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domenica 2 ottobre 2016

Recensione "La vedova" di Fiona Barton

Ciao Rumors, buona domenica. Stasera vi parlo di un romanzo uscito quest'estate proclamato da molti, il thriller dell'anno. La vedova di Fiona Barton.
Titolo: La vedova
Autrice: Fiona Barton
Editore: Einaudi Editore
Genere: Thriller/Giallo
Prezzo: Eur 9,90 e cartaceo 15, 90
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Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui. A meno che Jean, la vedova, la moglie devota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare. A meno che Jean alla fine non decida di raccontare la sua storia.


Ciao Rumors.
Oggi cambio genere. 
Mesi fa avevo adocchiato questo romanzo in giro per internet, quando sono andata a Roma, ero rimasta colpita dalla bellissima copertina che ha attirato subito il mio interesse. Quando sono ritornata a casa, il mio click compulsivo, mi ha convinta a prendere l’ebook. 
Beh, non so se sia stato un bene o sia stato un male. 
Specifico. 
Il libro è scritto bene, scorre, si legge volentieri, ma, sì c'è un ma, non mi aspettavo che fosse così. 
Io quando leggo un thriller sono abituata a leggere colpi di scena, suspense, tensione. Qui non ho trovato nulla di questo. 
Più che un thriller lo giudicherei un giallo psicologico con nessun colpo di scena, lineare, nulla di eclatante.  
Ma veniamo alla storia.

Bella è una bambina di due anni ed è stata rapita dal giardino di casa sua. I sospetti cadono su Glen Taylor, un uomo dall'apparenza normale che nasconde degli scheletri nell’armadio. Glen viene immediatamente sbattuto sulle prime pagina di tutti i giornali. Media, giornalisti, assaltano la sua casa, la famiglia e tutto quello che riguarda la sua vita.
Dopo diverse indagini, viene assolto per poche prove. Tutti sono convinti che sia stato lui, ma nessuno potrà mai sapere la verità perché Gren viene, casualmente, investito da un autobus e muore sul colpo.
La vedova, Jean Taylor, viene contattata da un’abile giornalista della Kate Waters, che cerca di acquistarne la fiducia per farle dire tutto quello che sa, o che sospetta.
Perché tutti credono che lei sappia la verità sulla scomparsa della bambina. Jean forse sa, forse non vuole ammette, o forse cerca di non vedere quello che ha sempre avuto sotto gli occhi.
Con il marito non hanno mai potuto avere figli. e a Glen, piaceva avvicinare bambini, ma purtroppo non per il motivo che pensava la moglie.

Inizia così un viaggio nella mente e nei pensieri, dei protagonisti. La vedova, il detective e la giornalista, alternano i propri pensieri in capitoli dove raccontano il loro punto di vista.
Chi era veramente Glen? Che cosa è successo alla bambina? Perché la vedova si sentiva sollevata dopo la morte del marito?

Quando ho letto che il grande Stephen King aveva lodato questo romanzo, e dopo averlo letto, mi sono detta “NON CI CREDO!”
Concordo sul fatto che è scritto benissimo, concordo sullo stile della scrittura, ma sul romanzo non ci siamo.
Avevo molte aspettative su questo romanzo e potete capire che gran delusione è stata per me. A metà lettura ho visto uno spiraglio di tensione che è scemata in pratica subito dopo un paio di pagine.
Gli argomenti toccati come la pedofilia, la violenza famigliare, non sono stati pesanti e scritti bene.
Purtroppo, però,  io sono abituata ad altri tipi di thriller, quelli che ti tolgono il fiato, quelli che ti fanno stare in apnea per pagine e pagine, quelli con il colpo di scena che ti fa venire i brividi.
Qui non ho trovato nulla.
Ho aspettato, aspettato, aspettato… poi mi sono arresa all’evidenza. Mi dispiace moltissimo perché ogni tanto mi piace cambiare genere e un bel thriller era quello che mi serviva, invece per questa volta ho toppato alla grande.
Sarà per la prossima volta. Un tre per la scrittura perchè sarebbe un due e mezzo.

By Lidia

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