddie era un prigioniero nel braccio della morte in Florida e il 16 febbraio 2010 è stato ucciso. Non riesco a scrivere “giustiziato” perché dal mio punto di vista, una parola che ha lo stesso suono di “giustizia” con la pena capitale non c’entra proprio nulla. Questo libro è dedicato a lui.
 In ogni caso, la mia lunga corrispondenza con quest’uomo, iniziata con leggerezza undici anni fa, mi ha profondamente arricchito umanamente e mi ha radicato nella convinzione che i carcerati non sono dei “mostri” (per lo meno, non necessariamente), ma delle persone, spesso sole, in cerca di calore umano e di normalità e che l’applicazione della pena di morte, su cui si potrebbe discutere come concetto in sé, è effettuata con criteri quantomeno discutibili.
Attualmente sono in contatto con altri due condannati, che, sarà un caso, sono neri. Non voglio fare i loro nomi perché il loro iter giudiziario non è ancora concluso.
I miei tre corrispondenti (Eddie, più i due attuali) sono persone molto diverse tra di loro, ma tutte ugualmente gradevoli e motivate a vivere.
Tutto ciò che denuncio sulla questione (il razzismo, le condizioni di vita nel carcere, persino gli orari in cui vengono serviti i pasti e l’esecuzione di innocenti) è reale e documentabile.
La lettera che Mac riceve dal Governatore dell’Alabama è stata formulata sulla falsariga di quella che ricevetti io dal Governatore della Florida dopo aver scritto per chiedere la grazia per Eddie.

Elena Genero Santoro Sono nata a Torino nel 1975.
Ho scritto racconti, a momenti alterni della mia vita, da quando avevo quattordici anni.
Ho frequentato il liceo scientifico. Le mie materie preferite erano l’italiano, la matematica, il disegno tecnico e la storia dell’arte.
Ho colmato la mia voglia di matematica, di disegno e di storia dell’arte laureandomi nel 2000 in Ingegneria Edile al Politecnico di Torino.
Continuo a colmare la mia voglia di letteratura leggendo dai venti ai cinquanta libri di narrativa all’anno.
Attualmente lavoro presso l’industria automobilistica e mi occupo di conformità tecnica dei prodotti alle normative europee in materia ambientale.
Inoltre sono coniugata e ho dei bambini. È stato proprio durante il congedo di maternità che ho dato corpo ai miei progetti di scrittura.
I miei romanzi, definibili in prima battuta come   “sentimentali”, sono pretesti per trattare temi sociali e di attualità, che spaziano dalla crisi allo sfruttamento del lavoro, dall’aborto alla pena di morte, dall’abbattimento delle barriere architettoniche all’abuso di psicofarmaci sui bambini, dall’anoressia al miraggio del successo televisivo facile.
Il mio obiettivo è quello di fondere ironia e riflessione, commedia e dramma.
Il mio primo romanzo, “Perché ne sono innamorata”, è uscito nell’aprile 2013 con Montag.
Sono seguiti “L’occasione di una vita” con Lettere Animate, nel 2014 – solo ebook e “Un errore di gioventù”, edito da 0111 Edizioni, disponibile sia in formato ebook che cartaceo.

Alcuni miei racconti e poesie compaiono in varie raccolte.

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