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martedì 14 giugno 2016

Recensione "Cristallo" di Federica D’Ascani

Ciao Rumors. Oggi Jenny ci parlerà della seconda attesa edizione di Cristallo di Federica D’Ascani, il primo vero romanzo che indaga gli aspetti della violenza psicologica rendendoli reali. Perché ci sono coppie che non andrebbero composte, amori che non dovrebbero neanche accendersi…
Titolo: Cristallo
Autrice: Federica D’Ascani
Editore: Self Publishing
Genere: Narrativa
Pag. 166
Ebook: 2.99 Cartaceo: 12.00
Disponibile su amazon, kobo e gli altri stores
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Perdersi negli occhi di Vittorio e riaccendere la passione che l’ha legata a lui, come un cristallo che riflette la luce del sole… Vera vuole solo questo: l’amore per come lo ricorda, per come la fa stare bene. Ma Vittorio è lontano, distante, duro e a volte anche spietato. Forse troppo. Eppure la felicità sarebbe a un passo da lei, a un passo dal quel senso di vuoto che sente quando lui la tocca. A un battito di ciglia dalla bolla in cui è immersa: per non soffrire, per non vedere.

Ciao Rumors.
Le mie vacanze sono purtroppo finite ma, durante le ferie, ho avuto il piacere di leggere dei libri molto belli. Tra questi spicca Cristallo di Federica D’Ascani, un’eccellente penna nostrana, che con il suo romanzo mi ha fatto vivere una storia reale e crudele.
Leggerla è stato un vero e proprio pugno allo stomaco, ho vissuto da spettatrice inerme l’evolversi di un rapporto malato, privo d’amore ma solo di insana ossessione.
Scopriamo la giovane Vera e il suo fidanzato Vittorio; una relazione a senso unico, un rapporto in cui lui è il solo padrone e lei è la vittima di tutto ciò che le viene riversato addosso.
Vera si trascina in una vita che non sente più sua, in un’esistenza che a stento tollera. Non esce più, non si cura più, vive per soddisfare le esigenze del suo compagno, e nutre la necessità di essere amata da un uomo che ama solo farla sentire inutile, inetta e fuori luogo. La insulta, la schernisce e si prende gioco di lei… non la picchia, ma una parola può ferire più di mille schiaffi.
Vittorio la umilia, quotidianamente e senza tregua, e lei rimane a tiro, non fa nulla per difendersi anzi, con le unghie e con i denti si aggrappa al suo sentimento per non essere lasciata da lui.

Poi però accade qualcosa, piano piano, la vera Vera chiede di tornare a vivere… il suo percorso è difficile, quasi impossibile perché per ogni passo avanti ne fa poi uno indietro. Ogni volta che trova qualcosa di bello per vivere, lui riesce a trascinarla ancora nell’incubo.
Mi fermo, perché rischio di fare troppi spoiler, posso però dirvi una cosa: sono arrivata fino alla fine con il fiato sospeso, con il terrore che alla protagonista, a cui mi sono affezionata pagina dopo pagina, accadesse qualcosa di terribile.
Avrei voluto aiutarla, correre in suo soccorso quando Vittorio la trattava come se fosse niente. La cosa che rende questo romanzo eccezionale, è la realtà delle cose.
Il male è male.
Il bene è bene. 
Il primo non può mai diventare il secondo.
Negli ultimi anni troppo spesso abbiamo letto o visto al telegiornale ragazze, donne, uccise da coloro che avrebbero dovuto amarle. Questo libro è una sorta di prologo della tragedia, uno spioncino sulla vita nascosta di donne abusate, maltrattate e annullate. Per fortuna non tutte vengono uccise, qualcuna ce la fa… riesce a rialzarsi e a trovare la forza di dire basta.
Consiglio questo libro perché, oltre a essere scritto benissimo e in modo coinvolgente, è una storia vera. E troppo spesso tendiamo a confondere il male, quello più sadico, con il bene. Troppo spesso non leggiamo i segnali di chi, in qualche modo, ci sta chiedendo inconsciamente aiuto. Troppo spesso ce ne freghiamo.
Perché è importante ricordare che l’amore è bello… l’amore è rispetto, l’amore è condivisione, l’amore deve renderti libera. Tutto il resto è sbagliato.
Federica D’Ascani trasmette ogni sentimento della protagonista in modo palpabile, nulla è lasciato al caso. Non è una lettura facile, ma è una di quelle che difficilmente riuscirete a scordare. Vi farà soffrire, star male… io mi sono sentita così per tutto il libro.
Lo consiglio… anzi, lo stra consiglio.

Via lascio con un messaggio dell’autrice:
Non è stato facile scrivere questo libro, non è stato catartico. Ho sopportato gli incubi, il tornare con la memoria a ciò che è accaduto, l’essere preda di sensazioni che speravo di avere dimenticato. Non è stato semplice per la mia famiglia, per mio marito, soprattutto, e per l’amica che mi segue in tutto quello che faccio. Perché quando si apre un cassetto che dovrebbe rimanere chiuso, è come rompere il vaso di Pandora. Non sai cosa ne uscirà, ma sai che dovrai ancorarti alla realtà e a ciò che nel tempo sei diventata. Non è stato affatto liberatorio scrivere “Cristallo”, ma l’ho fatto. Perché ho creduto, e credo, di doverlo fare. Per chi ha bisogno, per chi non sa, per chi non capisce, per chi non conosce strade, per chi tra le mani ha una situazione che rischia di esplodere come una bomba. “Cristallo” è la mia storia, ma è anche la storia di tante donne. Proprio per questo ci sono avvenimenti che non sono mai accaduti a me, ma a qualcuno che un giorno lo leggerà, magari attratto dalla quarta, da un tag, da un sentito dire. Lo scopo di questo libro è aiutare, divulgare, ed essere vicina a chi vive l’inferno, anche senza saperlo. Credetemi: siamo tante. Nessuna è sola, ma deve uscire da quella maledetta bolla per rendersene conto. Io ho deciso di farne scoppiare quante più possibili, perché sento di poterlo fare, perché sono risalita lungo le pareti del burrone e rimango sul ciglio, pronta a tendere la mano.

Jenny

5 commenti:

  1. Ecco, quando ti trovi davanti a una recensione così le parole cominciano a mancare, eh? :D Grazie, di cuore, sul serio... Grazie!

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  2. Bellissimo lo comprerò di certo

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  3. Bellissimo lo comprerò di certo

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  4. Bellissima recensione Jenny, che leggo solo adesso! E libro stupendo...

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  5. Bellissima recensione Jenny, che leggo solo adesso! E libro stupendo...

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