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mercoledì 21 settembre 2016

Rubrica Self: " Un'innocente vacanza" di Sara Pratesi

Ciao Rumorsss! Oggi la nostra Marianna De Pilla per la Rubrica Self ci parlerà in anteprima del romanzo di Sara Pratesi "Un'innocente Vacanza", secondo volume della serie Liars, in uscita domani 22 Settembre.

Autore: Sara Pratesi
Titolo: Un’innocente Vacanza
Genere: Romance
Serie: #LIARS
Editore: Self Publishing
Prezzo: ebook 2.99 €, 0.99 € solo il 22 settembre
cartaceo 13,00 €

Miranda Cavendish, detta Mimì, è concentrata solo sul suo lavoro, è un chirurgo alle prime armi, ma con tanta voglia di imparare; non è troppo incline alle relazioni ma, a quanto pare, gli amici non sono d’accordo e ne inventano di tutte per accasarla, spendendola persino a uno Speed Date. E se lì incontrasse un uomo che ha bisogno di un favore? Un uomo che ha già fatto parte della sua vita e che ora ha bisogno di lei… alle Hawaii. In fondo, una vacanza e una piccola bugia a fin di bene, non hanno mai fatto male a nessuno.
Secondo volume della serie Liars, dopo Jijì di “Un’innocente bugia”, adesso è Mimì alle prese con qualche piccola bugia che le cambierà la vita.
#uninnocentevacanza #liarserie #sarapratesi

Tattararaaa tarararattattararà…Tarattataaaa tarattataaaaa… Avete capito che sto mimando il suono della 20th Century Fox?!? Preparate i popcorn, mettetevi comode sulle rosse vellutate e silenzio in sala che il film sta per cominciare! Si stanno abbassando le luci…shhh, Rumors,…prima un po’ di pubblicità:

Sara Pratesi, originaria della terra dei dotti, toscana doc, è donatrice di parole ed emozioni tra le righe di un romanzo. Ormai navigata nel mondo del selfpublishing e adottata Piemme, questa volta ci regala una pellicola sul mondo delle bugie, il secondo capitolo della serie #LIARS, “Un’innocente vacanza”.
Andiamo a vedere di cosa si tratta. Shh…inizia il film!
Appuntamenti veloci. Questa è la definizione di speed date; a me continuano a sembrare tutti anche troppo lunghi. Sono al candidato numero cinque e in questa cinquina bislacca posso annoverare un balbuziente con sdoppiamento della personalità che al primo minuto era ansioso, al secondo mi amava e voleva sposarmi, e al terzo mi accusava di adulterio per aver osservato il tipo dopo di lui. Uno con ancora l’acne sul viso, un maniaco del sesso che si è presentato con una frase a effetto: <Se rifiuti di fare pompini dillo subito che vado oltre!>. Un vero principe. Immaginavo già l’infiocchettata scena di quando avrei raccontato ai miei figli di come avessi conosciuto loro padre e della sua brillante e galante frase d’apertura… <Miranda?> Questa che mi chiama è una familiare voce maschile, alzo la testa guardando oltre la frangetta e quasi mi affogo col cetriolo.” …
Ooohhh…cosa sono quelle facce in sala? Si, si, ho interrotto il film perché non avete pagato il biglietto! Il 22 settembre, esce il romanzo, compratelo e saprete cosa succede. Io intanto vi torturerò, volutamente, per stuzzicare la vostra curiosità!
La domanda sorge spontanea: di chi mai sarà quella voce familiare allo speed date? E cosa succederà dopo? E’ una voce che proviene dal passato, di un uomo che mai avrebbe immaginato di incontrare. Un bel pezzo di manzo, che ricordava diverso, meno affascinante, meno muscoloso, meno seducente…solo più accondiscendente. Un esemplare di gentleman che la sorprende piacevolmente e che subito gli fa la proposta. No quella che pensano le più romantiche, e nemmeno quella che pensano le più maliziose di voi, Rumorine care! Solo una proposta di finzione e bugie, con un viaggio alle Hawaii. Del resto una bugia per aiutare qualcuno in difficoltà è una menzogna a fin di bene che non fa male a nessuno, o no?!?

E’ quello che succede a Miranda Cavendish, detta Mimì e gemella di Jijì, ovvero Giselle Cavendish che abbiamo conosciuto nel primo volume della serie #LIARS, ovvero “Un’innocente bugia”.
Miranda Cavendish, dottoressa affermata a Los Angeles è toppo impegnata per cercarsi un uomo, che probabilmente nemmeno vuole nella sua vita. Forse le sta bene così, o forse è ancora ancorata al passato, ai fantasmi e agli scheletri che aleggiano in casa sua e che la seguono ovunque, come i fedeli del tempio. E allora ci pensano i suoi amici Amber e Miky ad accasarla, organizzandogli una serata di appuntamenti veloci. Ed è li che come sapete, incontrerà qualcuno che non si aspettava e che le farà la proposta. E lei accetterà senza colpo ferire. Miranda non sa proprio dire di no quando si tratta di richieste di soccorso; ha al sindrome della crocerossina, e si fa in quattro per gli altri, tralasciando spesso i suoi bisogni. Ed è per questo che una volta alle Hawaii si infilerà in seri pasticci oltre che in due letti. E già, perché dal suo passato arriverà non uno ma ben due uomini. Come si districherà la nostra Miranda fra lenzuola sgualcite, due esemplari di maschio alfa, naufràgi sulle isolette hawaiane, una gemella incinta, una sexy e pericolosa bionda, due amici invadenti e chiacchieroni, e una paziente saggia e generosa, non vi è dato sapere; ciò che mi preme dirvi è che Mimì, si incasinerà ogni giorno di più, arrivando alla fine del romanzo con l’acqua alla gola e con molto cose da farsi perdonare, senza essere certa di avere ancora delle possibilità con chi ha ferito involontariamente.

Mi è piaciuto molto questo romanzo, forse più del primo della serie, perché adoro le storie sulle seconde possibilità e sugli ex. Probabilmente prediligo questo genere di storie perché con gli ex resta sempre qualcosa di irrisolto a cui ci piacerebbe dare una definizione, e quindi un’altra chance di rincontrarci e confrontarci. Non deve essere necessariamente un happy ending, ma solo un chiarimento che ci permette di accantonare e non di nascondere la polvere sotto il tappeto, come ha fatto Miranda per tanti anni. Mimì, però ha avuto fortuna su quel famoso “a volte ritornano”. La fortuna di poter finalmente eliminare i dubbi e scansare gli equivoci; di capire ciò che è veramente importante, di soppesare bene le scelte e di prendere la strada dritta per la felicità anche a rischio di sbatterci contro e farsi molto male, come ad un bernoccolo ad un palo della corrente elettrica.
Sara Pratesi è stata magnifica nel descrivere tutte le paturnie mentali della protagonista, i suoi errori, il suo grande cuore. Bravissima nel fugare ogni incertezza e nello scendere in profondità, nelle coscienze dei lettori che molto spesso, come i personaggi descritti, si lasciano trasportare in inutili e infelici scelte a discapito di ciò che veramente conta. Purtroppo le “pippe” mentali hanno una forza incredibili, e spesso sono demoni difficili da sconfiggere, specie quando ci si arroga il potere di decidere pure per gli altri, senza nemmeno ascoltarli. Ci si piazza sul piedistallo dell’orgoglio e dei pregiudizi, con l’alloro in testa e una bacchetta dirigenziale in una mano, e si decantano verità relative come fossero dogmi.
E invece no, come suggerisce, in una lettera, Giulia a Miranda, bisogna essere impavidi, temerari, battagliere e talvolta incoscienti, persino ridicoli, ma sempre e comunque osare di essere felici.
Sai qual è il tuo problema? <Incalza alzandosi a sua volta.> Che tu guardi ma non vedi. Tu senti, ma non ascolti. Perché se solo lo facessi, adesso non mi staresti ad urlare motivi inesistenti ma ti getteresti di nuovo…permettendoti di essere felice o, quantomeno, di darti la possibilità di esserlo!
Questo romanzo, è un altro imperdibile, per me, per ovvie ragioni. Si legge tutto d’un fiato, grazie ad una scrittura semplice e d’effetto, ai colpi di scena, alle peripezie e ai malintesi. Ha una trama accattivante, per il trascorso dei protagonisti, per l’evoluzione interiore e di spessore che compiono, per lo sfondo che fa da cornice alla vicenda. Suscita ilarità, commozione e riflessione, e soprattutto introduce il lettore nel mezzo del contesto.
Sara Pratesi è ormai la regina italiana della commedia degli equivoci. La nostrana Sophia Kinsella.
Ed è anche una bravissima editor, nonché imprenditrice di se stessa, e fa delle splendide Cover. Con questa storia mi ha sorpreso piacevolmente, perché nonostante i clichè, riesce sempre a venir fuori tutta la sua originalità e professionalità, che nel mondo del selfpublishing è diamante.
Sara, davvero complimenti! E…stupiscimi ancora!

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