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venerdì 16 settembre 2016

Rubrica Self: " Danneggiata" di Veronica Deanike

Ciaooo Rumors! Oggi la nostra Tiziana per la Rubrica Self ci parlerà del nuovo libro di Veronica Deanike, "Danneggiata" un romanzo contemporaneo dalle sfumature psicologiche uscito da pochi giorni negli store online.
Titolo: Danneggiata
Autrice: Veronica Deanike
Genere: Contemporary romance
Editore: Self publishing
Data di pubblicazione: 13 Settembre 2016
Prezzo: ebook 2,99 - Gratis su kindle unlimited

Sabrina, ferita e umiliata dalla sua stessa famiglia, vive in una comunità per minori. Danneggiata nell’animo, sviluppa una personalità autolesionista. Bella e arrabbiata con il mondo, brucia i suoi anni con la potenza del suo odio.
Lo psicologo e coordinatore della struttura, Alex, è un uomo di trent’anni che nel suo aspetto ombroso dimostra tutto il tormento del suo passato. Una doppia vita quella di Alex che parla di un profondo disagio: il giorno e la notte, aiutare e distruggere. Sabrina è per lui una tentazione amorale.
Questa non è la storia di un amore, è una storia di distruzione. Una giovane donna che vuole distruggere se stessa, un uomo che vuole distruggere i suoi demoni… L’incontro di due anime spezzate, la lotta per la sopravvivenza, la speranza di un amore.

Nella vita quando si spengono le luci e veniamo circondati dal buio pesto, un piccolo spiraglio è l’unica strada d’uscita; speranza e possibilità di poter arrivare a quel filo di luce che ci può salvare, per riportare ossigeno ai polmoni e magma ai nostri cuori. Ma lo spiraglio è labile e la possibilità di poterlo afferrare è difficile. Quindi dobbiamo fare uno sforzo maggiore per andargli incontro e cercare con tutte le forze di raggiungerlo, per riuscire a trasformare quel miraggio in salvezza, speranza e amore.
Il miraggio è tornare a credere in noi stessi, riacquistando quella fiducia perduta che può riaprire le porte del cuore, per far affiorare quei sentimenti divenuti pure mete illusorie.

Veronica Daenike in Danneggiata, uscito in versione self publishing lo scorso 13 settembre, ci racconta una storia che sa di vero. Ci catapulta nella fervida realtà di luoghi oscuri e tenebrosi, dove due anime danneggiate da soprusi e abusi e consumati dall’odio, si incontrano, si scrutano e si avvicinano. Coscienti di essere due metà spezzate che camminano in bilico verso un dare avere che potrebbe essere la loro speranza o il loro dolore.

“Riempire e svuotare, sentire e tacere, esistere e scomparire: in quel gesto c’era tutto l’odio per se stessa”

Sabrina è una ragazza di 17 anni che vive in una comunità di minori, allontanata dalla sua famiglia con un’ordinanza dei servizi sociali, dopo aver subito abusi e violenza. Un’adolescente che non ha mai sentito parole dolci da una madre né un abbraccio affettuoso di un padre. Due genitori alcolizzati, un padre violento e una madre debole e passiva, hanno scavato al suo interno, danneggiando tutto. Cuore e anima. Ciò che rimane di Sabrina è un involucro vuoto dove l’odio gioca da padrone, insieme a forme di autolesionismo e bulimia, quali scudi di protezione, per alleviare un dolore emotivo intenso e devastante. Un’anima persa che cerca una qualsiasi forma di contatto, di tenerezza, di affetto e di protezione, insieme a una paura scottante di amare. Perché amare fa male. Un effimero miraggio che potrebbe spezzare di più un’anima già danneggiata.
“Voleva conoscere la forza di un uomo, la forza che non feriva, non umiliava, ma proteggeva, sosteneva, amava”

Alex è lo psicologo e coordinatore della comunità dove vive Sabrina. Alto, bello, imponente e massiccio. Le sue sembianze lo fanno assomigliare a un “angelo vendicatore”. Il suo aspetto torbido rispecchia un passato tormentato che lo sprona in modo empatico al suo lavoro. Compassione, aiuto e sostegno verso gli altri, sembrano l’antidoto per curare se stesso. La notte, affondando il suo corpo nelle morbide carni di una donna, diventa il momento migliore per dare sfogo alla rabbia e all’odio represso. Perché solo il sesso, forte e violento, riesce a placare quella spirale di sofferenza che lo rende impotente, inadeguato e spezzato. Una duplice personalità che lo trasforma da salvatore di giorno, a carnefice di notte.

“Compassione, empatia, sostegno, aiuto: erano parole che andavano bene per il giorno, ma la notte…no! Alex si concedeva la libertà si essere se stesso, un essere umano trasformato in bestia che nel ricevere e dare dolore perpetuava la spirale della sua sofferenza”

Come due poli opposti che si attraggono, la voglia di Alex nel proteggere Sabrina sembra attrarre Sabrina alla brama di un contatto fisico-affettivo con Alex. L’incontro di due metà spezzate che si riconoscono come anime alla deriva cercando a loro modo di placare quell’odio che li accomuna.

“L’amore…. Con me…. Non hai idea di quello che vai cercando. Quello che potrei darti io ti distruggerebbe. Farei di te un guscio vuoto, come me. E’ questo che vuoi?”

Ma il cammino verso quella luce di speranza, per unire le due anime spezzate in un’unica intera, è un percorso lungo e difficile. Una lotta dura alla sopravvivenza dove rabbia, gelosie e macchie di peccato sembrano tracciare il sentiero per raggiungere quello spiraglio di luce che si chiama Amore.

Un percorso psicologico che incolla il lettore fino all’ultima riga.
Dove sentimenti forti ingombrano il cuore.
Dove tutto è scritto lì, nudo e crudo.
Dove in modo quasi concreto affiorano problemi sociali come l’autolesionismo e la bulimia, attraverso una narrazione semplice e matura che sa rendere edotto il lettore senza mai spaventarlo.
Una storia che ha il sapore dell’amore. Basta crederci fino in fondo e non abbandonare mai la speranza, perché se esistono delle possibilità nella vita, bisogna avere il coraggio di afferrarle al volo e magari allungare una mano per avvicinare l’incontro.


Una storia d’amore dura ma meravigliosa, scritta in modo magistrale da un’autrice tutta italiana. Veronica Deanike ha avuto il coraggio di scrivere un libro che di stereotipato non ha nulla, tutto è pura realtà.  Una dura realtà le cui immagini siamo soliti scorrere attraverso i media.  Con Daneggiata, Veronica la racconta in modo fluido e maturo, rendendo quasi tangibile una storia che sa di vissuto, senza mai ingannare il lettore con falsi “modelli”. Un finale a sorpresa infine, vi lascerà la possibilità di immaginarne un secondo, ma la realtà in questo caso può superare il sogno, regalandoci attimi di pura felicità.
Bellissimo! Questo libro va vissuto, capito e interpretato. Una insolita e immediata connessione mi ha permesso di entrarci fino in fondo, tanto che nel finale sono riuscita a trovare una terza interpretazione, ma questa è una cosa tutta personale che mi piacerebbe magari confrontare assieme a voi.
Tiziana

“Due corpi diversi, due entità distinte che in quel momento pensarono la medesima cosa:si appartenevano, i loro corpi stavano rivendicando ciò che le loro menti avevano compreso tanto tempo prima.”

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