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lunedì 4 luglio 2016

Recensione "OVER 2 Camminiamo nel vento" di Sabrynex

Ciaoo Rumors! Dopo il successo di Over, il 30 Giugno è ritornata l'autrice Sabrynex con il secondo capitolo  intitolato OVER 2 Camminiamo nel vento. Fabiana lo ha letto e recensito per noi.
Titolo: OVER 2 Camminiamo nel vento 
Autrice: Sabrynex
Editore: Rizzoli
Genere: New Adult
Prezzo ebook: Eur 9.99
Prezzo cartaceo: Eur 16.00


«È passato più di un anno da quella sera. Da quando Hunter è stato portato via da me, sbattuto in prigione, il mio cuore è andato in mille pezzi, perché quello per cui ho sempre lottato mi è scivolato dalle mani come sabbia, portato via dal vento. E ho dovuto arrendermi all’evidenza: non esiste un modo giusto per amarsi, e spesso le persone, soprattutto quelle che ti amano, ti feriscono. Io ho fatto l’unica cosa possibile: ricominciare. La Cher di una volta non esiste più, e ora con Trenton mi sento protetta da un amore rassicurante quando lui mi guarda con i suoi occhi verdi. Finalmente posso vivere la normalità che avevo tanto desiderato ed essere felice. Il passato, le gare clandestine e i brutti giri di un tempo me li sono lasciati alle spalle, insieme a Hunter, per fare spazio alla mia nuova vita al college, circondata da amici, e a Trenton, che illumina le mie giornate. Ma oggi lui, il mio bacio senza fine, il miglior brivido della mia vita, è tornato e le mie certezze sono crollate, ancora una volta. Io e Hunter siamo un intreccio impossibile, un paio di auricolari che si aggrovigliano un secondo dopo essere stati sistemati, un errore che non puoi evitare di ripetere. Io, però, non voglio più sbagliare… posso rinunciare a un ragazzo d’oro come Trenton per un cuore nero come Hunter?»

Care Rumorine, 
una premessa stavolta è d’obbligo, era talmente tanta la curiosità su questo secondo volume che mi sono buttata a leggerlo senza neppure gettare un’occhiata alla trama di copertina… e ho scritto questa recensione a caldo man mano che le pagine scorrevano sotto i miei occhi. Tutto questo per dirvi che se alcune parti vi sembreranno sciocche è perché io, in primis, sono stata una pazza a leggere così il libro.
Il romanzo inizia e dalla prima riga io sono già con la bocca spalancata non per il piacere e lo stupore, ma perché sono un po’ indignata del tempo, troppo, che è trascorso dalla chiusura del primo volume alla riapertura del nuovo. Per chi non l’avesse ancora letto Over si conclude con un cliffhanger da paura, un casino allucinante che lascia il lettore sospeso, con il cuore in gola e con la mente a cercare di capire cosa è successo e come si risolverà. Quindi in Over2 mi aspettavo di leggere dal giorno dopo, il dolore di Cher, la sofferenza di Hunter, i casini di Mitch… invece qui si affida al tempo che è passato quello di raccontare in sintesi cosa è stato per i personaggi. Beh, nelle prime pagine non mi è passata molta emozione, se non molta noia, quella quotidianità e banalità che Cher nella sua vita non ha mai avuto e che posso dire con certezza, ora che ce l’ha, che non le calza per niente a pennello.
Compare questo Trent… o meglio compare per noi lettori, perché per Cher esiste già e mi si è attorcigliato lo stomaco a vederlo sulla scena a sostituire Hunter in modo insipido e blando. È un amore che non vola, non è un amore con la A maiuscola, è un amore che non sa d’amore ma di un rapporto stantio e routinario. Sa di abitudine e di stucchevole.
Non so, al momento, continuo a dirmi che avrei preferito leggere il dolore, lo struggimento, l’impotenza dettata da un’imposta separazione non voluta piuttosto che questo amore piatto e privo di spessore, senza contare che Trent con tutta la sua perfezione mi dà sui nervi perché pare finto e patinato. Le pagine si susseguono e questo amore non vola proprio ma nel frattempo volano di nuovo scintille tra Cher e Hunter, domande a cui non ha mai avuto risposta che finalmente avranno una voce.
I problemi tornano prepotenti, ingombranti e tanto uguali a quelli del primo volume, ma da pagina 115 le pagine si divorano più in fretta perché quell’amore tormentato, anche sbagliato a tratti, non muore e non si è mai dato per vinto.
Vi lascio le parole di Cher e Hunter che meglio di me vi sanno parlare di questo struggimento, di questo amore che non conosce barriere.

Cher:
Ho voglia di stare con Hunter per sempre, perché stare così, per un solo minuto, è troppo poco. Tutta la mia vita con lui non mi basta.
Non dire sei stata. Quando guardo Hunter, i tempi verbali fanno la lotta fra loro.
Hunter:
Venire qui e irrompere nella tua tua vita quando tutto va bene, perché io voglio che tu ti incastri alla perfezione solo con me.
Ti voglio tanto quanto vorrei uccidermi in questo momento per averlo ammesso. Spero di aver reso l’idea.
Non vi nascondo, che sto facendo una fatica a leggerlo… almeno fino a pagina 115 la mia emozione più intensa è stata di noia per questa vita routinaria che non solo mi sembra inutile ma proprio vuota di qualsiasi sentore di sentimento. La mia recensione poteva essere già finita se non avessi trascorso la bellezza di tre giorni incastrata nelle prime 115 pagine J Poi finalmente la 115 e ora sto volando veloce verso la fine, bruciando pagine e riscoprendo di nuovo quell’Over che avevo amato e mi aveva tenuto incollata alla pagine. Anche se ora sto riprendendo a volare devo dire che non sto comunque apprezzando la ripetizione del pericolo anche in questo seguito… è vero che i cattivi non spariscono di colpo e il male non si annienta in un battito di ciglia però almeno finora intravedevo altre strade possibili e questa scelta sembra proprio fatta a posta per rimetterli sulla stessa via e far loro scoprire che nulla è mai mutato dentro di loro.
Tutto si risolve velocemente, troppo velocemente e non c’è neppure il tempo di metabolizzare sia nella paura che nel dolore. Così come non riesco ad apprezzare tutti questi nuovi amici che ruotano intorno a una Cher che prima di ora è quasi un’asociale. Insomma questo secondo volume stride proprio sotto molti punti di vista e salvo solo questo amore che è l’unico aspetto che tiene incollati alle pagine.
Sono innamorata di ciò che è Hunter, è un motivo c’è. È cresciuto da solo, si è fatto con le proprie mani. Non si è fatto benissimo, non è perfetto. Ma lo amo così com’è, un mosaico, un casino di pezzi rotti che insieme creano un capolavoro.
Buona lettura a tutti,
Fabiana
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